Domenica 26 maggio è la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane: in Piemonte aprono gratuitamente trentuno tra castelli, ville e parchi

associazione dimore storiche italiane

Castello della Margarita

Castelli, rocche, ville, parchi, giardini svelano le loro meraviglie domenica 26 maggioGiornata Nazionale
dell’Associazione Dimore Storiche Italiane – ADSI (www.adsi.it www.dimorestoricheitaliane.it) Giunta alla quattordicesima edizione, coinvolge quest’anno  in tutta la Penisola oltre 450 proprietà visitabili gratuitamente, di cui trentuno in Piemonte e con numerose  nuove adesioni.  La Giornata è un’occasione unica per immergersi nella storia, e nella bellezza di atmosfere senza tempo e anche per e sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che questi luoghi ricoprono per il tessuto socio-economico del
Paese.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep) e ha ricevuto il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e del Ministero della Cultura. Partner ai quali, per il Piemonte, si aggiunge il sostegno di Reale Mutua e i patrocini della Città Metropolitana di Torino e delle Province di Alessandria., Asti, Biella, Cuneo e Novara.

“Siamo felici che in Piemonte ci siano tante nuove adesioni di giovani, che hanno preso in mano la gestione e il mantenimento delle dimore e portano freschi entusiasmi e nuove visioni per il futuro – dichiara Sandor Gosztonyi, presidente ADSI, Sezione Piemonte e Valle d’Aosta –  I proprietari sono custodi da secoli di eccellenze che costituiscono al contempo una grande opportunità per il futuro italiano, un futuro sostenibile, diffuso sul territorio, non delocalizzabile, all’insegna di quella bellezza e cultura che contraddistinguono il nostro Paese nel mondo. Ogni dimora contribuisce a tenere in vita il tessuto economico locale (storia, turismo, antiche lavorazioni artigiane,
tradizioni,… n.d.r) con attività che migliorano la vivibilità del territorio e valorizzano le peculiarità locali, spesso uniche”

Delle trentuno dimore aperte in Piemonte sette aprono per la prima volta, quattro delle quali associate da quest’anno, a cui si aggiunge a Torino, la Casa Museo Faà di Bruno che fa parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria.

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Villa Pastrone

Fra le neo-associate, Villa Pastrone, residenza della Val di Lanzo (TO) che fu il buen ritiro del regista Giovanni Pastrone, considerato il padre fondatore del cinema muto. Dopo anni di abbandono, dal 2023 sta tornando a vivere recuperando gli affreschi, i manufatti lignei e tutti gli apparati decorativi.

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Palazzo Muratori Cravetta

Nel Cuneese, ben tre le nuove associate che debuttano nel circuito: Villa Corinna, a Villanova Mondovì, cascinale del ‘700 poi convertito in residenza estiva, caratterizzata da un giardino all’inglese con una grande varietà di scorci; il Castello della Margarita, nell’omonima località (a pochi chilometri da Cuneo, Fossano e Mondovì) che, ampliato a fine ‘600, conserva l’impianto a ferro di cavallo e il giardino progettato da un allievo di Le Nôtre, artefice dei giardini di Versailles. A Savigliano, Palazzo Muratori Cravetta, restaurato nel 2010, e che in sé accorpa tre proprietà nobiliari, memorie e ricordi di storia sabauda; fra queste mura, dove soggiornarono nel 1515 Francesco I, re di Francia e nel 1536 l’imperatore Carlo V , nel 1630 morì il duca Carlo Emanuele Idi Savoia.

