A Carignano presentazione del libro “Lidia Poët” di Cristina Ricci: la storia della prima donna avvocato d’Italia, nata e vissuta in Val Germansca e a Pinerolo

lidia poet

Nuovo appuntamento, venerdì 17 maggio a Carignano, con l’Associazione culturale Ester. Dopo la mostra fotografica di Battista Gai che, nel week-end dell’11 e 12 maggio, è stata apprezzata da 257 visitatori, questa volta protagonista sarà un libro e una figura femminile straordinaria ma che, prima della fortuna  della serie Netflix, era quasi sconosciuta. “Lidia Poët”, di Cristina Ricci, che racconta la vita e le battaglie della prima donna avvocato italiana, pioniera dell’emancipazione femminile, sarà presentato da Tommaso Martino alle ore 21, nella sala consiliare  (primo piano del Municipio, via Frichieri 13); intervengono l’avvocato Cesarina Manassero, presidente CPO Ordine Avvocati Torino, e l’avvocato Tiziana Beraudi, advisor CPO Ordine Avvocati Torino. Con il patrocinio del Comune di Carignano. Ingresso libero.

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Un libro per conoscere la sua vera storia, che si svolse in buona parte nella Val Germanasca e a Pinerolo; su queste pagine abbiamo parlato del tour “La toga negata” promosso dal Consorzio turistico Piinerolese e Valli che porta, appunto, alla scoperta dei luoghi autentici in cui nacque (nella borgata di Traverse di Peerero) e visse e dove è sepolta: https://www.ierioggidomani.it/2024/04/16/lidia-poet-2/).

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Una laurea in Giurisprudenza, il praticantato e l’iscrizione all’Albo. Torino, 1883: Lidia Poët si vede negata la possibilità di praticare la professione forense in quanto donna. La sua storia, invece di finire, inizia qui. Per tutta la vita impiega le sue competenze ed energie per sostenere gli ideali in cui crede: partecipa a congressi penitenziari internazionali, interviene a congressi femministi, è presidente del Comitato pro voto donne, si occupa di assistenza ai minori e ai profughi di guerra. Viaggia in tutta Europa e il suo nome risuona nei salotti parigini, è stimata a tal punto che il presidente francese Félix Faure le conferisce l’ambìto titolo d’Officier d’Académie. Questo libro, frutto di una minuziosa ricerca, riporta alla luce la storia di una figura fondamentale per l’emancipazione femminile.

 

 




 

 

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