Al Teatro Erba un mese con i lirici greci, Molière, Plauto, Euripide e Cicerone: 26°Festival di Cultura Classica  dal 16 ottobre al 5 novembre

torino spettacoli

Il soldato fanfarone

Prende il via mercoledì 16 ottobre al Teatro Erba di Torino (corso Moncalieri 241 ) e si concluderà il 5 novembre l’edizione numero 26 del seguitissimo Festival di cultura classica, nato su progetto culturale di Germana Erba e Pierpaolo Fornaro e su progetto artistico di Adriana Innocenti e Piero Nuti, sviluppato da Torino Spettacoli anno dopo anno in una rigenerazione fortemente partecipata dal pubblico e dagli operatori. In scena nuove produzioni e riprese ospitate tra l’altro in festival e teatri di prestigio.

La Compagnia Torino Spettacoli è infatti una realtà di primo piano nel panorama nazionale con specializzazione trentennale, fin dai primi coraggiosi esperimenti dedicati all’antica poesia greca sul palcoscenico del Teatro Alfieri di Torino, nei Classici antichi, restituiti allo spettatore di oggi.

L’inaugurazione del 26° Festival di cultura classica è affidata all’omaggio alla prima edizione del Festival con la conferenza-spettacolo Ciò che uno ama, dedicato ai rivoluzionari poeti lirici greci, mercoledì 16 ottobre ore 21 (ingresso gratuito con biglietto con scelta posto da scaricare al sito www.torinospettacoli.it).

L’omaggio inaugurale è anche occasione solenne per dedicare la manifestazione al maestro Piero Nuti, divulgatore competente e affascinante, che tanto ha fatto per la diffusione della cultura classica antica.

Torino Spettacoli

Piero Nuti

Il Festival si sviluppa poi nel solco di quattro straordinari autori: Molière, Plauto, Euripide e Cicerone.
I riflettori, infatti, oltre che sui lirici greci, sulla comicità di marca e sulle orazioni giudiziarie sono puntati in questa edizione anche sulla dimensione tragica nei versi del grande poeta ateniese.

Credendo che il Teatro non possa prescindere da un bagaglio forte di temi e motivi di valenza etica, intellettuale e artistica, Torino Spettacoli riserva spazio di significato alla cultura classica. Concepito per portare in scena i capolavori greci e romani, radici alle quali attingiamo a tutt’oggi, il Festival rinnova il proposito di coinvolgere spettatori, docenti e studenti in una fruizione consapevole resa ancora più forte quando i giovani recitano per altri giovani, in un generazionale spirito di clan.

Anche questa edizione del Festival si caratterizza, inoltre,  per l’iniziativa Ospiti di Adriana, giunta al suo sesto anno. Da sempre Torino Spettacoli è attento alle esigenze delle categorie meno favorite di fruitori e dialoga con l’associazionismo legato alla terza età, al volontariato e al disagio e rinnova un regalo speciale per il pubblico torinese, appunto “Ospiti di Adriana”: 30 abbonamenti a 2 titoli a scelta del cartellone del 26°Festival di Cultura Classica. Potranno accedere a questi doni teatrali le prime 26 richieste (il numero
si lega all’edizione) pervenute a info@torinospettacoli.it, complete del requisito di ammissione: fascia ISEE inferiore a  15.000 euro annui per nucleo familiare. L’iniziativa porta questo nome in omaggio alla grande attrice Adriana Innocenti che del Festival di Cultura
Classica fu tra i fondatori, a fine anni’90.

 




 

Mercoledì 16 ottobre ore 21
Serata inaugurale e di illustrazione del 26° Festival

CIÒ CHE UNO AMA

torimo spettacoli

Irene Mesturino

Poeti lirici dell’antica Grecia in scena con i Beniamini Torino Spettacoli LUCIANO CARATTO e ELISABETTA GULLI’ e la partecipazione dei G.E.T. Germana Erba’s Talents con chiacchiere antiche e moderne con PAOLO ACCOSSATO, ELIA TEDESCO, IRENE MESTURINO, GABRIELE BOLLETTA e YUKA GODA

