Il G7 Clima, Energia, Ambiente si riunisce a Torino dal 28 al 30 aprile – I Ministri si confrontano sulle sfide della transizione energetica
L’obiettivo è individuare delle azioni coerenti, complementari e interconnesse per affrontare la crisi climatica,
energetica e ambientale in atto, con un’attenzione particolare alle aree e alle popolazioni più vulnerabili. Su questi temi e sulle sfide per una transizione energetica equa ed inclusiva verterà la riunione dei ministri del G7 Clima, Energia e Ambiente che si svolgerà a Torino dal 28 al 30 aprile.
L’incontro rientra nel fitto programma di riunioni tecniche ed eventi istituzionali che si articola lungo tutto il territorio
nazionale per l’intero 2024, anno in cui l’Italia ha assunto, per la settima volta, la Presidenza del G7, il gruppo che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti d’America e al quale partecipa anche l’Unione Europea.
Secondo gli scenari dell’ IPCCG, il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, per affrontare la crisi è necessario limitare l’aumento della temperatura globale a 1.5 °C, riducendo le emissioni globali di gas serra del 43% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019 e azzerando le emissioni nette entro la metà del secolo. Il settore energetico, responsabile di circa l’80% delle emissioni globali, dovrà inoltre investire in una transizione energetica sostenibile in grado di assicurare la sicurezza energetica del sistema e lo sviluppo economico dei Paesi.
La Ministeriale del G7 a Torino (i cui lavori si svolgeranno alla Reggia di Venaria Reale) sarà l’occasione per i Paesi del Gruppo di confrontarsi su questioni cruciali: cominciando dall’individuare le tecnologie adatte a fornire un’adeguata disponibilità di energia e a garantire un’energia pulita e sostenibile per i Paesi in via di sviluppo, con particolare attenzione al Continente africano, in modo da traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050.
Sarà fondamentale sostenere il nesso strategico tra le scelte energetiche e le politiche climatiche: individuare le
soluzioni tecnologiche innovative e una finanza a sostegno delle azioni climatiche per garantire una riduzione delle emissioni e uno sviluppo economico dei Paesi.
La COP28 (Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023) ha segnato un risultato storico prevedendo per la prima volta un percorso di riduzione dalle fonti fossili nel settore energetico per raggiungere emissioni nette zero entro il 2050 e l’identificazione degli strumenti per limitare l’aumento delle temperature entro 1.5° rispetto ai livelli medi pre-industriali.
La Ministeriale G7 avrà l’obiettivo di fare un passo avanti in settori strategici per la riduzione delle emissioni, quali le rinnovabili e l’efficienza energetica, le materie prime critiche, i settori altamente emissivi, la ricerca e sviluppo per un nucleare più sostenibile con orizzonte 2040-2050.
L’approccio che guiderà l’individuazione per assicurare una transizione giusta e inclusiva coinvolgerà tutti i membri della società ed in particolare le giovani generazioni.
Si intende inoltre lavorare per promuovere un modello innovativo di collaborazione tra i Paesi e i finanziatori pubblici e privati per accelerare l’avvio degli investimenti
necessari.
I Ministri si confronteranno su: consumo e produzione sostenibile, economia circolare ed efficienza delle risorse, tutela della biodiversità marina, terrestre e dei servizi ecosistemici e gestione sostenibile delle
risorse naturali, compreso l’uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche.
Negli ultimi anni i leader del G7 e G20 hanno inoltre evidenziato l’importante ruolo delle città per attuare approcci innovativi di sviluppo urbano e creare un processo di trasformazione globale verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG).