L’Armata di Riserva francese al Forte di Bard: dal 2 al 4 giugno la rievocazione storica Napoleonica
Tre giorni di eventi sono in programma a Bard, in Valle d’Aosta, in occasione della grande rievocazione storica del passaggio di Napoleone Bonaparte con le sue truppe avvenuto nel maggio del 1800 nel corso della Seconda Campagna d’Italia. Napoleonica torna con la settima edizione dal 2 al 4 giugno con tante novità.
L’Armée de Réserve francese in discesa dal Gran San Bernardo invase all’epoca la Valle d’Aosta ponendo sotto assedio il Forte di Bard, che dopo due settimane capitolò ma con l’onore delle armi. Per rivivere quell’episodio storico, sono attesi più di 300 rievocatori provenienti da tutta Europa. Saranno tre giornate dense di iniziative che offriranno al pubblico un’esperienza coinvolgente ed immersiva. Uomini e donne con abiti dell’epoca, cannoni, cavalli, tutto riporterà agli inizi del XIX secolo. L’evento è promosso dall’Associazione Forte di Bard in collaborazione con l’Associazione storico-culturale Il segno del passato e con i Comuni di Bard e Hône.
L’ingresso giornaliero alla manifestazione è di 8 euro. Il biglietto di Napoleonica dà diritto all’ingresso ridotto a mostre e musei. Gratuito bambini 0-10 anni Prevendite su midaticket.it. Il Forte e il Borgo di Bard saranno collegati da un servizio navette gratuito che servirà i parcheggi segnalati lungo la Statale 26.
Ulteriori informazioni: Associazione Forte di Bard: 39 0125 833811 |info@fortedibard.it| www.fortedibard.it
La rievocazione si aprirà già venerdì 2 giugno, dalle ore 16 nel Borgo con l’apertura delle taverne, giochi per bambini, musiche itineranti, ambientazioni d’epoca. Il via ufficiale sabato 3 giugno dalle 10.30 con la grande parata delle truppe dagli accampamenti alla Piazza d’Armi, l’apertura ufficiale della manifestazione con lo schieramento delle truppe. In mattinata aprirà anche il mercatino di oggettistica napoleonica nella Piazza di Gola del Forte. Al pomeriggio, dalle ore 16.00, la prima grande novità di questa edizione: la Battaglia campale nelle campagne di Hône. In serata, alle 21.30, la rievocazione del tentativo di passaggio notturno di soldati e cannoni francesi nel Borgo e, alle 22.15 il suggestivo spettacolo piromusicale, con simulazione di incendi e cannoneggiamenti. A seguire nel Borgo, Gran Bal des Citoyens, cantine aperte, musiche e danze franco-provenzali.
Domenica 4 giugno dalle ore 10 riaprirà il Mercatino a tema storico nel Forte; dalle 10.30 gara di abilità tra fucilieri, musiche itineranti, giochi d’epoca in Piazza d’Armi e si darà il via al Trofeo Marbot: prova itinerante per rievocatori a cavallo. Non mancheranno dimostrazioni di medicina militare. Nel pomeriggio, dalle 14.30, la rievocazione dell’assedio e attacco finale al Forte e alle 16.30 in Piazza d’Armi, la presa del Forte, il raggruppamento delle truppe e la firma della resa.
L’ingresso alla manifestazione è a pagamento nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 giugno.
