“Una presenza sabauda fra Corte e Città”: cinque secoli di storia del Castello di Moncalieri raccontati in un’opera imponente, ricca di studi originali e inediti
Un libro che racconta la storia del Castello e della Città come “un grande affresco corale”: è “Il Castello di Moncalieri. Una presenza sabauda fra Corte e Città”, pubblicato dal Centro Studi Piemontesi – Ca dë Studi Piemontèis in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Città di Moncalieri,che viene presentato giovedì 23 luglio, ore 18.30, al Castello Reale di Moncalieri – Giardino delle Rose (piazza Baden Baden).
Il volume, di grande formato e riccamente illustrato (2019, 440 pagine), è il primo che si proponga di raccontare la storia del Castello “abitato dai Savoia per quasi cinque secoli: dalla metà del Quattrocento al 1926”, quando terminò definitivamente le funzioni di residenza.
“Opera grandiosa, di amplissimo respiro, certamente un punto fermo nella storiografia relativa al Castello di Moncalieri, ma anche – per i continui e consapevoli richiami – per l’intero sistema delle Residenze Sabaude, il volume offre uno sguardo compiuto e difficilmente superabile sulla storia sia della residenza, sia del polo urbano che attorno a questa si è organizzato”. Così scrive Chiara Devoti, Politecnico di Torino, in “Studi Piemontesi” (XLX, 1, 2020), recensendo l’opera “Il Castello di Moncalieri” , a cura di Albina Malerba, Andrea Merlotti, Gustavo Mola Di Nomaglio, Maria Carla Visconti.
Storici, storici dell’arte e storici dell’architettura hanno lavorato insieme per costruire un volume che racconti la vicenda del Castello, con un esito unico nel pur ricco panorama della produzione editoriale sulle Residenze sabaude. Sospeso fra echi di Medioevo e un Risorgimento di cui restano le poche sale sopravvissute al riuso militare e all’incendio del 2008, il Castello Reale fu amata residenza collinare e testimone di molti eventi importanti della storia dei Savoia e del loro stato, una storia che si intreccia con quella della città e del fiume ai suoi piedi.
In quattro grandi sezioni – Dal Medioevo al Seicento, Sei e Settecento: i secoli d’oro, Dai Re di Sardegna ai Re d’Italia (1814-1926) e Castello senza re (1926-2020) – l’opera pubblica gli studi originali e inediti di: Cristina La Rocca, Moncalieri prima del Castello; Enrico Lusso, Il Castello dalle origini al XV secolo. I rendiconti sabaudi e l’architettura di un complesso scomparso; Daniela Cereia, Castello e corte a Moncalieri fra Trecento e 1530; Pier Paolo Merlin, Castello e corte da Emanuele Filiberto a Vittorio Amedeo I; Andrea Merlotti, Il Castello di Moncalieri e la corte sabauda fra Sei e Settecento; Paolo Cozzo, Culti e spazi sacri della corte a Moncalieri fra Cinque e Settecento; Elena Gianasso, Tra corte, città e architettura. Il monastero delle Carmelitane Scalze; Maria Vittoria Cattaneo, Il Castello di Moncalieri. Il cantiere di architettura nel XVII secolo; Luisa Berretti, Ambienti aulici e scelte artistiche dei Savoia al Castello di Moncalieri nel corso del Seicento: da Carlo Emanuele I a Maria Giovanna Battista di Nemours; Rosanna Roccia, L’immagine di Moncalieri nel Theatrum Sabaudiae, 1682; Paolo Cornaglia, Gli Appartamenti per Carlo Emanuele e Maria Clotilde, principi di Piemonte, e per Vittorio Emanuele e Maria Teresa, duchi d’Aosta, poi re e regina di Sardegna: 1775-1824; Giancarlo Comino, Il vescovo Giuseppe Antonio Maria Corte (1783-1800), il Palazzo Vescovile di Mondovi e la decorazione “alla cinese” del Castello di Moncalieri; Paolo Cornaglia, Il giardino del Castello: due secoli di interventi e progetti; Pierangelo Gentile, Tra Restaurazione e Risorgimento: re, regine e principi a Moncalieri; Gian Savino Pene Vidari, Il Proclama di Moncalieri; Paolo Cozzo, Maria Clotilde di Savoia, la “santa di Moncalieri” fra biografia e agiografia; Andrea Merlotti, Conti di Moncalieri. Il Castello e i Bonaparte (1870 – 1926); Paolo Cornaglia, La distribuzione degli Appartamenti nel castello tra XVIII e XIX secolo; Maria Carla Visconti, Dall’Appartamento dei Duchi di Savoia a quello del Re verso levante: prima e dopo l’intervento di Domenico Ferri; Lorenza Santa, Artisti e artigiani per l’Appartamento Reale (1852-1854); Gustavo Mola di Nomaglio, Formare i dirigenti per un Regno sognato. Il Real Collegio Carlo Alberto e il suo inserimento nel sistema sabaudo dell’istruzione; Marco R. Galloni, Le collezioni scientifiche del Real Collegio di Moncalieri; Laura Moro, Dal 1926 ad oggi: tutela, restauri e nuove funzioni; Gianni Oliva, I Carabinieri al Castello; Lorenza Santa, La dispersione del patrimonio artistico. Il Guardamobili di Moncalieri; Lino Malara, Di là dal fiume e tra gli alberi. Chiudono il volume: l’ampia Appendice di Marco Di Bartolo e Michelangelo Ferrero, Moncalieri e le dinamiche famigliari. Supremazie sociali e strutture del potere tra XIII e XV secolo; e l’Indice dei nomi a cura di Andrea Maria Ludovici. Il libro è dedicato alla memoria di Mario Chianale, che ha destinato un lascito testamentario alla comunità di Moncalieri per la diffusione e valorizzazione della sua storia e del suo patrimonio culturale.
