La Carinzia, prima destinazione Slow Food Travel al mondo, a Terra Madre con i suoi quattro Presidi e un’infinita varietà di sapori

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©WolfgangHUMMER

La Carinzia, piccola regione dell’Austria, è,  con ben quattro Presidi Slow Food e molte, fragranti e profumate prelibatezze,  tra i grandi protagonisti di Terra Madre Salone del Gusto 2024, in corso al Parco Dora di Torino. (fino a lunedì 30 settembre).

Il progetto, partito  pochi anni fa, con la prima destinazione Slow Food Travel al mondo, nelle valli Gailtal e Lesachtal, sta ormai spiegando le sue ali su tutto il territorio e si pone come un modello virtuoso di turismo lento. Al primo posto, per i produttori locali, la sostenibilità ambientale e il sapore genuino degli alimenti, che secondo la filosofia Slow Food, devono essere non solo buoni e puliti ma anche giusti.

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©EdwardGröger

Nato in sordina ma con le idee chiare fin da subito e una buona dose di caparbietà e determinazione,  Slow Food Carinzia ha preso rapidamente  forma ed è oggi  un consorzio di partner che con impegno si dedicano a una cultura del cibo sana e consapevole, e che vogliono intraprendere una nuova via verso la sostenibilità e il gusto di cibi e sapori pregiati. L’utilizzo di
prodotti di stagione di provenienza locale è prioritario al pari della produzione artigianale di alimenti di alta qualità e della loro preparazione e valorizzazione creativa. Riscoprire antiche ricette, preparare delizie gastronomiche in armonia con la natura, produrre alimenti sostenibili e vivere una cordiale convivialità sono valori fondamentali, oltre al gustare consapevole con lo sguardo rivolto al futuro. Oggi, unica al mondo, la cucina carinziana dell’Alpe Adria si è sviluppata nel tempo grazie alle
influenze dei due vicini meridionali, cioè Italia e Slovenia.

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A Terra Madre Salone del Gusto l’occasione per incontrare i produttori e farsi un’idea, tra un’assaggio e l’altro, della ricchezza di una terra ricca di proposte e sapori.

Hans Steinwender – Speck di fieno della Valle Gailtal. Carne tenera, delicatamente affumicata: questo è lo Speck della Valle Gailtal, DOP.. Ci vogliono alcuni mesi perché uno speck originale della valle Gailtal come questo arrivi sulla tavola. E questa è una buona cosa. Se ne possono fare un’idea anche gli ospiti del pittoresco castello Biedermeier all’ingresso soleggiato della Gitschtal carinziana. Il maestro dello speck dell’albergo storico Lerchenhof, racconta quanta sensibilità e conoscenze della tradizione sono necessarie per la produzione. Maggiori informazioni: www.lerchenhof.at.

Leopold Feichtinger – Presidio pera secca Kletzen. La pera Kletzen è al centro del progetto volto a preservare l’identità culinaria di questa regione. Questo piccolo frutto ricco di tannino viene coltivato da secoli nei frutteti ed è conosciuto come “Kletzen”, “Clôze” o “Kloatschen”. La sua elaborazione richiede molto tempo, perché le pere non possono essere raccolte dagli alberi standard come le pere per il consumo, ma serve un’ulteriore maturazione fino allo stadio che in Carinzia viene chiamato “mohle”: ancora compatto all’esterno, ma pastoso all’interno. I frutti così maturati vengono essiccati con cura in modi diversi. Maggiori informazioni:
https://echtkrass.at.

Margit Holzer – Aglio nero della valle Lavanttal. Dalla destinazione Slow Food Travel valle Lavanttal Margit porta la sua specialità, il Black Garlic, l’aglio nero, noto come “L’oro nero di San Paolo”, che non è una nuova varietà di aglio, ma piuttosto un aglio che è
stato maturato naturalmente attraverso un processo di fermentazione molto complesso che dura mesi. Questo grande tubero nero è
molto ricercato da esperti, buongustai e grandi chef non solo per il suo gusto unico, ma soprattutto perché non provoca alcun
odore sgradevole dopo il consumo. Maggiori informazioni:
www.holzer-austria.com

Claudia Sackl, Karin Hinteregger e Christoph Weinberger – Presidio della pecora plezzana. La razza ovina Plezzana deriva il suo nome dalla cittadina di Plezzo, situata in territorio sloveno. Nella fattoria di Karin gli agnelli possono bere il prezioso latte delle loro madri, finché non diventano abbastanza grandi (10 settimane). In seguito, viene munto il “latte notturno” per trasformarlo nei primi prodotti pregiati. Al Salone del Gusto viene presentato il Salame di agnello della pecora plezzana, composto da carne di agnello, erbe aromatiche e spezie fresche, pancetta di suini allevati totalmente allo stato brado e senza sale nitritato. Stagionato per 15 settimane. Maggiori informazioni:  https://echtkrass.at

Georg Lexer – Vino. Da oltre 15 anni Sem e Georg coltivano vino insieme a Klagenfurt am Wörthersee.. Ora ci sono circa 10 ettari di vigneti coltivati a Chardonnay, Sauvignon blanc, Pinot grigio, Zweigelt e Pinot nero.. Dal 2019 vengono coltivati anche circa 1,5 ettari di varietà resistenti ai funghi (Satin noir, Sauvignier gris, Sauvignac & Muscaris).  Maggiori informazioni: https://leiten.eu

Glawischnig Gudrun e Jakob, Josef Hirm – Presidio del grano saraceno.  Il grano saraceno proviene dall’Asia centrale ed è stato portato dalla sua terra d’origine da popoli migratori, principalmente tartari. Il grano saraceno è un prodotto che prospera magnificamente anche su terreni aridi. Il grano saraceno dai fiori rosa non è un cereale, bensì una pianta della famiglia delle
acetose, priva di glutine; è un alimento ideale per i celiaci, ma anche per tutte le persone attente alla salute .Maggiori informazioni: 
www.hadn.info.

Ulteriori informazioni sulla Carinzia: www.carinzia.at

 




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