Era il 1997 e debuttava, sul palcoscenico del teatro Alfieri di Torino (con il pubblico ospitato sulla scena!) lo spettacolo-conferenza da cui nacque, l’anno successivo, il Festival di cultura classica, creato dal Teatro Popolare di Roma e dal Teatro Stabile Privato Torino Spettacoli. I versi che si ripropongono sono antichissimi, temporalmente lontani millenni eppure molto vicini a noi perché parlano di cose che ci riguardano: “la dolcezza dell’amore e dell’amicizia, la rabbia dell’odio, il dolore dell’addio, la gioia di un incontro erotico, il piacere dello stare insieme… ci parlano dei tanti aspetti della vita con una essenzialità che giunge al cuore delle situazioni”.
Il “salotto teatrale” di corso Moncalieri rende giustizia alla rivoluzione che, a partire dal VII secolo a.C. in Grecia, nel Peloponneso, in Asia Minore, nelle isole dell’Egeo e nella Magna Grecia si diffonde grazie appunto ai poeti “lirici greci” che, a differenza dei cantori della poesia epica nata nei palazzi dell’epoca micenea per eternare le gesta degli eroi del passato, cantano sé stessi, la propria esperienza individuale e i sentimenti in autoritratti folgoranti. Tra i passaggi più suggestivi, i versi di Archiloco che, per la prima
volta nella poesia europea, precorrendo saffo, sente l’amore come un’esperienza che toglie le forze e ottunde la sensibilità. In queste righe non possiamo racchiudere tutte le emozioni ma citiamo almeno il vertice raggiunto dalla poetessa di Lesbo nel riconoscere l’impulso imperioso della passione amorosa.
L’interpretazione è affidata a due Beniamini Torino Spettacoli: Luciano Caratto e Elisabetta Gullì, dalle voci e dal pathos straordinari.
L’occasione è solenne per dedicare la manifestazione al maestro Piero Nuti, divulgatore competente e affascinante, che tanto ha fatto per la diffusione della cultura classica antica. E questo capita nel giorno in cui è nata Adriana Innocenti, appunto il 16 ottobre, argentea come la luna che canta Saffo. La serata inaugurale prosegue con la partecipazione degli incantevoli G.E.T. Germana Erba’s Talents e con l’illustrazione del 26°Festival grazie agli interventi dei Beniamini della Compagnia Torino Spettacoli. Ingresso gratuito con scelta posto e biglietto direttamente al sito www.torinospettacoli.it.

Da giovedì 17 a martedì 22 ottobre
(ven 18 e sab 19 ottobre ore 21 – dom 20 ottobre ore 16 – scolastiche ore 10: gio 17 ottobre, lun 21 e mar 22 ottobre)

COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
ELIA TEDESCO

STEFANO FIORILLO ENZO MONTESANO VALENTINA MASSAFRA

e con i Germana Erba’s Talents Tommaso Caldarella, Mattia Tarantino, Gianluca Procida, Martina Marrucchiello e Alessia Cargnin

LA COMMEDIA DELLE TRE DRACME

di Gian Mesturino e Girolamo Angione da Trinummus di Plauto – regia Elia Tedesco e Girolamo Angione

coreografie Gianni Mancini – musiche Simone Gullì – produzione Torino Spettacoli

Fenomeno comico dell’estate 2024, approda al Teatro Erba di Torino la nuova produzione della Compagnia Torino Spettacoli: La Commedia delle 3 Dracme (Trinummus) che ci fa ridere da 2000 anni! Torino Spettacoli ha una specializzazione nel teatro antico e, in particolare, nel filone dei capolavori comici di Plauto, a cura di Gian Mesturino e Girolamo Angione. La commedia delle 3 Dracme si caratterizza per venatura ironica e straripante comicità e appartiene al gruppo delle “commedie romanzesche”. E’ la storia di un giovane scialacquatore che viene salvato, tramite un benevolo raggiro, da un vecchio amico del padre e dall’immancabile “servo plautino” parassita… L’autore tocca il tema dell’amicizia: il fedele Callicle, per proteggere il tesoro segreto custodito nella casa dell’amico Carmide, è pronto ad acquistarla a sue spese e a sfidare la maldicenza della gente; Lisitele ha buon cuore ed
è disposto, pur d’aiutare l’amico Lesbonico, a sposarne la sorella senza dote. Plauto è immenso, capace di continue sorprese e se ne ama la “vis comica”, la battuta spassosa, la risata che viene dal cuore. La maestria misteriosa di Plauto consiste nella capacità di una costruzione artistica finissima, mantenendo il contatto col reale; nel compiere il miracolo estetico di fondere la raffinatezza dello scrittore forse più aperto della latinità, col mondo della suburra, di scherzare, ma in modo degno di un uomo libero, come annotava Cicerone. Così Indro Montanelli: “Se non fosse stato per Plauto, (il più grande autore comico di sempre), il teatro romano
non sarebbe nato e noi non vi troveremmo quello specchio di una società che invece ci ha fornito” .

