Le Passioni sono il tema di Archivissima 2024, a Torino dal 6 al 9 giugno – Venerdì 7 torna la Notte degli Archivi
Archivissima, il primo festival dedicato alla promozione e alla valorizzazione dei patrimoni archivistici e giunto alla settima edizione, si svolgerà a Torino dal 6 al 9 giugno (www.archivissima.it).
Nato nel 2018 dalla precedente esperienza del format “La Notte degli Archivi” – ideato nel 2016 da Promemoria Group con l’intento di restituire pubblicamente ai cittadini la ricchezza informativa e narrativa contenuta nei patrimoni degli archivi storici di enti, istituzioni, grandi aziende – il Festival accoglierà nel 2024 la nona edizione della Notte, che si terrà venerdì 7 giugno, e si concluderà poi domenica 9 con la Giornata Internazionale degli Archivi. Tra gli ospiti: Boris Belenkin, Donato Carrisi, Annalisa Camilli, Marco Damilano, Mario Desiati, Maria Luisa Frisa, Giovanna M. Gatti, Petros Markarīs, Carlo Massarini, Loredana Macchietti Minà, Francesca Emilia Minà, Massimo Osanna, Stefano Petrocchi, Massimo Recalcati, Vanessa Roghi, Luca Scarlini, Chiara Tagliaferri, Angela Terzani Staude, Anna Zafesova,
Archivissima si svolgerà principalmente nella sede torinese delle Gallerie d’Italia (piazza San Carlo 156), polo museale di Intesa Sanpaolo che il pubblico di Archivissima presente agli eventi potrà visitare gratuitamente negli orari di apertura. Alcuni degli incontri ospitati nel palinsesto, in continuità con la vocazione sinergica della manifestazione, si svolgeranno in collaborazione con altre realtà culturali torinesi e non tra cui: Biennale Tecnologia, OGR Torino, il Circolo dei Lettori, la Pinacoteca Agnelli in tandem con la Collezione Maramotti, la Mediateca Rai, La Stampa, Museimpresa, il Museo Nazionale del Cinema – Festival Cinemambiente, il Polo del ‘900. Tutti gli appuntamenti, come di consueto, saranno ad accesso gratuito.
“Archivissima è il festival che continua a sorprenderci tutti, addetti ai lavori e appassionati del settore -dichiara Andrea Montorio, CEO di Promemoria Group e ideatore del Festival – È incredibile pensare che, da quando abbiamo lanciato la Notte degli Archivi, ormai nove anni fa, siamo riusciti a coinvolgere nel progetto quasi 1.000 archivi, oltre 450 solo nell’ultimo anno. Un risultato che ci dà nuove prospettive per il 2024 e ci porta a riflettere sul peso crescente che gli archivi stanno acquisendo nel panorama culturale contemporaneo. Archivissima guarda al futuro e si prepara a una nuova edizione, che metterà sempre più in risalto il ruolo dell’heritage, come strumento capace di preservare e valorizzare storie che resistono alla prova del tempo.”
Tema di questa nuova edizione sono le Passioni: componenti tanto ostinate quanto viscerali, connesse all’istinto vitale, alla sopravvivenza, alla riproduzione. Dirompenti, caleidoscopiche, totalizzanti, spesso distruttive, le passioni sono state per secoli il fulcro dell’affermazione di sé e un potente nesso tra individui, rapporti privati e vita pubblica, motore essenziale per la trasformazione della società. Funzioni che oggi paiono non solo silenziate ma quasi del tutto svanite, e che pure, invece, si possono rintracciare dentro gli archivi, un mondo fatto dei nostri mondi, dentro cui le passioni sopravvivono. Gli archivi ci regalano infatti appigli solidi per continuare ad orientarci in una realtà sempre più confusa: indagando il loro ricorso e i meccanismi con cui si sono diffuse, decodificando gli atteggiamenti passionali e il modo in cui sono stati letti e tradotti nel mondo.
“La memoria depositata negli archivi potrebbe essere considerata una memoria “fredda”: archiviata in quanto svolta, definita, conclusa. Non è così – commenta Manuela Iannet presidente e direttrice di Archivissima – perché gli archivi contengono la traccia delle passioni, il brillio delle idee; in essi vivono schegge di presente, impressioni sul proprio tempo, progetti realizzati e propositi di là da venire. Gli archivi sono luoghi vivi, abitati dalle storie che contengono. Sono trampolini sul futuro in cui i tasselli della memoria si ricombinano come in un mosaico caleidoscopico, materia mutevole che reagisce all’occhio di chi li guarda, producendo combinazioni diverse e significati nuovi. No, non è la realtà custodita negli archivi a mutare ma è la vita in essi contenuta che assume valore di volta in volta diverso se connessa a un contesto, al tempo, allo spazio, ai luoghi, alle persone. Dentro gli archivi non c’è una memoria fredda: c’è piuttosto un magma incandescente e passionale che non aspetta altro che trovare nuove forme espressive per raccontare ciò che è stato e orientare quello che vogliamo essere, la società in cui vogliamo vivere.”
