“Nel paese delle meraviglie” al Teatro Astra per sostenere le donne che lottano contro il tumore

In occasione e sulla scia degli venti realizzati per la Giornata Mondiale del Tumore Ovarico, che si è celebrata l’8 maggio, ACTO – Onlus porta a Torino “Nel paese delle meraviglie”, spettacolo teatrale scritto e interpretato da Melania Giglio con il sostegno di Roche.
L’appuntamento è per venerdì 25 maggio, ore 21, al Teatro Astra (va Rosolino Pilo 6): sarà una  serata di musica e sorrisi per sostenere le donne che lottano e promuovere il diritto a cure di qualità a ogni età.
All’evento è associata un’attività di raccolta fondi a favore di ACTO Piemonte, che destinerà l’incass odello spettacoloall’acquisto di servizi e strumenti a favore delle pazienti piemontesi.
In Piemonte ogni anno tra 400 e 500 nuove diagnosi di tumore dell’ovaio mentre aumenta l’età delle pazienti: oggi circa 1/3 delle donne con questo carcinoma ha più di 75 anni.
Per informazioni e prenotazioni biglietti: cell. 333 3338321, e-mail actopiemonte@gmail.com.

E’ considerato il più temibile tra i tumori femminili ed una patologia grave e complessa: in Italia il carcinoma ovarico colpisce ogni anno circa 6.000 donne, mentre sono tra i 400 e i 500 i nuovi casi all’anno in Piemonte. Da circa dieci anni l’incidenza di questo tumore non diminuisce, mentre è in aumento la percentuale di pazienti in età più avanzata. Persone ancora attive nella vita sociale e in molti casi punti di riferimento per intere famiglie. Eppure, proprio mentre si consolida il valore sociale delle donne in età avanzata, da alcuni studi emerge come queste donne vengano curate di meno con il passare degli anni, con un impatto negativo in termini di sopravvivenza.
Per sensibilizzare sulla malattia e sul diritto all’accesso a cure di qualità a ogni età, ACTO Onlus – Alleanza Contro il Tumore Ovarico promuove, questo spettacolo interpretato da una delle più carismatiche ed estrose attrici teatrali italiane.

“ACTO Piemonte condivide la missione di ACTO Onlus, vale a dire non lasciare mai sole le donne con tumore ovarico ma accompagnarle e sostenerle in tutto il percorso diagnostico-terapeutico – afferma Alice Tudisco, presidente di ACTO Piemonte – la diagnosi precoce è uno dei nostri obiettivi prioritari e oggi l’unico strumento di cui disponiamo per quanto riguarda il tumore ovarico è diffondere la conoscenza e informare le donne sane sulla necessità di sottoporsi dopo una certa età a controlli periodici e accurati dal loro ginecologo di fiducia. L’informazione può passare anche attraverso canali non usuali come il teatro e un evento come “Nel paese delle meraviglie”, dedicato a Mariaflavia Bideri, fondatrice di ACTO Onlus, permette di promuovere consapevolezza usando la risorsa del sorriso per coinvolgere non solo le pazienti ma tutta la popolazione”.
“Spesso la diagnosi di tumore ovarico arriva quando la malattia è già avanzata, spiazzando le donne che improvvisamente si ritrovano a dover affrontare un’operazione e, nella maggior parte dei casi, la chemioterapia, insomma un lungo e articolato percorso di cura, dichiara Elisa Picardo, dirigente medico di Ginecologia e Ostetricia 4, PO Sant’Anna AOU Città della Scienza e della Salute di Torino e vice presidente ACTO Piemonte – in questo scenario, un’associazione di pazienti alla quale collaborano medici e infermieri che conoscono molto bene questa malattia può fornire un supporto assistenziale a 360 gradi. Il nostro obiettivo prioritario è l’informazione: sappiamo che intorno al tumore ovarico c’è ancora poca conoscenza da parte di pazienti e medici poiché i sintomi e segni clinici sono poco chiari e non esistono test di screening adatti ad una diagnosi precoce”.