Mercoledì 23 ottobre ore 10 e giovedì 24 ottobre ore 21

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Le troiane

LE TROIANE
di Euripide – regia Stefano Fiorillo
con i G.E.T. Germana Erba’s Talentse con i Beniamini Torino Spettacoli PATRIZIA POZZI e STEFANO FIORILLO

Un grido di denuncia radicale della guerra e di ogni potere esercitato dall’uomo sull’uomo. Un dramma umano, evocatore di quella grande artista e messaggera di pace che è stata Adriana Innocenti, maestra del regista Fiorillo,  che si fa universale e così tristemente attuale nell’epoca in cui viviamo. Una guerra vista dagli occhi degli sconfitti, in un défilé tragico di donne che urlano la loro solitudine nella spirale di morte che sono costrette a subire. Ecuba, Andromaca, Cassandra: una regina anziana privata del trono, una vedova devota a cui viene ucciso l’unico figlio erede al trono e una figlia ritenuta da tutti una malata di mente. Tre regine esautorate. Sono fantasmi, scheletri svuotati dell’anima. Su tutte, incombe il trauma dello sradicamento dagli affetti familiari e la triste partenza verso un luogo lontano che ha sapore di schiavitù e morte. Su tutte incombe la figura mitica della bella Elena che chiede a gran voce giustizia e che a più riprese considera questa guerra come il risultato della divina volontà degli dei. A distanza di due millenni, il capolavoro classico mantiene intatta la sua forza dirompente e la sua attualità.

Mercoledì 23 ottobre ore 21 e giovedì 24 ottobre ore 10
GRANDI PROCESSI DELL’ANTICHITA’
a cura di Gian Mesturino e Elia Tedesco
con i BENIAMINI TORINO SPETTACOLI

ELIA TEDESCO STEFANO FIORILLO BARBARA CINQUATTI LUCA SIMEONE

Acclamato in tutta Italia e atteso ospite al 26°Festival di cultura classica ecco in scena un appassionato medley di prosa: Grandi Processi dell’antichità. Questa produzione vuole omaggiare il grande artista da sempre in prima linea nel proporre un teatro “nutriente per la consapevolezza degli individui e prezioso per l’autoanalisi di un’intera comunità”. Grandi Processi trae spunto dalla sua idea di “raccontare” 50 anni dedicati a mettere in scena “lo spettacolo della giustizia” ovvero le orazioni giudiziarie del più geniale
avvocato di tutti i tempi, Cicerone. L’idea di proporre i grandi processi e le grandi orazioni dell’antichità nacque all’inizio degli anni ’50, a Genova, grazie al felice incontro tra il Professor Francesco Della Corte e un gruppo di universitari amanti del teatro, tra cui Vito Molinari e Piero Nuti che li presentarono con enorme successo nelle Università e nei teatri d’Italia. I fatti raccontati in questi processi sono antichissimi ma lo spirito in essi contenuto e le parole con le quali sono comunicati toccano direttamente la sensibilità
contemporanea. La struttura drammaturgica curata da Elia Tedesco, al fianco di Piero Nuti sulla scena in questi anni nei lavori ciceroniani, e da Gian Mesturino, offre una carrellata e fa rivivere i passaggi più incalzanti degli adattamenti firmati dal maestro: Processo a un seduttore (Pro Caelio), Processo per corruzione (In Verrem), Il coraggio fa 90! (Pro Milone) e Processo a un cittadino (Pro Archia Poeta).

Da venerdì 25 a martedì 29 ottobre
(ven 25 e sab 26 ottobre ore 21 – dom 27 ottobre ore 16; scolastiche ore 10: lun 28 ottobre e mar 29 ottobre)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
ELIA TEDESCO STEFANO FIORILLO
VALENTINA MASSAFRA ENZO MONTESANO

e con i G.E.T. Germana Erba’s Talents Tommaso Caldarella Gianluca Procida

IL SOLDATO FANFARONE

di Gian Mesturino e Girolamo Angione da Miles Gloriosus di Plauto
regia Elia Tedesco e Girolamo Angione – coreografie Gianni Mancini

