“Natale… e le sue insegne” – Eliminiamo le vacanze: la provocatoria proposta di un lettore
Natale… e le sue insegne. Vado in giro per Torino, ma anche nel mio paesino, e vedo luci, addobbi, vetrine, gente indaffarata nel fare acquisti per i regali di Natale.
Sento parlare di vacanze esotiche, montagna, sciate… almeno da chi se lo può permettere, altri tacciono, quasi si vergognano di non poterlo fare.
Ho notato che quelli più “indaffarati” nelle manifestazioni esterne, se ci si mette a parlare dei temi del “Natale”, mentre sono quasi tutti favorevoli all’ “albero” sono anche i più ostili ai “simboli” più squisitamente “religiosi” (leggasi presepio nelle scuole o altri luoghi pubblici) e ciò con motivazioni diverse: lo Stato è laico, non dobbiamo discriminare e prevaricare i non Cristiani, ecc. .
Tutte argomentazioni validissime, in particolare condivido la “laicità” dello Stato ed è per questo che proporrei di: eliminare le vacanze di Natale, quelle di Pasqua ed ogni altra festività afferente a qualunque religione, domenica compresa, lasciando unicamente le festività laiche dello Stato.
Ho provato a prospettare questa ipotesi ad alcuni benpensanti del “politicamente corretto” e subito mi hanno obiettato: già ma abolire le vacanze e le feste (che ci permettono numerosi ponti) non sarebbe “opportuno”.
A costoro dico: incoerenti, opportunisti, “democratici” di facciata e tanti altri aggettivi che lascio a voi immaginare ed a costoro auguro il ritorno di un vero laico quale l’avvocato Robespierre.
Lettera firmata