Agrivoltaico, fotovoltaico  e tutela del suolo. L’assessore  Marnati annuncia una delibera per rendere più restrittivi i vincoli nelle zone Unesco, dal PD la richiesta di accelerare i tempi

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Agrivoltaico, fotovoltaico  e tutela del suolo. L’assessore  Marnati annuncia una delibera per rendere più restrittivi i vincoli nelle zone Unesco, dal PD la richiesta di accelerare i tempi

Le superfici e le aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili sono stati al centro del l’informativa dell’assessore regionale all’Energia, Matteo Marnati,  alla terza Commissione del consiglio regioanle del Piemonte, presieduta da Claudio Sacchetto.

Dopo aver illustrato le caratteristiche generali del decreto nazionale e come le stesse vadano declinate a livello regionale, l’Assessore ha ricordato che il prossimo 28 ottobre ci sarà l’incontro con tutte le associazioni di categoria e di comuni, occasione in cui la Giunta prenderà atto della loro proposte in merito alla futura legge regionale relativa all’idoneità e inidoneità delle aree.

Lo stesso Marnati ha poi annunciato che a breve la Giunta regionale produrrà una delibera che renderà  più restrittivi i vincoli per installare gli impianti agrivoltaici nelle zone Buffer Unesco, cioè  le zone tampone atte a garantire un livello di protezione aggiuntiva ai beni e paesaggi riconosciuti patrimonio mondiale dell’umanità. Sono circa un centinaio i Comuni piemontesi interessati.

I consiglieri Pd Monica CanalisMauro Calderoni e Fabio Isnardi hanno chiesto alla Giunta “di velocizzare le consultazioni con gli stakeholders del territorio per rispettare la scadenza del 31 dicembre – data ultima in cui vanno individuate le aree per l’installazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici – o in alternativa di promuovere una sospensiva delle autorizzazioni comunali, nell’attesa dell’approvazione della norma regionale”.

Il Decreto Ministeriale 21 giugno 2024 (Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili) ha dato alle Regioni la scadenza del 31.12.2024 per l’individuazione, in attuazione del D.lgs. n. 199/2021, delle aree in cui sia consentita l’installazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici.

“Un tema delicatissimo, che coinvolge le politiche ambientali energetiche e quelle agricole. – hanno osservato la vice presidente della  terza commissione consiliare regionale Canalis e Isnardi, primo firmatario della Proposta di legge PD Per il Piemonte l’obiettivo di potenza aggiuntiva da raggiungere al 2030 è pari a 4.991 MW. Concorrono a questo obiettivo gli impianti, nuovi o riattivati, in esercizio dal 1.1.2021. C’è ormai pochissimo tempo per definire le aree inidonee e salvaguardare i terreni di pregio, i parchi, i paesaggi, dalla speculazione e da insediamenti inopportuni. Nell’odierna seduta della terza commissione consiliare, l’assessore regionale Marnati ha anticipato la volontà di equiparare le buffer zone alle core zone, tutelando quindi i 101 comuni Unesco di Langhe Monferrato Roero, ma corriamo il rischio che, in questo periodo transitorio di preparazione della norma regionale, i nostri terreni vengano presi d’assalto e i comuni non abbiano gli strumenti per negare le autorizzazioni. Questo vale per fotovoltaico e agrivoltaico, ma anche per impianti a biogas e biometano. Chiediamo, pertanto, alla Giunta di velocizzare le consultazioni con gli stakeholders del territorio per rispettare la scadenza del 31 dicembre o, in alternativa di promuovere una sospensiva delle autorizzazioni comunali, nelle more dell’approvazione della norma regionale. Il Partito Democratico ha già approntato una Proposta di legge, a prima firma Isnardi, in merito alla definizione di limiti all’installazione di impianti a fonti rinnovabili sulle aree agricole di elevato interesse agronomico, per contribuire al processo in atto”.

Dalla  Lega (Marco Protopapa e Gianna Gancia) giunge l’esplicito invito a prestare la massima attenzione all’invasione del fotovoltaico nei terreni agricoli essendoci già luoghi e aree idonei, Avs con Alice Ravinale, partendo dalla considerazione che dal Governo nazionale giungono già molti limiti, bisogna agire al fine di consentire una reale transizione energetica.

Dal M5s (Pasquale Coluccio e Alberto Unia) è poi giunta la proposta che i lavori di posa e di smontaggio a fine vita dell’impianto siano coperti da una polizza fidejussoria, mentre per Carlo Riva Vercellotti di Fdi la perimetrazione delle aree idonee al fotovoltaico e all’agrivoltaico non deve compromettere la vocazione agricola del Piemonte. Ci sono produzioni agricole non compatibili con l’agrivoltaico, ha ribadito Riva Vercellotti,  “per questo chiediamo la massima attenzione e con favore abbiamo raccolto la disponibilità e la cautela della Giunta”.

 




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