Amalgama di suoni, voci, strumenti e melodie per la settima edizione del festival “Jazz is Dead!”

jazz is dead

Le Cri du Caire © Hélène Bozzi

Tre giorni per immergersi in ritmi percussivi e riff infernali, alternati ad ipnotici suoni di sintesi e armonie provenienti da tradizioni millenarie. Dal 24 al 26 maggio tornano le giornate torinesi dedicate al festival “Jazz is Dead!” con tre appuntamenti suddivisi per macro-generi, dalle ore 18, al Bunker di via via Niccolò Paganini 0/200.
Il flusso musicale promette alti livelli di energia e momenti di riflessione. Il venerdì si rivolge agli amanti del suono minimale, sperimentale e ricercato; il sabato si apre alle contaminazioni internazionali e alle sonorità calde; la domenica, in crescendo, parte dal jazz per esplodere nella potenza del suono più estremo.
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Cindy Pooch

Ventidue gli artisti della settima edizione del festival che celebra suoni, spazi e tempi dilatati, rumori e silenzi. Si ascolteranno gli echi di Moritz Von Oswald, le registrazioni di William Basinski, le voci e le terre di Massimo Silverio e Daniela Pes. Dave Okumu, Cindy Pooch, Aunty Rayzor, Le Cri Du Caire racconteranno la loro Africa, rivista e riletta, rieditata, reimmaginata, sognata, urlata e rappata. Si incroceranno poi gli sguardi tra Marta Salogni e Valentina Magaletti, tra Rob Mazurek e Gabriele Mitelli. E, ancora, la possibilità di trovarsi davanti alla storia, quella di Suzanne Ciani e di John Zorn. In ultimi si volerà nello spazio con Gianluca Petrella e si verrà travolti dal rumore: I Hate My Village, Nu Jazz, RuinsZu, Orchestra Pietra Tonale e i Godflesh. Infine ci si potrà scatenare fino alle prime ore del mattino con il live set di 3phaz, il post tutto di Optimo Espacio, lo shake Dj Haram, i ritmi sinuosi di Lena Willikens, la cassa e il basso di Dj Storm, i nostri Cobra e Skip.
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I hate my village ph Paolo De Francesco

“La settima edizione, sette, il numero perfetto, la ricerca della perfezione in un festival che ormai non ha più forma e genere, che cresce, sempre di più, mostruoso, vivo, unico, un corvo bianco. Descriverla è impossibile, sappiamo solo che abbiamo fatto del nostro meglio, per rendere il festival ‘perfetto” dice Alessandro Gambo, direttore artistico. “È davvero incredibile vedere come un’idea visionaria di sette anni fa sia diventata un appuntamento fisso dell’offerta culturale nazionale – sottolinea Andrea Polacchi, presidente di Arci Torino – Mai come quest’anno, anche grazie a sperimentazioni importantissime: la cura degli spazi, un percorso trasversale aperto ai volontari, i talk e gli approfondimenti, l’ingresso a prezzi calmierati. Salutiamo in particolar modo la rinnovata collaborazione con la Città di Torino e con il Torino Jazz Festival, con i quali ci si reincontra sotto l’insegna dell’innovazione e dell’avanguardia. Jazz is Dead è la dimostrazione che si può proporre cultura diversa, popolare e di qualità, anche promuovendo sperimentazioni artistiche, fuori dagli schemi dell’industria culturale e delle logiche commerciali mainstream”.
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dj storm

Il festival chiude anche quest’anno in collaborazione con INFINI.TO Planetario di Torino, il museo dell’astronomia e dello spazio, location ideale per la chiosa del 7 giugno con l’eclettico musicista Gianluca Petrella, che proporrà una produzione originale scritta in collaborazione con gli astrofisici del Planetario per sonorizzare la volta digitale celeste dell’avveniristica cupola che lo sovrasta.
Novità sostenibili per la settima edizione.
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Lena Willikens_ Credit Luise Risch

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Daniela Pes

Per consentire la creazione di due palchi e una migliore fruizione dei contenuti, dopo sei anni di gratuità, l’ingresso ai tre giorni del festival richiede un contributo di 10 euro a giornata. “Jazz is Dead” resta inclusivo e sperimenta una formula senza precedenti: chi ritenesse di non poter sostenere la spesa intera, potrà prenotare un posto agevolato al costo popolare di 5 euro. Non verranno verificate motivazioni o requisiti, ma verrà data totale fiducia al pubblico.
Tutte le tipologie di prenotazioni si trovano su  www.jazzisdeadfestival.it.
p.veg.

 

 




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