Le “Scintillae” di Progetto Cantoregi all’ex fabbrica di fiammiferi, un nuovo allestimento luminoso per la Biblioteca Civica di Moncalieri
“Scintillae” di cultura alla Biblioteca Civica Antonio Arduino di Moncalieri (via Cavour 31), il nuovo allestimento a cura di Progetto Cantoregi sta per accendersi all’ex fabbrica di fiammiferi per rendere omaggio a libri, lettura e biblioteche: dal 13 dicembre al 6 gennaio 2020, inaugurazione venerdì 13 dicembre alle ore 19.
L’edificio che fu fabbrica di fiammiferi e ora è sede della Biblioteca civica di Moncalieri torna a produrre scintille, questa volta però sono scintille di cultura e si accende di “Scintillae”, un originale e artistico allestimento luminoso che intende sottolineare l’importanza dei libri quali potenti strumenti di trasmissione della conoscenza, faville metaforiche capaci di stimolare e risvegliare menti e coscienze, e rimarcare il ruolo culturalmente e socialmente insostituibile delle biblioteche. Per “Scintillae” Progetto Cantoregi ha preso ispirazione dalla celebre frase di Plutarco: “La mente non ha bisogno, come un vaso, d’essere riempita, ma, come un fuoco da ardere, necessita solo di una scintilla che l’accenda, che vi infonda l’impulso alla ricerca e il desiderio della verità”.
Il progetto è promosso e sostenuto dalla Città di Moncalieri: “Abbiamo voluto portare l’attenzione sulla Biblioteca anche a Natale – dichiara l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – e abbiamo scelto di riprendere simbolicamente lo slogan che ha accompagnato l’inaugurazione dell’edificio dell’ex fabbrica di fiammiferi Saffa nel 1995, ‘Moncalieri si riaccende di cultura’, per testimoniare il grande lavoro svolto dalla fabbrica alla biblioteca, dalle attività più tradizionali di una biblioteca, come custodire la storia locale e i libri alle tecnologie sperimentali e all’arte. In questo periodo stiamo ultimando un progetto di valorizzazione e ricollocazione della raccolta di arte della biblioteca e il progetto “Scintillae” si inserisce nel percorso di arte pubblica che stiamo proponendo da tempo, con l’idea di diffondere la bellezza e la luce del Natale non solo nello straordinario centro storico della nostra città, ma anche in una via che potrebbe sembrare solo di passaggio, come via Cavour, e che grazie a “Scintillae” diventerà per alcune settimane sede di luci d’artista. Riprendendo appunto Plutarco, citato da Cantoregi, accompagneremo il desiderio di conoscenza e verità attraverso il simbolo della luce”.
“Scintillae” è realizzato dall’associazione Progetto Cantoregi, in coerenza con la propria ricerca espressiva, volta da sempre a valorizzare luoghi e storie del territorio, con l’impegno civile e sociale che la contraddistingue, su ideazione di Koji Miyazaki, ex regista Rai, che per Cantoregi firma la regia di spettacoli teatrali e allestimenti scenici. “Scintillae” è la terza iniziativa che Progetto Cantoregi realizza a Moncalieri, dopo l’istallazione luminosa “The Bridge-Bulders”, che durante le festività natalizie 2016 ha illuminato il ponte dei Cavalieri della città, come atto politico e gesto simbolico contro i troppi muri che si innalzano nel mondo e “Il giardino delle delizie”, istallazione allestita nel Giardino delle Rose del Castello Reale nel maggio 2017, come riflessione sulla necessità di preservare la terra e i suoi frutti.
Il presidente di Progetto Cantoregi Marco Pautasso spiega: “Con questo allestimento si intende sottolineare l’importanza della conoscenza, e quindi dei libri che la contengono e trasmettono, e rimarcare il ruolo culturalmente e socialmente insostituibile che le biblioteche rivestono. Le biblioteche si rivelano a ben considerare fabbriche di “scintille”, cioè a dire di stimoli culturali, di impulsi alla conoscenza e alla ricerca, proprio come affermato da Plutarco. Ma il titolo può anche essere letto come un tributo alla memoria di quel luogo, che precedentemente fu uno stabilimento della S.A.F.F.A. (Società Anonima Fabbriche Fiammiferi ed Affini), una fabbrica italiana specializzata nella produzione di fiammiferi. Combinazioni di luci, colori, atmosfere e oggetti scenici proveranno a trasmettere, in una riserva di emozioni e attraverso percorsi sensoriali studiati, la particolare vicenda storica di questo luogo, caratterizzata da una sorta di continuum nella produzione di scintille”.
Frammenti di lastre in policarbonato applicate ai bordi delle venti finestre del secondo piano della Biblioteca e retroilluminate a luce blu riprodurranno le forme di stalagmiti e stalattiti di ghiaccio, a simboleggiare l’aridità e povertà culturale che deriva dalla mancata trasmissione della conoscenza, dalla chiusura ad ogni esperienza conoscitiva. L’esplorazione della realtà, della società, dei sentimenti e delle emozioni, la presa di consapevolezza del mondo, dell’altro da sé, di terre e culture lontane passa attraverso la ricerca della verità e quindi attraverso i libri e la lettura, vere e proprie scintille che accendono la mente. Sarà quindi una intensa luce rossa che si “infiamma” all’improvviso a rappresentare il valore fondamentale degli strumenti per decifrare la realtà quali i libri sono.
L’immagine guida dell’allestimento è stata ideata e disegnata dall’artista racconigese Rodolfo Allasia.
Progetto Cantoregi. L’impegno civile e sociale è da sempre al centro della ricerca espressiva di Progetto Cantoregi. L’attività della compagnia carignanese prende il via nel 1977, grazie all’idea del regista e autore Vincenzo Gamna di creare un teatro popolare capace di coinvolgere l’intera comunità in tutte le fasi di preparazione e realizzazione di una pièce, una sorta di autodrammi sul modello del gruppo del Teatro Povero di Montichiello in Val d’Orcia. Progetto Cantoregi trae la propria denominazione da un progetto, commissionato dai Savoia nel XVIII secolo, per la costruzione di un teatro nella città di Carignano, ideato dall’architetto Pietro Maria Cantoregi, che però non venne mai realizzato. Assumendo il nome di Progetto Cantoregi, la compagnia ha inteso affermare la propria vocazione progettuale, volta ad una teatralità popolare, vagante, senza fissa dimora, come in una perenne bohème di ricerca. Le sue proposte espressive si ispirano in particolare alla storia contadina e degli eroi del quotidiano. Dal 2001 al 2017 ha organizzato il festival La Fabbrica delle Idee a Racconigi (Cn). Ha inoltre realizzato, per conto della Sovrintendenza dei Beni Artistici e Architettonici del Piemonte, numerosi allestimenti scenici, prevalentemente presso il Castello Reale di Racconigi, ma anche presso la Reggia di Venaria, Il Castello di Moncalieri, il Castello Reale di Torino.