Che aria tira a Carmagnola e Carignano? I cittadini invitati a partecipare al monitoraggio sul territorio
Che aria tira a Carmagnola ma anche a Carignano? Dopo il successo della serata di lancio della campagna, svoltasi martedì 3 dicembre, si estende fino al 15 dicembre la finestra per aderire, acquistando gli appositi kit, alla campagna di monitoraggio civico dell’aria sul nostro territorio, “fatta dai cittadini per i cittadini”, #CHEARIATIRA2020. L’invito è per tutti i cittadini interessati a partecipare giovedì 12 dicembre alla serata, dalle ore 18 alle 21, al Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola (via San Francesco di Sales 188): sarà l’occasione per prenotare personalmente la fialetta e dare così il proprio contributo ala misurazione della qualità dell’aria che respiriamo.
L’iniziativa, già promossa nel 2019 dal Comitato Torino Respira nel capoluogo piemontese, si sta diffondendo ed è approdata quest’anno nel territorio carmagnolese grazie al coordinamento del Circolo Legambiente Il Platano – Carignano Carmagnola Villastellone, con il supporto del Comitato Salsasio Vivibile e dei numerosi carmagnolesi accorsi alla serata di presentazione, a cui si aggiunge ora anche Carignano, con il coinvolgimento diretto della scuola e l’adesione dell’Istituto Comprensivo nell’ambito di un progetto didattico.
Per gli organizzatori torinesi, rispetto alla prima edizione, l’obiettivo della campagna consiste nell’estensione dell’analisi dell’inquinamento da ossidi d’azoto, uno dei principali inquinanti correlati al traffico, anche ai comuni della prima e seconda cintura al fine di ampliare l’area di analisi e migliorare la copertura e l’affidabilità dei dati.
Sul territorio di Carmagnola, in particolare, è emerso il forte interesse della popolazione di comprendere anche attraverso la partecipazione attiva con questo strumento di “citizens science”, quale sia lo stato di inquinamento da ossidi d’azoto nel territorio comunale. Come noto, la città è attraversata ogni giorno da un intenso flusso di traffico di mezzi leggeri e pesanti, in particolare nell’asse di passaggio tra il torinese e il cuneese (via Torino, via San Francesco di Sales, via Racconigi) e sui tratti urbani e suburbani quali via del Porto (in direzione Casalgrasso) e via Poirino (in direzione del casello autostradale).
Alberto Tamiettti, vice presidente del Circolo Legambiente Il Platano, a proposito dell’attivazione della campagna anche a Carignano, spiega: “Ci sembra importante estendere il monitoraggio anche a questo territorio viste le richieste, sarà interessante e molto utile confrontare i dati di Carignano con quelli di Carimagnola, realtà vicine eppure così diverse”. Per il momento i kit già prenotati per essere sistemati in diversi punti della città ma anche nelle borgate sono sette o otto, due saranno donati all’Istituto Comprensivo di Carignano e saranno piazzati uno nell’area tra la scuola medie in via Tappi e la scuola dell’infanziain via Vigada l’altro alle scuole elementari in via Roma. L’obiettivo è però quello di aumentare il numero, per questo i carignanesi sono calorosamente invitati a partecipare alla serata di giovedì 12 dicembre a Carmagnola.
L’iniziativa prevede l’acquisto, al costo di 20 euro, e l’installazione (presso il proprio domicilio, luogo di lavoro o di interesse) di un kit di campionamento passivo per la rilevazione dell’ossido di azoto.. Il successo della serata di lancio ha già permesso al Circolo Legambiente Il Platano di raggiungere la cifra di 51 provette, grazie all’acquisto diretto da parte dei cittadini e alla partecipazione all’apericena di cofinanziamento. A cura del Circolo Legambiente, 15 di esse saranno posizionate a copertura dei punti “scoperti” o nevralgici del territorio comunale per la miglior distribuzione delle analisi.
Dopo la chiusura delle sottoscrizioni del 15 dicembre a Che aria tira, la lista dei partecipanti sarà inviata al comitato TorinoRespira che provvederà all’ordine dei kit. Nel mese di gennaio, con il supporto dei volontari carmagnolesi e carignanesi, i kit verranno distribuiti, corredati delle istruzioni per l’uso.
Le misurazioni saranno svolte nel mese di febbraio. Al termine, i kit verranno ritirati e consegnati nuovamente al Comitato che provvederà all’invio ad un laboratorio di analisi. In primavera, i risultati dello studio verranno presentati e diffusi con un evento dedicato e successive iniziative di sensibilizzazione e discussione sul tema.
Per ulteriori informazioni scrivere a legambiente.ilplatano@gmail.com