A proposito di mondi in cui vivere e di passioni che li animano, Archivissima24 accompagnerà idealmente il viaggio speciale che il Teatro delle Forme e la Rete Italiana di Cultura Popolare, partner del Festival, intraprenderanno verso L’isola di Espérer”, un luogo immaginario cantato da una fiaba che verrà raccontata lungo tutta la penisola, da Lampedusa a Bardonecchia, ripercorrendo la storia e la strada di coloro che sono partiti o arrivati alla ricerca di un posto utopico in cui per poter vivere serve solo un certificato di esistenza. Lungo il viaggio, tanti archivi da scoprire, per raccontare la memoria dei luoghi e delle persone migranti, di chi ha – o è stato – accolto.
Archivissima è l’unico festival italiano dedicato alla promozione e alla valorizzazione dei patrimoni archivistici. Ideato da Promemoria Group, è organizzato dall’associazione culturale Archivissima APS. Main Partner: Intesa Sanpaolo.
Da questa edizione, grazie alla collaborazione con Visit Piemonte, saranno organizzate visite guidate presso gli archivi del territorio torinese e piemontese pensate per i giornalisti di testate nazionali e operatori della comunicazione, al fine di promuovere percorsi di scoperta e valorizzazione degli archivi come enti culturali capaci di generare percorsi virtuosi presso pubblici più ampi.
LA NOTTE DEGLI ARCHIVI
La Notte degli Archivi, appuntamento clou del Festival, si svolgerà venerdì 7 giugno. Realizzata dall’associazione culturale Archivissima, la manifestazione giunge alla sua nona edizione; dal 2020 coinvolge gli archivi di tutte le regioni italiane, evolvendo in un format nazionale patrocinato da ANAI, Associazione nazionale archivistica italiana.
Già forte del successo delle scorse edizioni, la Notte degli Archivi si conferma appuntamento irrinunciabile per gli enti del settore e in questa edizione coinvolgerà oltre 450 realtà, che parteciperanno singolarmente o organizzate nelle 22 reti territoriali o tematiche. Il tema della passione sarà declinato attraverso i punti di vista più vari, per soddisfare ogni tipo di curiosità. Tutte le venti regioni italiane saranno rappresentate, con particolare concentrazione in Piemonte, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio. Sono presenti l’Archivio Centrale dello Stato, trenta archivi di Stato, realtà no-profit, aziende, enti religiosi, università, privati.
La manifestazione cresce ancora in termini di eventi: saranno circa 180 quelli organizzati sul territorio nazionale nella serata del 7 giugno, e quelli che animeranno la città di Torino per l’intera durata del Festival con le iniziative di “Archivissima extra”. Molto importante anche la dimensione digitale, con il sito web archivissima.it che dalle ore 18.30 del 7 giugno pubblicherà centinaia di video e podcast inediti sul tema delle passioni, prodotti dagli archivi italiani.
Quest’anno non hanno aderito solo gli archivi, ma anche 20 scuole da ogni parte d’Italia e una addirittura dall’Argentina (Islands International School). I ragazzi, di ogni età, si sono cimentati nel raccontare storie di passione scoperte durante la loro esperienza in archivio: gli scritti migliori, selezionati da una giuria di qualità, entreranno a far parte di una pubblicazione che verrà presentata nell’autunno 2024.
Nella sede principale del Festival, le Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo, a partire dalla Notte degli Archivi e prima di ogni incontro del palinsesto, sarà visibile al pubblico, la mostra immersiva Il cuore mio non dorme mai. Una e centomila passioni che con tutta la potenza visionaria del digitale, racconterà di come le passioni abitino gli archivi, perché è dalle passioni e dal loro calore che passa la via per generare i cambiamenti. Ed è dagli archivi, depositari del nostro passato, che si disegna la possibilità di ricombinare e generare nuovi mondi, mescolando i tasselli della memoria che preziosamente custodiscono. A cura di Archivissima la mostra valorizzerà, tra gli altri, materiali appartenenti ai patrimoni degli archivi storici di Archivio Iren Storia, Archivio Museo Egizio di Torino, Archivio personale di Carlo Massarini, Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, Archivio Salvatore Ferragamo, Archivio Storico Comune Torino, Archivio Storico del Museo Nazionale del Cinema, Archivio Storico del Teatro Regio di Torino, Archivio Storico e Museo Lavazza, Archivio Storico Intesa Sanpaolo, Archivio Storico TIM, Biblioteca Museo Teatrale SIAE, Centro di Documentazione Giovanni Canestrini – Museo dell’Auto Centro Studi del Teatro Stabile di Torino, Fondazione Gianni Minà ETS, Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci – Archivio Ezio Bosso, Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Fondazione Angelo Pezzana – FUORI!, Heritage Lab Italgas, Historical Archives of the European Union, Museo Archivio Reale Mutua, Polo del ‘900.
Le note sulla colonna sonora della Mostra immersiva sono di Ezio Bosso: Violin Concerto n.1 EsoConcerto II Adagio.
Programma completo: www.archivissima.it/programma