A Villastellone Azzurra ha ospitato una sessione del convegno internazionale di ingegneria ambientale Sidisa -Davide Nicco: “Passare al più presto all’economia circolare, da rifiuto a materia prima”
Di ingegneria ambientale ed economia circolare si è parlato a Villastellone nei giorni scorsi, nell’ambito di una sessione ospitata da Azzurra del convegno che si è svolto a Torino (29 giugno – 2 luglio) del Sidisa 2021, undicesima edizione del Simposio Internazionale di Ingegneria Sanitaria e Ambientale che riunisce i massimi esperti e mette a confronto le buone pratiche più avanzate nel settore del riutilizzo dei rifiuti e nella loro trasformazione in nuove materie prime.
Come, ad esempio ricavare manufatti dai fanghi dei bacini idroelettrici di montagna o manti stradali dai rifiuti di verniciatura. Sono due dei casi di studio trattati a Villastellone, dove ha sede l’impianto polifunzionale trattamento rifiuti Azzurra (via Don Eugenio Bruno 14), che fa capo al Gruppo Marazzato. Un impianto pilota nel trattamento dei rifiuti speciali e nella loro reimmissione nel circuito produttivo come materie prime, in prima linea sia a livello di ricerca sia di creazione di reti fra aziende dei vari anelli della catena di reimpiego.
Al convegno è intervenuto il consigliere regionale Davide Nicco (Fratelli d’Italia), che ha sottolineato come passare al più presto a un’economia circolare non sia una scelta di parte ma una necessità urgente che dev’essere condivisa e supportata da tutti: politica e istituzioni in testa: “Per uno stile di vita più sostenibile – ha detto Nicco – bisogna cambiare l’attuale sistema economico basato sul concetto lineare del produci, consuma, getta via, che sarà sempre meno sostenibile. Per questo occorre sostenere il passaggio a un’economia circolare, in grado di reintegrare al proprio interno le risorse materiali ed energetiche già utilizzate, così da eliminare il concetto di rifiuto per sostituirlo con termini quali recupero, riciclo, condivisione. In questo modo i consumatori possono disporre di prodotti più durevoli, versatili e innovativi, capaci di ridurre inquinamento ambientale e spreco delle risorse, fornire risparmi e migliorare la qualità di vita. Come ci ricorda anche Papa Francesco, le risorse della Terra non sono infinite. In pratica dobbiamo tornare ad avere prodotti durevoli nel tempo in modo da creare un’economia realmente ecosostenibile”.