“L’intento, la speranza, l’ambizione, è – scrivono i Curatori del libro – da una parte chiarire la storia di un’opera tanto importante come il Castello, dall’altra contribuire alla tutela e alla valorizzazione di quel sistema delle Residenze Sabaude che era ed è una delle principali risorse – anche economiche – di questa Regione”.
Intento, speranza, ambizione, che hanno trovato nell’assessore alla Cultura della Città di Moncalieri Laura Pompeo, l’interlocutore più attento e sensibile: “Nei piani della Città – scrive Laura Pompeo nella Premessa all’opera – le “pertinenze verdi” del Castello sono diventate la chiave di volta dei percorsi di valorizzazione intrapresi: elementi capaci di orientare un processo evolutivo di forte beneficio pubblico e tali da influenzare ambiti anche lontani e tempi non immediati. La disponibilità ad uso pubblico, come “polmone verde” nel centro urbano, doterà infatti la Città di un forte attrattore, oltre che di un doveroso ed esemplare episodio di recupero e valorizzazione di un bene storico-ambientale di considerevole valore. Ecco, proprio pensando al Castello Reale che si apre a tutti, residenti e turisti, nel ricordo di Mario Chianale (Moncalieri, 1948 – 2016) l’Amministrazione Comunale ha voluto patrocinare questo corposo lavoro, che si pone come nuovo e ragguardevole contributo storico e scientifico nel panorama degli studi, e giunge a distanza di tempo dalle precedenti pubblicazioni sull’argomento”.
Un lavoro di anni che a sintesi fornisce, in una cornice editoriale elegante e raffinata, una indagine accurata e dettagliata dell’abitato antico della Città, dominato dal Castello Reale: piacevole alla lettura, preziosa per la ricerca inedita e documentata che riesce ad offrire, per citare ancora Chiara Devoti, “una miriade di dotti rimandi (l’utilissimo ed esteso indice dei nomi, curato da Andrea Maria Ludovici, ne offre la fondamentale bussola), ma anche un’interpretazione critica aggiornata esposta come un grande, e magistralmente curato, affresco corale”.
Programma della presentazione di giovedì 23 luglio. Saluti di Paolo Montagna Sindaco della Città di Moncalieri, e Laura Pompeo,
Assessore alla Cultura della Città di Moncalieri; intervengono i curatori del volume Maria Carla Visconti, Andrea Merlotti, Gustavo Mola di Nomaglio,Albina Malerba e gli autori dei diversi saggi Cristina La Rocca, Enrico Lusso, Daniela Cereia, Pier Paolo Merlin, Paolo Cozzo, Elena Gianasso, Maria Vittoria Cattaneo, Luisa Berretti, Rosanna Roccia, Paolo Cornaglia, Giancarlo Comino, Pierangelo Gentile, Gian Savino Pene Vidari, Lorenza Santa, Marco R. Galloni, Laura Moro, Gianni Oliva, Lino Malara, Marco Di Bartolo, Michelangelo Ferrero.
Prenotazioni consigliata. Informazioni e prenotazioni: Ufficio Cultura Comune di Moncalieri tel. 011.6401206 – 011.6401270 – Centro Studi Piemontesi tel. 011.537486 – info@studipiemontesi.it – www.studipiemontesi.it.