“Nel paese delle meraviglie”, recital musicale prodotto da BIS Tremila di Marioletta Bideri, scritto e interpretato da Melania Giglio, cattura l’attenzione per le scenografie magiche e fantastiche accompagnate da famosi brani musicali rigorosamente eseguiti dal vivo. Mela, la protagonista, si ritrova catapultata in un mondo nuovo, un po’ folle e con regole spiazzanti. Unica guida, le voci delle donne che lo affollano e che aiuteranno la protagonista a ritrovarsi e a ricostruire la propria identità in un’evanescenza di emozioni e sentimenti.
“Come donna e come artista cerco sempre di mettermi al servizio di cause buone e questa mi sembra ottima, considerata la gravità della patologia, la disinformazione e il silenzio che ancora la circonda – afferma l’attrice e autrice Melania Giglio – in questo caso ho voluto raccontare il ‘viaggio’ contemporaneo di una donna come tante che scivola in un mondo incantato e arriva, attraverso una ricerca introspettiva, alla consapevolezza di sé e all’amore per se stessa in qualunque circostanza della vita. Questa esperienza, nata grazie alla collaborazione con ACTO Onlus, mi ha dato la carica per rimettermi in gioco e spero che sia così anche per le altre donne”.
Il carcinoma ovarico rappresenta il sesto tumore più diagnosticato tra le donne ed è la quinta causa di morte per tumore nel sesso femminile. Si tratta della neoplasia ginecologica a peggior prognosi nel mondo occidentale: la sopravvivenza a 5 anni non supera il 40% dei casi. Possibili campanelli d’allarme sono distensione, fastidio o dolore addominale, che possono emergere con la difficoltà ad abbottonarsi la gonna o i pantaloni, disturbi di tipo intestinale con alternanza di dispepsia, stipsi, fastidi vescicali.
“Il tumore dell’ovaio è silenzioso, perché si manifesta solo quando è avanzato. La sintomatologia che può accompagnarlo è, infatti, molto aspecifica: difficoltà digestive, inappetenza e gonfiore addominale conseguenza dell’ascite – commenta Annamaria Ferrero, dirigente medico di Ginecologia dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino e Segretario del Comitato Scientifico ACTO Piemonte – il primo approccio terapeutico è la chirurgia che, se adeguata, può migliorare considerevolmente la prognosi; l’altra arma disponibile è la chemioterapia, che viene utilizzata nel trattamento iniziale e delle recidive e che attualmente può essere somministrata in associazione con le nuove terapie biologiche, come i farmaci antiangiogenetici o con i parp-inibitori particolarmente attivi nelle pazienti che presentano una mutazione genetica del gene BRCA”.
L’evento è dedicato alla memoria di Mariaflavia Villevielle Bideri, che nel 2010 ha fondato ACTO Onlus con l’obiettivo di creare un’associazione di donne per le donne e fare in modo che ogni donna colpita da un tumore ovarico non si sentisse mai più sola.
“Il progetto “Nel paese delle meraviglie” ci inorgoglisce – sottolinea Nicoletta Cerana, presidente ACTO Onlus – il recital di Melania Giglio vuole essere non solo un omaggio alla musica e al suo potere catartico perché con leggerezza ci aiuta a vivere meglio, ma anche un omaggio a tutte le donne che stanno combattendo contro la malattia e che si mobilitano in occasione della Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, promossa ogni mese di maggio da oltre 130 associazioni pazienti in 50 Paesi”.
Roche, leader mondiale nella ricerca e sviluppo di nuove opzioni terapeutiche in oncologia, è a fianco di ACTO Onlus fin dalla sua nascita e ha supportato diverse iniziative di ACTO proprio perché è nel DNA dell’Azienda stare al fianco delle persone che affrontano un percorso di malattia e di chi le rappresenta come fa ACTO. «Roche sostiene il progetto “Nel paese delle meraviglie”, che reputa un’idea davvero innovativa, dal momento che siamo convinti dell’importanza di fare una buona comunicazione sul tumore ovarico che colpisce le donne giovani come le meno giovani. Tutte loro hanno un valore sociale rilevante e un eguale diritto a cure di qualità – commenta Anna Maria Porrini, direttore medico Roche Pharma S.p.A. – la nostra Azienda coglie questa importante occasione per rinnovare il suo impegno nella battaglia contro i tumori femminili e riafferma l’alleanza portata avanti da sempre con ACTO Onlus”.

Condividi questo articolo

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.