Il peperone di Carignano trionfa- Alla Fiera di Carmagnola incetta di premi per gli agricoltori carignanesi
Il peperone di Carmagnola, risorsa dell’intero territorio, ha forti radici anche a Carignano e sono stati proprio i produttori carignanesi, in particolare della borgata Gorra, a fare anche quest’anno incetta di riconoscimenti al concorso della Fiera nazionale del Peperone. La competizione premia gli esemplari più pesanti (considerati singolarmente e a gruppi di cinque) dei quattro ecotipi locali e cioè quadrato, lungo o corno di bue, trottola, tumaticot e la nuova varietà, cioè l’ibrido quadrato o quadrato allungato e domenica 29 agosto, in piazza Sant’Agostino a Carmagnola, sul podio sono salite tre aziende carignanesi: la famiglia Mairone con ben quattro primi posti, la famiglia Sapino con due, la famiglia Pecchio con quattro piazzamenti al terzo posto.
“ Siamo felici – commenta Paolo Mairone, a nome della sua famiglia – per aver ricevuto quattro riconoscimenti, soprattutto alla Fiera di Carmagnola diventata ormai una fiera a carattere nazionale. Inoltre siamo contenti perché da Carignano e più precisamente dalla Gorra anche le famiglie Silvano Pecchio e Maurizio Sapino hanno avuto dei riconoscimenti per i loro peperoni. Alla Gorra esiste ancora una grande tradizione del peperone, da secoli ormai la maggior parte delle cascine presenti coltivano questo nobile prodotto. Speriamo che questa tradizione continui”.
Una tradizione che la famiglia Mairone mantiene e fa crescere con convinzione: “La superficie coltivata a peperoni – spiega Paolo – corrisponde a due ettari, cioè cinque giornate piemontesi, interamente sotto serra-tunnel per proteggere la coltura da intemperie e dal forte sole. Coltiviamo due varietà, il quadrato allungato e il trottola, anche detto Cuneo. L’attività agricola è portata avanti da mio papà Renato e mio zio Mario, poi ci siamo io e mio fratello Marco che ci dividiamo a metà tra campagna e un altro lavoro da dipendenti. In azienda ognuno ha il suo compito, la sua specializzazione, c’è chi segue più la parte pratica del lavoro, chi la parte tecnica, chi la parte burocratica… Eh sì, anche in agricoltura la carta è tanta! Soprattutto negli ultimi anni che osserviamo una maggior tracciabilità del prodotto dal campo alla tavola”.
Tanto lavoro ma anche soddisfazioni e gioia, anche prima e durante il raccolto: “ Già settimane prima – racconta Paolo Mairone – ci divertiamo tra di noi a chi trova il peperone più bello e/o pesante, soprattutto con l’avvicinarsi della Fiera di Carmagnola, per poi poter portare gli esemplari più belli e pesanti al concorso. La “gara” tra noi entra nel vivo il giorno prima e la mattina stessa del concorso, sveglia presto alle 6 e di corsa sotto alle serre a cercare gli esemplari più belli e pesanti: parte la sfida! Vengono raccolti nelle “cavagne” (ceste) e non nei sacchi, come solitamente si fa, per evitare di rovinarli anche minimamente. riempiamo il piccolo rimorchio e poi di corsa a casa. Ora parla la bilancia! Uno ad uno gli esemplari di peperone vengono selezionati e pesati e qui la sfida all’interno della famiglia entra nel vivo! Ma poi preparate le ceste ci ricordiamo che il vero concorso è a Carmagnola! Alla fine anche la sveglia alle 6 la domenica mattina passa in secondo piano, si va a Carmagnola, si presenta i propri esemplari e ,se siamo stati buoni agricoltori, si torna a casa con qualche premio e tanta soddisfazione, soddisfazione del proprio lavoro e per aver passato una giornata divertente in famiglia”.