L’addio di Maldini al Milan: come si muoveranno i rossoneri?
L’annuncio di AC Milan in merito alla conclusione dell’incarico da dirigente di Paolo Maldini, con effetto immediato, ha spiazzato tutti. A fornire per primo delucidazioni sul “licenziamento” dell’ex calciatore rossonero, ora direttore dell’area tecnica, è stato Giorgio Furlani, AD rossonero. Dopo aver ringraziato Maldini e Massara (braccio destro dello stesso Maldini, anch’egli messo alla porta) per il lavoro svolto, Furlani ha sottolineato come la loro presenza sia stata fondamentale per la conquista del 19° scudetto. Ha poi indicato come l’elemento cardine per la società continui a essere il calcio. E’ questo ad aver portato la società a operare un riassetto organizzativo, formando un gruppo di lavoro incentrato sull’aspetto tecnico/sportivo. La priorità sarà consolidare e rafforzare i progressi registrati negli anni recenti per tornare a essere competitivi in ambito europeo.
Un tecnico coinvolto sul mercato nel futuro prossimo del Milan?
A pochi giorni di distanza dall’interruzione dell’incarico di Maldini sono emersi alcuni retroscena sul rapporto di quest’ultimo con la squadra, staff tecnico in particolare. Qualcosa già era emerso dal comunicato che annunciava la separazione. Tra le righe, infatti, veniva indicato come le responsabilità prima spettanti a Maldini sarebbero state assegnate a un gruppo destinato a operare a stretto contatto con il tecnico. Pioli sarà chiamato a confrontarsi con maggiore frequenza con “Casa Milan” per quanto concerne il mercato. Non si occuperà solamente degli aspetti tecnico e tattico, ma anche di quello gestionale, divenendo una figura centrale. Non a caso, i contatti tra l’allenatore del Milan, Furlani e Geoffrey Moncada si sarebbero intensificati immediatamente dopo l’addio di Maldini.
La difficile convivenza tra Maldini e Pioli
Diverse voci provenienti dallo spogliatoio di Milanello confermerebbero un rapporto tra Pioli e Maldini ai minimi termini già dal mese di gennaio. Si vocifera di screzi, dissidi e silenzi ricchi di tensione. Nel momento in cui i risultati del Milan avevano iniziato a prendere una piega negativa, con sommo dispiacere di chi attende con trepidazione le quote calcio per scommettere, l’ex dirigente non aveva lesinato critiche al tecnico. Maldini disapprovava apertamente il ricorso dell’allenatore alla difesa a 3 che, secondo il suo parere, era stata la causa del numero eccessivo di reti subite da calci da fermo. In seguito alla sconfitta rimediata al Picco, lo stesso Maldini avrebbe per un attimo pensato all’esonero di Pioli, contattando Andrea Pirlo.
Gli attestati di stima dei giocatori e il ruolo futuro di Ibrahimovic
Se con l’allenatore era sceso il gelo, gli attestati di stima emersi dopo l’allontanamento farebbero pensare a buoni rapporti di Maldini con la squadra o, almeno, con una sua parte. Tra i tanti messaggi, riportati da diverse piattaforme online incentrate sullo sport come Beftair blog i più “sentiti” sono stati quelli rilasciati da Bennacer, Leao e Theo Hernandez. Ma c’è un giocatore che, dopo aver appeso le scarpe al chiodo al termine della 38^ giornata, sarebbe pronto a mettersi a disposizione della società. Si tratta di Zlatan Ibrahimovic. L’idea è di far assumere allo svedese un ruolo da collante tra chi scende in campo e la società. Un “Club Manager”, in pratica. Prima di lui, al Milan, solo Christian Abbiati ha assunto tale incarico.