ELEZIONI CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE 2024 (8 e 9 giugno) – Intervista al candidato Alberto Tamietti

alberto tamietti

Alberto Tamietti

 

ELEZIONI CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE 2024 (8 e 9 giugno) – Circoscrizione provinciale di Torino – Intervista al candidato Alberto Tamietti

Nome: ALBERTO

Cognome: TAMIETTI

Età: 55

Titolo di studio: Diploma di maturità scientifica
Professione: Guardiaparco

alberto tamietti

 

Nome della lista: ALLEANZA VERDI SINISTRA
Schieramento: Gianna Pentenero Presidente

 

 

 

 

 

 

 

alberto tamietti

Alberto Tamietti

LA NOSTRA INTERVISTA A ALBERTO TAMIETTI

– Si presenti agli elettori. Può raccontarci della sua provenienza ed esperienza politica?

Sono Alberto Tamietti, ho 55 anni, ho due figli di 19 e 21 anni. Lavoro in un Parco Regionale con la qualifica di Guardiaparco specializzato nei monitoraggi faunistici. La natura è la mia passione e, anche nel mio tempo libero, mi occupo di tutela, conservazione, promozione e studio dell’ambiente attraverso la partecipazione attiva ad Associazioni Ambientaliste e Gruppi di volontariato. Sono attualmente Consigliere Comunale a Carignano e ho ricoperto questo ruolo già dal 2016 al 2021.

– Secondo lei, quali sono le urgenze per il Piemonte in questo particolare frangente storico? Quali nuove esigenze ha riscontrato negli ultimi anni in termini di servizi? Cosa può dirci sul tema della sanità e del sociale?

La prima emergenza che percepisco, parlando con la gente, è quella della Sanità. Il continuo indebolimento del Servizio Sanitario pubblico è sotto gli occhi di tutti: le prenotazioni di visite specialistiche, anche urgenti, hanno tempi indecenti per una Regione che si definisce avanzata. Molti cittadini sono costretti a rivolgersi alla sanità privata poiché spesso quando si telefona ai centri di prenotazione ci si sente rispondere che le agende sono chiuse o che i tempi sono lunghissimi. E’ necessario aumentare la
spesa regionale destinata alla sanità visto, anche il progressivo invecchiamento della popolazione, e ottimizzarne la gestione. E’ di pochi giorni fa la notizia della bocciatura, da parte dei Comuni, del bilancio dell’Asl TO5, indebitata a causa dell’eccessivo ricorso a
convenzioni con i privati e per il pagamento dei medici gettonisti (160 milioni di euro), questa tendenza deve assolutamente cambiare.

Altro tema molto importante e che coinvolge da vicino i comuni dell’Asl TO5 è la mobilità verso i nuovi ospedali: dopo anni di discussione pare che il nuovo ospedale che sostituirà quelli di Moncalieri, Chieri e Carmagnola sarà ubicato a Cambiano dove non
esiste una rete di trasporti che possa garantire ad anziani o non automuniti di raggiungere la struttura comodamente. Oggi questi trasferimenti sono garantiti da Associazioni di volontariato, ma occorre predisporre dei sistemi di trasporto pubblico dai
centri minori all’ospedale di riferimento.
Altra priorità è sicuramente il lavoro: la grande industria metalmeccanica sta abbandonando il Piemonte dopo aver incassato, negli anni, ingenti somme di finanziamenti pubblici. I giovani si trovano in una situazione particolarmente fragile: spesso obbligati ad accettare lavori sottopagati con contratti a tempo determinato o di apprendistato con retribuzioni che non permettono di emanciparsi dalle famiglie. Altro tema molto importante è la sicurezza del lavoro: in primis è necessario aumentare la dotazione organica degli ispettori del lavoro che oggi è assolutamente inadeguata.

Altro tema che mi preoccupa è la denatalità: in Piemonte la popolazione invecchia e i giovani sono sempre meno. Sono necessari provvedimenti per sostenere le giovani coppie nel percorso di genitorialità garantendo loro i servizi che mancano o che sono
inadeguati. Incentivi una tantum alla nascita di un figlio sono solo spot elettorali senza visione del futuro.

– E sul fronte di trasporti e mobilità? Ambiente e transizione energetica: in Piemonte a che punto siamo secondo lei?

In questi anni sono stati fatti molti passi indietro: non c’è stato alcuna diminuzione nel consumo di suolo e, anzi, sono stati favorite nuove strutture logistiche o industriali su suoli agricoli vergini, sono state cancellate leggi regionali che limitavano la caccia,
rendendo cacciabili anche specie a rischio estinzione; sono in discussione in Regione leggi per limitare e ridurre parchi e zone protette.
La sostenibilità energetica in Piemonte passa dalla promozione delle energie rinnovabili che necessita di incentivi fiscali e di programmi di sovvenzioni. Non è necessario coprire di pannelli solari terreni naturali o agricoli, ma semplicemente utilizzare le coperture di edifici pubblici e privati.
Abbiamo bisogno di una legge sulle comunità energetiche che ne semplifichi la creazione e permetta anche alle piccole aggregazioni di rendersi autonome dal punto di vista energetico sfruttando, in modo rispettoso, le fonti rinnovabili.
Altro tema molto importante è l’inquinamento dell’aria, che molti cittadini percepiscono solo come un fastidio correlato all’inevitabile blocco dei mezzi più inquinanti, imposto per emergenza dalla Regione. L’inquinamento dell’aria causa migliaia di morti ogni anno:
occorre ridurre il numero di auto circolanti e ciò si può fare solo costruendo una rete di trasporti più efficiente e meno costosa ed incentivando la mobilità lenta e ciclabile con il finanziamento di piste ciclabili che connettano i Comuni ai grandi centri urbani.