Napoleone nei documenti storici di Ceva e Moretta La mostra “Napoleone nei documenti storici di Ceva e Moretta. Documenti messi a disposizione dal Comune di Ceva e dal Comune di Moretta”, curata da Andrea Briatore e Silvia Oberto, presenta al pubblico in un allestimento all’interno della cappella del Forte, una serie di preziosi documenti e opere d’arte che testimoniano il legame tra le tre realtà e il passaggio di Napoleone Bonaparte. Il Forte di Ceva, al pari del precedente Castello di Bard, venne fatto radere al suolo per volontà dell’imperatore francese. Un grande plastico illustra le peculiarità architettoniche del Forte di Ceva edificato nel XVI secolo e mai più ricostruito, affiancato da una serie di acquerelli su tela per gentile concessione dell’Archivio di Stato di Torino, oltre a documenti originali tratti dagli archivi comunali. La sezione dedicata a Moretta presenta invece una serie di cartografie che documentano l’introduzione delle forme di Catasto volute da Napoleone con un editto dopo la sua conquista di gran parte del Regno Italico, messe in relazione con il precedente Catasto particellare Sabaudo. L’esposizione è aperta negli abituali orari di apertura del Forte di Bard sino a domenica 4 giugno; l’accesso è incluso nel biglietto di ingresso alle altre aree espositive.
Napoleone Bonaparte l 19 maggio 1800 Napoleone si appresta a valicare le Alpi alla guida di un’armata di 32.000 uomini attraverso il Gran San Bernardo mentre il generale Berthier, comandante in capo dell’Armata di Riserva francese porta il quartier generale delle truppe a Verrès, paese a 8 chilometri da Bard. Nel suo rapporto al Primo Console, Berthier non nasconde le sue preoccupazioni: “Sono arrivato stamane davanti al castello di Bard, che domina l’intera vallata della Dora Baltea, e rappresenta un ostacolo reale. E’ impossibile fare passare l’artiglieria”. Napoleone intanto, ospite all’interno dell’Ospizio del Gran San Bernardo, è convito che gli uomini di Berthier non ce la faranno a vincere l’ostacolo rappresentato dalla fortezza. E decide egli stesso di recarsi sul posto. Il 20 maggio, intanto, il comandante del Forte, rifiuta la resa chiesta dai francesi. Di lì la prima offensiva lanciata sul Borgo nella notte del 21 maggio, attaccato dai granatieri del generale Gobert. In poche ore la borgata è nelle mani dei francesi. Il 22 maggio giunge da Aosta Napoleone che, dopo un secondo rifiuto alla resa, decide di procedere nell’attacco. Il comportamento coraggioso della guarnigione di Bard non impedì all’armata di scendere verso la pianura piemontese ma ne ritardò sensibilmente la marcia. Il grosso dell’artiglieria dovette aspettare ben 16 giorni prima di riuscire ad avere ragione del Forte. Da parte francese, il fatto di aver raggiunto Ivrea senza artiglieria viene vissuto come un insuccesso. Poche settimane dopo, a seguito della battaglia di Marengo, Napoleone ordinò la demolizione totale del «vilain castel » di Bard, insieme a quella di tutte le principali fortezze sabaude. La sua riedificazione fu disposta da Carlo Felice di Savoia nel 1827 e affidata al capitano del Corpo Reale del Genio, Francesco Antonio Olivero, che già aveva lavorato ai forti di Exilles in Valle di Susa e dell’Esseillon di Modane, il quale portò a termine il progetto nel 1830. I lavori durarono solo otto anni, e l’attuale piazzaforte, fu consegnata a re Carlo Alberto il 30 luglio 1838.
Stendhal. Proprio al suo seguito, nell’Armée de Reserve guidata da Napoleone, c’era un altro celebre personaggio destinato a diventare molto noto nel mondo della letteratura:Henry Beyle, più noto sotto lo pseudonimo di Stendhal, che all’epoca aveva solo 17 anni. A distanza di trentasei anni, nel romanzo autobiografico “La vie de Henry Brulard” Stendhal ricorda i giorni avventurosi al seguito del condottiero francese, e descrive la battaglia che si svolse ai piedi del Forte, per lui un vero e proprio battesimo del fuoco. “… la cannonade de Bard faisait un tapage effrayant; c’était le sublime, un peu trop voisin pourtant du danger. L’ame, au lieu de jouir purement, était encore un peu occupé à se tenir… C’était pour la première fois que je trouvais cette sensation si renouvelée depuis: me trouver entre les colonnes d’une armée de Napoléon”.