Per il nuovo Piano Strategico Metropolitano consultazioni online e coinvolgimento del territorio
Per il nuovo Piano Strategico Metropolitano 2021/2023 consultazioni online e con il territorio: entro il 15 novembre è possibile contribuire al processo di elaborazione del documento compilando un questionario online ideato per raccogliere le opinioni e le istanze di chi vive e lavora sul territorio metropolitano torinese.
Il orm è pubblicato sul sito istituzionale della Città metropolitana al link http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/sviluppo-economico/piano-strategico/indagine-psm.
La consultazione online, insieme al coinvolgimento diretto degli Atenei torines, è una delle novità di questa programmazione partecipata del Piano Strategico Metropolitano che avrà valenza nel prossimo triennio: il progetto è stato presentato online ad amministratori locali e rappresentanti del mondo produttivo e associativo mercoledì 7 ottobre scorso in collaborazione con Links Foundation.
Per la Città metropolitana di Torino, rappresentata dalla sindaca metropolitana Chiara Appendino e dal consigliere metropolitano delegato alla pianificazione strategica Dimitri De Vit, la nuova impostazione metodologica del lavoro che porterà alla redazione del Piano valorizza il ruolo del territorio e consente un dialogo sinora mai compiutamente avviato tra il mondo accademico e le amministrazioni locali, le quali hanno la necessità di acquisire una visione strategica che vada al di là dei mandati elettorali.
“E importante – ha sottolieneato De Vita – la valutazione sulle infrastrutture di cui necessita il territorio, ma è parimenti importante l’analisi e il contrasto alle disuguaglianze sociali e territoriali e al gap tra il capoluogo e le zone montane e rurali. L’obiettivo, secondo il Consigliere delegato alla pianificazione strategica, deve essere in sostanza quello di offrire le stesse chance e possibilità a tutti i cittadini che vivono nel territorio della Città metropolitana. Un obiettivo perseguibile valorizzando il terzo settore, varando il Piano Urbano della mobilità sostenibile, garantendo il diritto al trasporto e alle connessioni telematiche veloci in tutti i territori, investendo sul futuro dei giovani grazie alle risorse del piano Next Generation EU, sostenendo nella sfida dell’innovazione la piccola e media impresa, in cui opera il 50% dell’intera forza lavoro del territorio. Operare con l’ausilio della ricerca universitaria è decisivo per coniugare i desiderata politici con un’adeguata la visione del futuro, che deve poter contare su modelli predittivi scaturiti dalla ricerca scientifica”.
“La Città metropolitana – è stato ricordato – dispone di strumenti progettuali che possono e debbono essere utilizzati per una programmazione territoriale di lungo periodo: il Piano Territoriale Generale Metropolitano, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e l’Agenda per lo sviluppo sostenibile”.
L’obiettivo è elaborare entro il 15 dicembre il documento di Piano Strategico Metropolitano da sottoporre al Consiglio metropolitano.
Concludendo la presentazione, la sindaca metropolitana Chiara Appendino ha ricordato che “non si può più ragionare nei limiti dei confini territoriali comunali nella programmazione dei servizi essenziali, nelle politiche dei trasporti, delle filiere, dell’istruzione e della formazione universitaria. La capacità di fare programmazione superando i confini comunali può consentire alla Città metropolitana di Torino di confrontarsi ed entrare in relazione con le altre aree metropolitane europee. La condivisione con gli attori del territorio delle questioni da affrontare nel Piano Strategico è necessaria per impegnare tutti nel raggiungimento di obiettivi condivisi e scaturiti dal confronto, in una logica cooperativa che supera la competizione o l’incomprensione tra territori che fanno parte di un’unica area vasta”.