Federica De Paolis racconta la sua “fantasmagorica mamma bionda” nel romanzo autobiografico “Da parte di madre” – Mercoledì a Carmagnola
Federica De Paolis è l’ospite di domani sera, 26 giugno, per il Libro del Mercoledì, ciclo di incontri organizzati dal Gruppo di Lettura Carmagnola, nell’ambito del Mese della Cultura . L’appuntamento è come sempre nel cortile del Castello comunale (via Silvio Pellico 5) alle ore 21. Ingresso libero.
L’autrice vive a Roma, dove è nata nel 1971. È dialoghista cinematografica. Con Le imperfette ha vinto il Premio DeA Planeta 2020. Nel 2022 ha pubblicato Le distrazioni (HarperCollins), Premio Selezione Bancarella 2023. È stata tradotta in diverse lingue. Scrive
per “TuttoLibri – La Stampa”.
Al pubblico carmagnolese presenta il suo ultimo romanzo Da parte di madre.
Allegra ed entusiasta, oppure malinconica e afflitta. Bellissima e fragile, con lo sguardo appena velato da “certi pensieri soffocati”. Così Federica racconta sua madre, la “fantasmagorica mamma bionda” dai gesti istrionici, dal portamento elegante e disinvolto
attraverso cui traspare, in filigrana, un’irrimediabile insicurezza. L’autrice scava nella memoria per comporre il ritratto tenero e disincantato di una donna tutta luci e ombre, e al tempo stesso un tagliente spaccato di famiglia incorniciato nell’ambiente borghese di Roma. Con il suo sguardo di figlia, tra lo struggente desiderio di emulazione e la ricerca della propria identità,
osserva la madre e la decostruisce. La rivede vicino al telefono, simile a un lepidottero intorno a un fascio luminoso, a sorvegliare la segreteria in attesa della chiamata di un uomo che non l’ama davvero. La rivede regina e poi schiava dei suoi amori – amori sghembi, fatti di assenza, desiderio, euforia e negazioni. La rivede madre e donna, modello e poi gabbia da cui liberarsi.
Da parte di madre è la storia di un legame indissolubile, di scelte sofferte, della vita che ti prende e ti trascina via ma alla fine ti riporta lì dove tutto ha avuto inizio: la prima casa, tua madre. Federica De Paolis ha scritto un rocambolesco, intimo, profondo romanzo
autobiografico fatto di immagini, voci e atmosfere che trascendono la vicenda personale per tramutarsi, con toccante immediatezza, in una parabola esistenziale che investe tutti noi.