Savigliano si prepara ad un altro autunno di arte e cultura con due mostre a Palazzo Muratori Cravetta – Primo appuntamento da sabato 7 settembre: “Gessi, profumi e rotaie”

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Gipsoteca Calandra – Museo Civico, Savigliano (foto A. Lanfranco)

Arte e cultura, filo conduttore dell’autunno di Savigliano
Due mostre dalle insolite prospettive protagoniste di una stagione all’insegna dell’originalità

Nel nome dell’arte e della cultura e con due mostre, Saviglliano si prepara all’autunno 2024,. La stagione in arrivo, sull’onda del successo della mostra  olfattiva Smelling the World” che lo scorso anno rivelò al grande pubblico il potenziale artistico e culturale di questo gioiello della piana cuneese, punta nuovamente ad eventi di ampio respiro e si pone anche come spunto per una tappa a breve distanza dalle vicine Langhe, ormai prossime a celebrare il prezioso tartufo, e ad altre manifestazioni di richiamo  del territorio come la Sagra del Ciapinabò a Carignano..

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Palazzo Muratori Cravetta

Il via è  il 7 settembre con “Gessi, profumi e rotaie –  Un viaggio in cianotipia tra le eccellenze saviglianesi”,  mostra che, fino al 6 ottobre, esporrà 150 immagini realizzate con la tecnica della cianotipia, (fotografie e tecniche miste),da Michelangelo Biolatti e Biagio Di Niquilo – uno saviglianese doc e l’altro d’adozione – a Palazzo Muratori Cravetta – residenza che accolse il Re di Francia Francesco I (1515) e l’Imperatore Carlo V (1536), da quest’anno parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane.

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Dal 26 ottobre fino al 2 febbraio 2025, sempre le sale auliche di Palazzo Muratori Cravetta (via Jerusalem 4) accoglieranno  la mostra “Elio Garis. La materia dello spirito. Genesi dell’opera. Genesi della mostra”. Al di là dei contenuti,  l’iniziativa spicca per la sua originalità.  Ha preso forma grazie a docenti ed studenti dell’Istituto “Cravetta-Marconi”, soprattutto dell’Indirizzo “Grafica e comunicazione”, coordinati da Marco Filippa, docente e curatore del progetto espositivo. Per gli studenti, un’esperienza a 360° che li ha coinvolti  e coinvolgerà nell’allestimento della mostra,  nella guardianìa, e nella realizzazione di un doppio catalogo, che racconterà la doppia anima del progetto documentandone tutte le varie fasi.

Arte e cultura delineano un nuovo, inconsueto percorso artistico che connoterà l’autunno 2024, periodo in cui Savigliano si rivela meta ideale per un excursus da Alba e dalle vicine Langhe ,indiscussa culla gastronomica e ribalta della Fiera Internazionale del Tartufo di Alba (12 ottobre – 8 dicembre).

Il prologo di una stagione dagli alti contenuti culturali inizia ufficialmente sabato 7 settembre  a Palazzo Muratori Cravetta,  con la mostra “Gessi, profumi e rotaie” – visitabile fino al 6 ottobre – . Protagoniste centocinquanta immagini (fotografie e tecniche miste), frutto di un lavoro di oltre un anno degli autori Michelangelo Biolatti e Biagio Di Niquilo. Realizzate con la tecnica della cianotipia, ricostruiscono un percorso di forte impatto, articolato come un viaggio tra le tre più importanti realtà museali saviglianesi: la Gipsoteca Davide Calandra, il Museo Ferroviario e il Muses (Accademia Europea delle essenze). Anche per chi già conosce i tre musei, l’esposizione sposta il punto di vista dal consueto, il banale, il “dejà vù” a favore di una diversa prospettiva estetica.

Caratteristico ed affascinante il colore blu di Prussia  delle cianotipie (kyanos in greco identifica i colori scuri ed in particolare le sfumature del blu) che dona una particolare suggestione d’altri tempi alle opere. La tecnica utilizzata risale infatti al 1842 e segna il primo importante traguardo nell’evoluzione della tecnica fotografica.

