L’energia nucleare e il futuro del pianeta in “Terra incognita”: il nuovo docufilm di Enrico Masi sarà presentato a Torino il 23 e 24 novembre
Dal nuovo cinema green, in cui l’emergenza ambientale corre sempre più spesso in parallelo a una riflessione filosofica sul futuro dell’uomo e sul destino della nostra specie: “Terra incognita” di Enrico Masi (Italia / Francia 2024, 90′ – v.o. sub ita) sarà presentato durante la settima edizione del Torino Film Industry (Torino, 21-27 novembre), in collaborazione con il Festival CinemAmbiente,
Il docufilm avrà un doppio appuntamento torinese: sabato 23 novembre alle ore 19 proiezione al Cinema Greenwich di Torino (via Po 30), alla presenza del regista, di Paolo Manera, direttore del TFI e di Film Commission Torino Piemonte) e di Lia Furxhi, direttrice del Festival CinemAmbiente; domenica 24 novembre alle ore 17 durante un Eco Talk, in collaborazione con il Festival CinemAmbiente, presso il Circolo dei Lettori di Torino (via Bogino 9) , alla presenza del professor Franco Farinelli, geografo, già presidente dell’Associazione dei Geografi Italiani, oltre che del regista e della direttrice del Festival CinemAmbiente.
L’energia nucleare e il futuro del pianeta:
nelle storie contrapposte di una famiglia
e di un esperimento atomico, la sfida comune per la sopravvivenza.
Dopo un ampio lavoro di ricerca e sviluppo, durato sei anni, che ha coinvolto nelle riprese altrettanti Paesi del mondo, Terra Incognita, è il nuovo film di Masi (Shelter – Addio all’eden, Lepanto – Ultimo cangaceiro, The Golden Temple), scritto con Stefano Migliore. Come dichiara il regista, si tratta di “un film che esplora il tema dell’approvvigionamento energetico, non solo in relazione all’energia nucleare, ma anche alla condizione umana, in un contesto di sopravvivenza globale”.
Girato tra Francia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Spagna e Italia (in particolare in Piemonte), il film è coprodotto da Caucaso (Italia), Rai Cinema (Italia) e Les Alchimistes (Francia), con il sostegno di Ministero della Cultura, Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund, Emilia Romagna Film Commission, CNC FAIA e Région Sud.
In una remota valle alpina, una famiglia tedesca vive in armonia con la natura, senza elettricità e nutrendosi dei frutti della loro terra. Ma hanno un sogno: partire per il Canada, alla ricerca dello spazio utile a fondare una comunità energeticamente autonoma. Parallelamente, al di là delle montagne, a Cadarache nella Francia del Sud, è in corso l’esperimento di ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), simbolo della ricerca energetica e laboratorio internazionale di avanguardia, dove si cerca di riprodurre l’energia del Sole sulla Terra attraverso il processo di fusione atomica. Enormi magneti, creati nelle fucine di anonime fabbriche tra Ortona e Marghera, vengono trasportati su navi cargo al Porto di Marsiglia per essere assemblati nello storico sito nucleare francese. Il documentario si concentra su due realtà apparentemente opposte che si incontrano nella dimensione antropologica: l’intreccio di forze umane e tecnologiche svela la comune necessità di reperimento di energia, alla quale l’Europa non è più in grado di sopperire. Terra Incognita è il luogo dove le energie creative dell’umanità e quelle sperimentali della scienza si uniscono e guardano al futuro.
Un vasto paesaggio compositivo completa lo sguardo degli autori, con il contributo diegetico dei componenti della famiglia e per la parte nucleare con un lavoro di partitura allargato e condiviso, tra il pianoforte e l’elettronica di Fabrizio Puglisi e la voce di Margareth Kammerer.
Terra Incognita è prodotto da Caucaso (società cooperativa di Bologna), RAI Cinema e Les Alchimistes (Parigi). Dopo una gestazione iniziata nel 2018, il film, realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, ha ricevuto il supporto allo sviluppo e alla produzione da Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund e da Emilia Romagna Film Commission. In Francia il progetto è stato supportato da CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée e dal fondo cinema della Région Sud, dove il film è parzialmente ambientato. Gli enti coinvolti nelle varie fasi di realizzazione sono CNR Italia, ENEA Italia, CNRS Francia, ITER (sovranazionale), FUSION FOR ENERGY (Europa), Max Planck Institut Germania, Università di Torino, Università di Bologna, Aix-Marseille. Gli archivi coinvolti sono INA Francia, Staatsbibliothek di Berlino (partner), Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea, oltre ai fondi di Max Planck Institut Germania e del Consorzio RFX del CNR di Padova. Nel 2021 il film ha preso parte all’incubatore cinematografico EURODOC e il regista è stato selezionato a Berlinale Talents. Nel 2023 è stato l’unico progetto italiano selezionato da Hot Doc Forum (Toronto) e ha partecipato al prestigioso Cannes Docs. Il film è stato acquisito da BIP TV Francia, ARTE LA LUCARNE (Francia, Svizzera, Belgio, Germania).