In Valle Soana la Fucina da Rame di Ronco Canavese apre le porte ai visitatori su un mondo di antiche lavorazioni e tradizioni
E’ visitabile fino a settembre l‘Ecomuseo del Rame di Ronco Canavese (frazione Castellaro) in Valle Soana, nel territorio del Parco Nazionale Gran Paradiso, il cui nucleo principale è la Fucina da Rame, da decenni non più in uso e ora restaurata e aperta al pubblico.
Entrare in questo sito storico risalente al XVII secolo significa ripercorrere le antiche fasi della lavorazione del rame, per secoli attività di rilevante importanza per la zona. Durante la stagione estiva la Fucina è aperta al pubblico secondo un calendario predefinito e fornisce agli appassionati di natura e ambiente, e non solo, l’opportunità di addentrarsi nella storia e nelle tradizioni del territorio.
Guide esperte del Parco conducono i visitatori in un percorso che permette di ammirare le antiche macchine e gli strumenti tradizionalmente utilizzati, di esplorare l’area circostante e di scoprire la natura incontaminata del Parco.
La Fucina, la cui prima datazione documentata è del 1675, costituisce il nucleo principale dell’Ecomuseo del Rame, inserito nella rete degli ecomusei della Città metropolitana di Torino. Il visitatore si trova catapultato in uno spazio fuori dal tempo, nella penombra di luoghi in cui, nel silenzio, sembrano risuonare i rumori assordanti delle attività che per secoli li hanno animati, evolutesi nel corso dei secoli eppure sempre uguali. Un’atmosfera ricca di suggestioni in cui, nella frescura, si viene accompagnati a immaginare gli stessi luoghi resi quasi invivibili dal calore dei fuochi e dalla materia incandescente. E allora si sente anche la fatica, il duro lavoro degli uomini che qui sono passati e si sono guadagnati il pane.
Qui si ripercorrere le antiche fasi della lavorazione del rame secondo le tecniche siderurgiche del periodo pre-industriale, quando gli altiforni funzionavano a carbone di legna e l’energia per il movimento dei macchinari era ad acqua.
Nei locali accanto alla Fucina è stato realizzato un moderno laboratorio didattico con dotazione di audiovisivi e una postazione multimediale dove assistere alla proiezioni di brevi documentari che illustrano l’uso quotidiano dei manufatti in rame nelle attività contadine tradizionali: mungitura, preparazione di burro e formaggi.
Inoltre vi è una mostra dedicata ai “magnin”, i calderai itineranti tipici della Valle Soana, che partivano alla ricerca di pentole e paioli da riparare, percorrendo le valli e le pianure di qua e di la delle Alpi. Entrato in crisi con la Prima Guerra mondiale il mestiere di magnin scomparve definitivamente con la grande emigrazione del secondo dopoguerra.
L’Ecomuseo si trova in un sito indipendente completamente integro anche dal punto di vista ambientale, offre importanti elementi per la valutazioni dell’evoluzione delle attività umane e del loro impatto sull’ambiente.
La fucina è del tipo “alla catalana” ed è stata restaurata ed aperta al pubblico in anni recenti. .
Calendario visite fino a settembre 2024: orari di apertura.
Maggiori informazioni: www.pngp.it/fucina-da-rame.