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Castello di Pavarolo

ALLA SCOPERTA DI LUOGHI E DELIZIE DI UN PIEMONTE INSOLITO. Il turismo di prossimità, che negli ultimi anni ha registrato una crescita della capacità di spesa, per i borghi rappresenta l’occasione per preservare l’autenticità di luoghi, ma anche per favorire lo sviluppo delle comunità locali, grazie alla nascita di piccole imprese e la realizzazione di iniziative culturali. In Piemonte, alcune dimore aperte in occasione della XIV Giornata Nazionale ADSI invitano a mini-tour secondo interessi personali. Pavarolo, Collegno, Villar Dora, Villafranca Piemonte,
Volvera, Piossasco, Pinerolo, La Loggia possono essere il complemento di un week end a Torino; San Giorgio e Barone Canavese suggeriscono invece un tour nel Canavese che può estendersi a Groscavallo o, a Biella, Vigliano Biellese. Nel Novarese dal lago ed Orta San Giulio si può fare rotta su Boca. Fra le colline del Monferrato astigiano e alessandrino, una sequenza di possibili soste portano a Piovera, Giarole, Novi Ligure, Cantalupo Ligure, Tagliolo Monferrato fino a Robella e San Marzano Oliveto. Infine il Cuneese, con un possibile itinerario che dalla pianura di Sanfré, Racconigi e Savigliano si spinge alle porte di Cuneo e da qui a Margarita e Villanova Mondovì.

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Tenuta Berroni

GIORNATA NAZIONALE 2024 – LE DIMORE APERTE IN PIEMONTE

Ingresso gratuito, in alcuni casi con prenotazione obbligatoria.

ALESSANDRIA

1. Castello Sannazzaro, Giarole – visita della chiesa di San Giacomo, il parco, le cantine, la scuderia, i sotterranei e il cortile interno
2. Castello di Borgo Adorno, Cantalupo Ligure – si visitano il giardino e il castello con la collezione di arte contemporanea Clemen Parrocchetti
3. Castello di Piovera, Alluvioni Piovera – visita libera del parco, delle ex cantine vinicole e dei musei esterni nel parco
4. Castello di Tagliolo, Tagliolo Monferrato – visita della Corte inferiore, corte superiore, la Bigattiera, sala delle armi, cantine, borgo medievale. Riapre dopo anni per la Giornata Nazionale ADSI
5. Tenuta La Marchesa, Novi Ligure –  visita di giardini, cappella, limonaia con museo del vino, cantina del XVII secolo e cantina moderna, sala di degustazione, lago della Tenuta
6. Castello di Gabiano – saranno visitabili gratuitamente il parco e il labirinto del Castello.

ASTI

1. Castello di Robella – visita del parco e della torre con la specola. Saranno presenti, inoltre, un mercatino di libri ed oggetti e degli stand di prodotti gastronomici locali. Nel 2024 si celebrano i duecento anni della costruzione della torre e della specola in ferro progettate dall’;architetto Carlo Bernardo Mosca per l’osservazione astronomica. La specola è una delle prime architetture in ferro del Piemonte e dell’Italia
2. Castello San Marzano Oliveto – visita del parco, cantina e piano nobile del castello.

BIELLA

1. Palazzo La Marmora, Biella – visita del primo piano del palazzo casa-museo: lo scalone di ingresso con la sua vetrata dipinta, il salone da ballo settecentesco affrescato a trompe l’oeil dai fratelli Galliari, la ex-Sala del Biliardo che oggi ospita una mostra sui Quattro generali La Marmora e il Risorgimento, e la Grande Galleria, il salotto di Casa La Marmora fino al 1945 riportato alla sua bellezza originaria con ritratti e arredi e aperto al pubblico nel 2021
2. Villa Era, Vigliano Biellese – visita del piano terra della Villa, il laboratorio di Davide Furno, la cantina dei vini, il parco, il vigneto e la Cascina il Chioso.