Patrocinata dal Comune di Savigliano, la mostra è realizzata con il supporto dell’Associazione Culturale Stendhal, nata  proprio con lo scopo di portare alla luce gli artisti presenti sul territorio, metterli in contatto tra loro creando connessione e contaminazione e far conoscere le loro opere.

La seconda mostra è in programma dal 26 ottobre fino al 2 febbraio 2025: Palazzo Muratori Cravetta, ospiterà la mostra “Elio Garis. La materia dello spirito. Genesi dell’opera. Genesi della mostra”..

L’artista, attivo dal 1975, vanta una carrellata di mostre, molteplici riconoscimenti e un notevole numero di commissioni pubbliche per opere scultoree. Fra queste, la più recente è Circùito, scultura/installazione dedicata a Gianni Agnelli nella sua Villar Perosa in provincia di Torino, e due opere nella stessa Savigliano. La mostra, in questo caso, non è pensata in un’ottica meramente espositiva, ma con lo scopo di far convivere due momenti esperienziali, quello dedicato espressamente all’artista e quello delle riflessioni visive e comunicative degli studenti coinvolti nel suo allestimento. Un doppio registro che ha suggerito i due sottotitoli con cui la mostra si presenta al pubblico.

Il primo intento dell’esposizione è la volontà di creare un racconto visivo che intende portare lo spettatore dentro all’opera, dal suo concepimento fino alla sua definizione finale. Attraverso bozzetti, disegni preparatori e fotografie, si instaura un dialogo nel rispetto per il pubblico senza cui, per certi versi, la vita delle opere non esisterebbe. Dal disegno alla pittura, alle ceramiche, ai vetri, gessi, marmi, vetroresine fino ai ferri e alle fusioni; attraverso le sale si sviluppa il racconto di quarant’anni d’arte in cui il dialogo con la materia “tutta la sua opera, ha a che fare con lo spirito, in virtù del fatto che la materia, anzi le materie che utilizza, divengono o sono il tramite per muoversi in una dimensione spirituale”.
Altro intento del progetto è stabilire un rapporto, articolato  con gli studenti dell’Istituto “Cravetta-Marconi”, soprattutto dell’Indirizzo “Grafica e comunicazione” in cui insegna il curatore  della mostra, Marco Filippa.

Molto entusiasta l’assessore alla Cultura, Roberto Giorsino, per questo doppio appuntamento con l’arte, secondo due diversi approcci “La mostra “Gessi, profumi e rotaie”, frutto di un lavoro di ricerca mediante una visione non convenzionale e inedita, mette in luce un patrimonio artistico che Savigliano può vantare ma che spesso viene trascurato e sottovalutato perché dato per scontato. Linguaggio ed approccio artistico diverso per la mostra di Elio Garis, che per la città di Savigliano rappresenta una grande opportunità, sia per l’importanza dell’Artista, sia perché, grazie all’esposizione delle Sue opere a Palazzo Muratori Cravetta, sarà possibile ripercorrere alcune delle tappe che ne hanno caratterizzato la poliedrica vena artistica. Per questo motivo, voglio ringraziare sentitamente Elio Garis, che ha voluto esporre alcune delle sue creazioni nella nostra realtà, nell’ambito di un progetto formativo che coinvolge allievi e docenti del corso grafico dell’Istituto Professionale Cravetta – Marconi. Alcuni docenti dell’Istituto interessati a sviluppare il progetto hanno infatti preso parte a incontri di avvicinamento all’opera dell’artista così da confrontarsi apertamente, sull’azione creativa, sulla funzione dell’arte, etc. Da questi momenti, documentati da report fotografici, sono scaturiti i pensieri dei ragazzi attraverso un dibattito, sotto forma di think tank. Un’esperienza che ha ispirato pensieri e riflessioni degli stessi allievi, di cui una selezione costituiranno le didascalie delle opere esposte in mostra. Un ulteriore livello di coinvolgimento degli studenti dell’Indirizzo Grafica e comunicazione  ha portato a ideare il progetto del catalogo e degli apparati comunicativi correlati all’evento espositivo. Tutte le diverse fasi saranno documentate per essere esposte negli spazi di una mostra che si può realmente
definire “esperienze parallele”.

 




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