Aree idonee al deposito nazionale dei rifiuti radioattivi: Carmagnola, esclusa dall’elenco ufficiale pubblicato dal Ministero dell’Ambiente
E’ arrivata l’ufficialità: Carmagnola è stata ufficialmente esclusa dall’elenco delle Aree Idonee in cui realizzare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi. Oggi, 13 dicembre 2023, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato sul proprio sito istituzionale l’elenco delle aree presenti nella proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), che individua le zone dove realizzare in Italia il Deposito e il Parco Tecnologico per lo stoccaggio in via definitiva dei rifiuti radioattivi di bassa e media attività.
La Carta è stata elaborata dalla Sogin, sulla base delle osservazioni emerse a seguito della consultazione pubblica e del Seminario nazionale condotti dopo la pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) e approvata dall’ISIN, l’Ispettorato nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione.
Cittadini, amministratori e agricoltori del territorio possono finalmente tirare un sospiro di sollievo, dopo quasi tre anni di battaglia. L’area che era stata individuata nella frazione di Casanova, non compare tra le 51 Aree Idonee individuate.
La decisione è stata accolta con grande soddisfazione e felicità da parte dell’Amministrazione comunale di Carmagnola perché si potrà preservare un’area che vanta una storia unica e in cui è ubicata la maestosa abbazia cistercense del XII secolo con chiesa, monastero e cripta. Si potrà soprattutto salvaguardare territorio che vive soprattutto di agricoltura, in cui si coltiva da secoli la terra e che offre prodotti di grande qualità come il peperone e il porro lungo dolce.
L’annuncio dell’inserimento di Carmagnola tra le possibili Aree Idonee era arrivato nel mese di gennaio 2021 e da allora era stata prontamente avviata una grande mobilitazione, con la costituzione di un comitato civico e il lavoro continuo dell’Amministrazione comunale nel ribadire, in tutte le occasioni ufficiali dedicate al tema, le ragioni del proprio “no” al Deposito, fornendo indicazioni tecniche realizzate con il supporto di geologi per la parte geomorfologica e idrogeologico, anche attraverso prove di trivellazioni che dimostrarono come la falda sia troppo superficiale per le fondamenta della progettazione.
Il sindaco Ivana Gaveglio dichiara: “Questo risultato rappresenta il frutto di un impegno incessante da parte della nostra Amministrazione comunale e di tutte le Amministrazioni dei Comuni limitrofi, insieme alle diverse associazioni e alle singole persone che si sono impegnate nel difendere le ragioni del no; a questo progetto. La nostra comunità si è unita in un fronte comune e la decisione di escludere Carmagnola dalle Aree Idonee al Deposito è motivo di grande soddisfazione. Carmagnola, con la sua ricca tradizione agricola e i suoi prodotti di alta qualità, può ora continuare a prosperare senza il peso di questa minaccia imminente. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questa battaglia. Oggi festeggiamo una vittoria collettiva che riflette il nostro impegno per preservare la bellezza e l'integrità del nostro territorio”.