CUNEO

1. Castello della Margarita, Margarita – visita della cappella e di una parte del piano terra. NUOVO SOCIO
2. Castello di Sanfré – visita del parco e dell’antica scuderia
3. Palazzo Muratori Cravetta, Savigliano – interamente aperta al pubblico. NUOVO SOCIO

 

 

 




4. Tenuta Berroni, Racconigi – visita del Parco e di alcuni saloni della Villa
5. Villa Corinna, Villanova Mondovì – visita del cortile, del portico e dei due salotti con
affaccio sul parco. NUOVO SOCIO
6. Villa Oldofredi Tadini, Cuneo -si visita la cappella privata

NOVARA

1. Casa Cobianchi, Boca – visita di alcune sale di rappresentanza e del parco con concerto finale
2. Podere ai Valloni, Boca – passeggiata nel vigneto e visita alle cantine di vinificazione ed invecchiamento (bottaia).
3. Villa Motta, Orta San Giulio – visita guidata del parco

TORINO

1. Casa Lajolo, Piossasco – visita degli interni della casa storica e del giardino e orto-giardino
2. Castello di Marchierù, Villafranca Piemonte – visita di parco, cappella gentilizia e antiche
scuderie
3. Palazzotto Juva, Volvera – visita del giardino e della parte agricola della dimora
4. Castello Provana di Collegno – visita di parco e sale del piano terreno del castello, con
mostra sulla creazione del Principato del Piemonte e sulla Principessa Mafalda
5. Castello di Pavarolo – visita di parco, antica ghiacciaia, e piano terreno del castello. Il Comune partecipa con degustazioni, workshop e altre aperture in paese come lo Studio-Museo Felice Casorati, il giardino botanico, la casa del pittore Felice Casorati e il giardino di Villa Enrichetta

associazione dimore storiche italiane

Casa Lajolo

6. Castello Galli della Loggia, La Loggia – visita del giardino e salone centrale del castello. Nella corte interna sarà allestita una mostra
7. Villa Malfatti, San Giorgio Canavese – visita guidata del parco.
8. Castello di Barone – visita del giardino e piano aulico del castello
9. Museo Francesco Faà di Bruno, Torino – già dimora di uno dei Santi Sociali torinesi. NUOVO SOCIO E NUOVE APERTURE
10. Villa Pastrone, Groscavallo –visita delParco e dépendance della villa. NUOVO SOCIO
11. Villa le Peschiere, Pinerolo – visita del parco con le facciate esterne restaurate della villa e la corte rustica. NUOVA APERTURA
12. Castello di Villar Dora, Villar Dora – visita del giardino e alcuni saloni del piano nobile. ll Comune partecipa con mercatini e visite ad alcune chiese del paese. APRE PER LA PRIMA VOLTA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE ADSI.

Dettagli su ogni dimora e modalità di prenotazione delle visitewww.adsi.it/giornatanazionale2024.

I “NUMERI” DI UN’INDUSTRIA NON DELOCALIZZABILE. In Italia, dei 37mila immobili storici identificati, sono oltre 8.200 le dimore private abitualmente aperte al pubblico. Cifra che supera lo stesso numero dei comuni italiani (7.901) e che indica quindi la presenza di più di una dimora per località. Non è un caso quindi che dimore storiche
costituiscano “il più grande museo diffuso d’Italia”. Testimoni di arte e storia di ogni epoca, custodiscono e preservano un patrimonio d’immenso valore sociale, risorsa culturale ed economica per i territori di appartenenza e lo stesso Paese. Una ricchezza non comune a molti Paesi e che per l’Italia rappresenta la più estesa industria culturale. Il 28% delle dimore, infatti, si trova in comuni sotto i 5.000 abitanti (il 70% dei comuni italiani), il54%in centri abitati con meno di 20.000 abitanti ed il 31,3% in aree prossime alle città. Più di una dimora su tre si trova all’interno di un borgo storico, una su quattro in area rurale. Se adeguatamente valorizzate possono quindi rappresentare uno stimolo per la ripartenza dei piccoli centri garantendo un ritorno positivo per le attività produttive locali che sono sempre più in difficoltà. Le aree interne – pari al 58% del Paese, in cui vivono 13 mln di persone – sono sempre più povere e prive di servizi a causa di uno spopolamento che va ben oltre l’attuale calo demografico.

Associazione Nazionale Dimore Storiche. Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 4500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.

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Villa Le Peschiere

 

 

 




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