A Moncalieri la collezione civica di arte contemporanea della Biblioteca Arduino si arricchisce con cinque nuove opere di autori affermati
Scrittura e arti visive si accompagnano in biblioteca: prosegue infatti l’attività di risistemazione e valorizzazione della collezione civica di arte contemporanea, donata a più riprese dal 1994 in poi alla Biblioteca civica Arduino e alla Città di Moncalieri. La Città ha acquisito di recente cinque nuove opere d’arte, ricevute in dono, di Tino Aime, Daniela Gioda, Enrico Mazzone e Lodovica Paschetta. Tra esse spiccano “La danza delle balene”, acrilico su carta di Paschetta, e “Frammenti dalla Divina Commedia”, stampa con intervento di scrittura a mano di Mazzone.
Moncalierese, artista visuale, docente di lingua inglese, Lodovica Paschetta cattura nella sua pagina con tratto lieve e solare i suoni del mare, “raccontando di una balena che si moltiplica in molte altre balene, in un gioco di leggerezze e cromatismi capaci di evocare i suoni, il mare e i suoi profumi – illustra Silvana Nota, critica d’arte e curatrice – Il foglio pervaso di richiami fiabeschi e di sogni raccontati con delicata scrittura grafica, un senso di armonia con il quale racconta l’amore per il pianeta e le sue creature”.
Mazzone ha realizzato i suoi “Frammenti” espressamente per la biblioteca, a documento di un lavoro titanico da lui dedicato alla Divina Commedia e durato per oltre cinque anni.
Nato a Torino, per lungo tempo Mazzone ha vissuto in Finlandia dove è nata l’idea di interpretare con il disegno il capolavoro di Dante Alighieri, un sogno realizzatosi grazie ad un foglio di 97 etriper 4 donatogli dalla cartiera finlandese Rauma:
“Il bozzetto, pensato per la Sala Ragazzi della Arduino, riprende il tema di Paolo e Francesca, ed è stato realizzato a Ravenna – prosegue Silvana Nota – dove Enrico Mazzone ha terminato la grande opera con la tecnica del puntinismo lavorando sdraiato a terra e con centinaia di matite”.
L’assessore alla Cultura Laura Pompeo esprime la sua soddisfazione: “Quattro anni fa abbiamo cominciato a inventariare le opere d’arte donate alla Città negli anni – spiega – Abbiamo poi iniziato a valorizzare la collezione con iniziative molto apprezzate dal pubblico, a partire dalla collocazione in sala mostre dell’esposizione permanente delle incisioni donateci da Tino Aime (dicembre 2018). L’ultimo importante passo è stata l’esposizione organica dei libri d’artista collezionati negli anni, con il progetto ‘Libri d’artista. Scritture inaspettate’ (2019)”. Il tutto con l’ambizione di reinterpretare ruolo e funzione della biblioteca nel prezioso servizio che rende alla comunità, “preferendo investire – conclude Pompeo -, più che nell’effimero, in qualcosa da lasciare a godimento della città: opere d’arte più accessibili, nuovi libri ma anche nuovi modi per arrivare all’informazione, dalla carta allo sconfinato mondo del digitale”.