– In quale ambito in Piemonte si sarebbe potuto e si potrebbe fare di più?

Certamente in alcuni campi si è tornati indietro: è stata cancellata una legge sulla ludopatia per lasciare libero il campo alle lobby del gioco d’azzardo che ogni anno impoverisce e indebita migliaia di piemontesi. Il Piemonte era l’avanguardia d’Italia per
processi industriali ed economici, oggi siamo la Regione più isolata del Nord. Mentre Cirio fa finta di essere moderato, contribuisce alle battaglie contro la L194.

– Quali sono gli obiettivi che si propone di perseguire se sarà eletto e qual è il punto cardine del suo programma elettorale?

Nello specifico credo che queste siano alcune delle priorità da portare avanti: ● Riduzione delle liste d’attesa: Investire maggiormente in personale medico e infermieristico, oltre che in infrastrutture ospedaliere. Limitare il ricorso al privato, migliorando e ottimizzando la gestione del personale medico e infermieristico, ● Telemedicina: Potenziare i servizi di telemedicina, così che, ove possibile, possa essere velocizzato l’accesso alle cure, in particolar modo in aree territorialmente svantaggiate e per i soggetti più fragili. Creazione delle case di comunità per ridurre gli accessi ai pronto soccorso. ● Investimenti in infrastrutture scolastiche: Erogare più bandi per migliorare le strutture scolastiche per garantire un ambiente di apprendimento sicuro e moderno.● Formazione professionale: Creare più programmi di formazione professionale per giovani e disoccupati, in modo da migliorare le competenze e facilitare l’accesso al mercato del lavoro.● Innovazione e tecnologia: Promuovere l’innovazione attraverso investimenti in ricerca e sviluppo, creando hub tecnologici e collaborazioni con università e centri di ricerca. ● Politiche di sostenibilità ambientale: Implementare misure più rigorose per la riduzione delle emissioni di CO2 che non vadano ad incidere sulle classi più deboli. La transizione ecologica passa necessariamente dalla giustizia sociale. ● Politiche di tutela della biodiversità e del paesaggio: costruire una rete ecologica piemontese con la realizzazione di corridoi verdi che possano fungere da serbatoi di biodiversità. Il finanziamento dei PSR (Piani di Sviluppo Rurali) deve essere dedicato in buona parte a ripristinare la naturalità dei suoli e prevedere che una percentuale minima di terreno delle aziende agricole venga destinata alla tutela di fauna e flora attraverso la creazione di fasce tampone e corridoi ecologici.
● Trasporti pubblici sostenibili: Ottimizzare e migliorare la rete di trasporti pubblici per ridurre la dipendenza dalle auto private e migliorare la qualità dell’aria. ● Sostegno a tutte le coppie genitoriali: Aumentare le misure di supporto a tutte le coppie che decidono di avere o accogliere dei figli. ● Inclusione sociale: Potenziare i programmi per l’inclusione sociale delle minoranze e delle persone con disabilità, migliorando l’accesso a servizi essenziali e alle opportunità lavorative. In Piemonte ci sono oltre 1000 Comuni molti dei quali rischiano di scomparire per mancanza di abitanti: è possibile invertire questa tendenza adottando metodi che hanno funzionato, ma che sono stati criminalizzati dall’attuale Governo.● Scuola: finanziamenti del tempo scuola (tempo pieno e tempo prolungato, a seconda dei diversi ordini di scuola e includendo diverse metodologie di apprendimento) in tutte le scuole del Piemonte; affinché sempre meno giovani e adolescenti siano lasciati soli con le proprie difficoltà. ● Coinvolgimento dei cittadini: Implementare strumenti di partecipazione attiva dei cittadini nelle decisioni politiche, come consultazioni pubbliche e piattaforme digitali per raccogliere suggerimenti.

–  Eppure l’astensionismo è un fenomeno in crescita. Perché i piemontesi dovrebbero andare a votare e dare il voto a lei e al suo schieramento? 

L’astensione è certamente un fenomeno preoccupante soprattutto nella fascia degli elettori più giovani. Potrei cercare di convincere gli indecisi dicendo che il voto da voce nelle decisioni, fa funzionare la democrazia, responsabilizza i politici, dà rappresentanza
a tutte le voci e migliora la coesione sociale. Sono tutte cose in cui io credo e sono convinto, ma probabilmente niente di tutto ciò contribuirà a far andare alle urne una persona in più. Bisogna partire dai valori e dalla direzione in cui ognuno di noi vuole andare: volete un Piemonte nemico dell’ambiente, che favorisce il consumo di suolo, che tagli i diritti alle donne e fondamentalmente omoofobo, volete un Piemonte che distrugge la sanità pubblica e favorisce quella privata costringendo molti a non curarsi, allora non
andate a votare o votate l’attuale maggioranza. Se volete tutto l’opposto c’è Alleanza Verdi e Sinistra, se volete tutto l’opposto votate Tamietti.

 

Elezioni 9 e 9 giugno 2024 – Europee, Regionali, Comunali

LA PAROLA AI CANDIDATI

Pubblichiamo su queste pagine le interviste ai candidati del territorio al Parlamento Europeo e al Consiglio regionale  del Piemonte nonché ai candidati Sindaci che hanno manifestato e/o manifesteranno la loro disponibilità a rispondere alle domande della Redazione e rinnoviamo il nostro invito: la Redazione di “Ieri Oggi Domani – Cronache, arte e cultura sul filo del Po” è disponibile a intervistare tutti i candidati interessati, che possono contattarci scrivendo a redazione@ierioggidomani.it.

 

 




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