Sistemi refrigeranti per preservare il cuoio capelluto dalla chemioterapia: un dono delle associazioni Andos, Donna Tea e V.I.T.A ODV all’ospedale di Carmagnola

chemioterapia

Cambiare volto al cancro con un “casco”, molto più che un gesto gentile.  All’ospedale San Lorenzo di Carmagnola sono stati presentati ieri, giovedì 19 settembre, i sistemi di refrigerazione del cuoio capelluto per prevenire l’alopecia da chemioterapia donati al reparto di Oncologia dell’Asl TO5 dalle associazioni Andos, DonnaTea e V.I.T.A ODV.

La perdita dei capelli è probabilmente l’effetto collaterale più conosciuto delle terapie oncoogiche. La chemioterapia agisce bersagliando tutte le cellule a divisione rapida del corpo. Le cellule pilifere sono classificate al secondo posto per quanto riguarda tale parametro, ragione per la quale molti farmaci utilizzati per la chemioterapia provocano alopecia. I follicoli piliferi sono attaccati in fase di crescita e ciò provoca la perdita dei capelli già dopo circa due settimane dall’inizio della chemioterapia. Ma oggi esiste un’alternativa: cioè la refrigerazione del cuoio capelluto, un trattamento semplice che può essere utilizzato per prevenire l’alopecia
indotta dalla chemioterapia e che può consentire di conservare una massima quantità di capelli o addirittura la capigliatura integrale.

L’azione refrigerante avviene grazie a uno speciale dispositivo, un “casco”, che abbassa la temperatura del cuoio capelluto di pochi gradi immediatamente prima, durante e dopo la somministrazione della chemioterapia. Ne consegue una riduzione dell’afflusso sanguigno verso i follicoli piliferi, componente che può prevenire o ridurre al minimo l’alopecia.

Il successo della refrigerazione del cuoio capelluto dipende da vari fattori, come il tipo di tumore, l’età, il tipo di capello e lo stato di salute generale e i tempi di refrigerazione dipendono dal tipo di chemioterapia e dalla struttura dei capelli. In genere, si avvia il raffredda- mento almeno 30-45 minuti prima della somministrazione della chemioterapia (tempo di pre-raffreddamento) e, dopo l’infusione della chemioterapia. Il raffreddamento può durare 1 ora – 2,5 ore.

Grazie ai 46.000 euro donati dalle associazioni, Andos, DonnaTea e V.I.T.A ODV, l’Asll TO5 ha potuto provvedere all’acquisto di tre sistemi refrigeranti Chemocare CIA Hilo Therm completi di cuffie e carrelli che andranno ad incrementare le apparecchiature già in dotazione al Day Hospital Oncologico.

Nel pomeriggio di ieri all’ospedale di Carmagnola, alla presenza delle istituzioni, la Direzione dell’Azienda e le associazioni hanno voluto ringraziare con un piccolo momento di condivisione tutti coloro che hanno contributo a rea- lizzare questo progetto.

“Una bellissima iniziativa, una bellissima giornata, per cui ringrazio soprattutto le associazioni che con il loro lavoro hanno permesso l’acquisto dei caschi refrigeranti – ha  affermato il commissario dell’Asl  TO5 Bruno Osella – La diagnosi di tumore cambia la vita di
una persona ma sapere che, oltre alle terapie e oltre ai propri cari, esiste una comunità, fatta di persone, di volontari, pronti a sostenerle in un momento di difficoltà permette di affrontare il percorso con maggior serenità. La vera felicità del dono è tutta nell’immaginare la felicità del ricevente e le associazioni presenti qui oggi hanno saputo guardare lontano”.

“Un progetto nato già diversi anni fa – raccontano le Presidenti delle Associazioni – anche grazie alla volontà di persone che oggi non possono essere qui, per festeggiarne la riuscita. È stata una bella esperienza di lavoro comune che speriamo possa dare vita ad altre impor- tanti iniziative”.

 




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