produzione Torino Spettacoli

La più amata e divertente commedia del maestro insuperato della comicità 25 anni di repliche dell’edizione Torino Spettacoli!! Un soldato tracotante, un servo furbissimo e una galleria di personaggi per la più amata e divertente commedia del maestro insuperato della comicità. Miles Gloriosus, Menecmi, Pseudolus, Mostellaria, Aulularia, Epidicus e Rudens costituiscono una serie che
ben rappresenta, nella tipologia dei personaggi, nella imprevedibilità delle situazioni, nella ilarità delle battute, nella mobilità dell’azione, l’inesauribile vitalità dell’autore antico; archetipo artistico e quasi antropologico, perenne e sublime, dell’Homo ridens che nell’Homo sapiens, fortunatamente, così permane. Plauto: il primo, grandissimo e insuperato maestro della comicità a teatro. Fra i suoi titoli, il Miles Gloriosus è certamente quello più amato dal pubblico per la straordinaria invenzione di quel Soldato fanfarone che, nei secoli a seguire e a partire dalla commedia dell’arte, ha segnato di sé alcuni dei momenti topici della storia del teatro occidentale. Tutto in Plauto è moderno: la comicità di situazione, l’invenzione linguistica, il contributo della musica, la modernissima lezione della contaminatio: mettere in scena Plauto vuol dire tornare alle radici della comicità e, nello stesso tempo, metterne a frutto gli esiti più
attuali. In questa prospettiva, trascurando l’originale ambientazione greca, la scelta più rilevante è stata quella di collocare la vicenda nella città in costruzione d’una provincia romana colonizzata. I Romani sono appena arrivati ma la fanno da padroni e il Miles, campione di tracotanza, non lega affatto col carattere dei locali che, dunque, sono ben lieti di collaborare alla buona riuscita della beffa che un simpatico servo ordisce ai suoi danni per liberare la ragazza rapita dal soldato durante una missione precedente.

Mercoledì 30 ottobre ore 21 – martedì 5 novembre ore 10

COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
ELIA TEDESCO
ANFITRIONE

di Molière – elaborazione e regia Girolamo Angione – riallestimento Elia Tedesco – musiche Bruno Coli
con i Germana Erba’s Talents Tommaso Caldarella, Mattia Tarantino,

Gianluca Procida e Alessandro Benvenuti

“La commedia più bella del mondo”, fonte inesauribile di ispirazione teatrale Thomas Mann ha definito Anfitrione “la commedia più bella del mondo”. Infatti, il grande mito del truffaldino amplesso di Giove con Alcmena, da cui nacque il semidio Ercole, ha trovato più volte la via del palcoscenico: dai lontani tempi del latino Plauto al primo Ottocento del tedesco Heinrick von Kleist o al Novecento del francese Jean Giraudoux, passando dalla celebre versione di Molière. Nel 1668 Molière riprende la situazione plautina della beffa ordita dagli Dei ai danni dei mortali e l’esilarante gioco degli scambi di identità e degli incidenti che ne conseguono, per farne una commedia perfetta in cui, pur divertendosi ad ammiccare in modo neppure troppo velato agli amori in corso alla corte di Luigi XIV,
declina virtù artistiche e valenze universali, capaci di risultare contemporanee in ogni tempo. Il mondo antico, barocco e contemporaneo si mescolano nel gioco dei costumi, delle musiche e delle danze, per una commedia in cui convivono, concertati con assoluto virtuosismo, gli elementi più diversi: il basso e l’alto, l’umano e il divino, l’eroismo ed il cinismo. Una questione privata diventa così attraverso l’arte del teatro un discorso sull’esproprio dell’identità e sull’arroganza dei potenti.

Biglietti e abbonamenti al 26°Festival di cultura classica: posto unico 18 euro  + 1 prev ridotto (over60, gruppi, abbonati** e conv) 12 euro + 1 – speciale*  9 euro,   scolastica al mattino  9 euro  – docenti accompagnatori omaggio; MiniAbbonamento a 2 titoli del Festival a scelta 23 euro – speciale*16 euro.
*und26, studenti, docenti, persona con disabilità e accompagnatore
** possessori di abbonamento teatrale 24/25 a Torino o in giro per l’Italia!

Informazioni e acquisto biglietti: direttamente al sito www.torinospettacoli.it  oppure via whatsapp al numero 320.9050142; al Teatro Erba di Torino; tramite Ticketone  www.ticketone.it Informazioni : tel. 011.6615447/011.6618404 – info@torinospettacoli.it
UFFICIO SCUOLE: tel. 011.3999630/011.6615447 e 351.8141624 – info@torinospettacoli.it

 




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