Tre giorni al profumo di ciapinabò – Carignano attende i visitatori pe la trentunesima edizione della Sagra regionale
Torna la Sagra regionale del Ciapinabò che, giunta alla trentunesima edizione, si svolge in questi giorni, da venerdì 11 a domenica 13 ottobre (cerimonia di inaugurazione sabato 12 alle ore 10.30 in piazza Liberazione), in un’esplosione di giallo, il colore dei suoi fiori. La grande festa che Carignano dedica al topinambur è sempre più vitale e propone a cittadini e visitatori la consolidata formula, profumata e succulenta, ma sempre arricchita da qualche novità, che l’ha resa uno degli appuntamenti autunnali più apprezzati del territorio, premiata con un numero sempre crescente di visitatori ad ogni edizione.
Il ciapinabò, in dialetto piemontese, in italiano è conosciuto come topinambur, il suo nome scientifico Helianthus Tuberosus, ma è noto anche come rapa tedesca, carciofo di Gerusalemme o girasole del Canada. Tanti nomi per una delle verdure che non possono mancare in accompagnamento alla bagna caôda, uno dei piatti più tipici della cucina piemontese. Lo spirito della manifestazione resta quello con cui è nata tre decenni fa: divulgare la conoscenza del ciapinabò, tubero gustoso e dalle infinite proprietà, ed in generale dell’agricoltura del territorio; un’occasione, al tempo stesso, per accendere i riflettori su una cittadina che si è conquista il riconoscimento di Comune turistico del Piemonte per la ricchezza di testimonianze storiche e di bellezze artistiche e architettoniche.
A Francesca Varrone, affiancata dal presidente onorario Roberto Brunetto, l’onere e l’onore della regia, per la prima volta, della Sagra nel ruolo di presidente del Comitato Manifestazioni, l’associazione che fin dalla sua nascita organizza l’evento in collaborazione con l’Amministrazione comunale – Assessorati Agricoltura, Commercio, Cultura e Turismo. Un lavoro di squadra che vede l’apporto dell’Istituto “Norberto Bpbbio”, della Pro Loco, di Canevalando Carignano, della Polisportiva Carignano – Ginnastica Ritmica, di Progetto Cultura e Turismo Carignano, dell’associazione culturale Ester e il coinvolgimento di varie altre associazioni e realtà locali.
L’unione di forze e di intenti ha dato vita a un programma articolato, completato da numerosi eventi collaterali, anche quest’anno ambizioso, caratterizzato da un forte legame con il territorio e la valorizzazione dei suoi prodotti, agricoli e artigianali. Accanto alle iniziative ormai collaudate e di successo, sempre nuove proposte per rendere originale e aumentare ancora l’attrattività della manifestazione, diventata regionale da un decennio.
Cuore della Sagra le piazze del centro storico. Nel padiglione coperto in piazza San Giovanni verranno serviti i piatti al ciapinabò a scelta; piazza Liberazione sarà invece occupata dagli stand dell’Isola del Gusto e dallo stand del Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese; gli hobbisti e l’area enogastronomica e commerciale troveranno spazio in piazza Carlo Alberto; il mondo agricolo locale avrà il suo quartier generale in piazza Savoia, ospiterà la XIX edizione della Mostra locale dei bovini di razza frisona con sfilate dei bovini giovani e gare tra allevatori.
Nel pomeriggio di domenica 13 si potrà assistere come nelle precedenti edizioni ad un vero e proprio spettacolo: la Transumanza delle mandrie dai monti del Ravè alle valli della Quadronda passando per via Umberto I è un vento imperdibile, come sempre a cura dei fratelli Perotti e Ramoino.
E ancora: mercato ambulante in via Salotto; mostra dedicata alla tradizione del Carnevale carignanese tra passato, presente e futuro nell’ex Villa Bona (via Monte di Pietà); diretta radio sabato e domenica; mostre d’arte ed eventi culturali; esposizioni; musica con d; animazioni; esibizioni sportive; degustazione di bagna caôda con ciapinabò, ciafrit e tanto altro.
Per ulteriori informazioni, programma completo e aggiornamenti: Comitato Manifestazioni Carignano tel. 344.7455473-334.6885244; www.comune.carignano.to.it; comitatomanifestazio@libero.it; Pagina Facebook Sagra del Ciapinabò.