Al Museo dell’Automobile di Torino apre Ayrton Senna Forever: la più grande e completa mostra mai realizzata sul pilota brasiliano
A trent’anni dalla scomparsa di Ayrton Senna, il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (Corso Unità d’Italia 40 – www.museoauto.com) dedica al pilota brasiliano la più grande e completa esposizione di vetture, memorabilia, libri e scatti fotografici mai realizzata.
La mostra intende approfondire due aspetti della sua vita: la storia sportiva del campione e quella privata di un uomo che ha conquistato il cuore di milioni di appassionati in tutto il mondo.
Dalle esperienze sui kart fino alle monoposto di Formula 1, la mostra Ayrton Senna Forever raccoglie le auto più significative guidate da Senna nel corso della sua carriera, dalla prima Formula Ford all’ultima Williams. Le vetture sono corredate da documenti, pubblicazioni e memorabilia: tra questi, la più completa raccolta delle tute da corsa e dei caschi del pilota e un’ampia selezione di tutte le pubblicazioni uscite, nel mondo, su Ayrton Senna. Il filo rosso della carriera sportiva del pilota si arricchisce di elementi intimi e personali, restituiti al pubblico attraverso l’ampia documentazione riunita negli spazi del Museo dell’Automobile. Tra filmati in Super8 e installazioni audiovisive, spiccano le centinaia di fotografie scattate dai più grandi autori dell’epoca che contribuiscono a costruire un ritratto a tutto tondo di Ayrton Senna: dall’amico e fotografo Angelo Orsi a Keith Sutton, da Ercole Colombo a Bernard Asset, da Steven Tee a Rainer Schlegelmilch.
“E sono già passati trent’anni. Ma il mito di Ayrton Senna è sempre più vivo – dichiara Benedetto Camerana, presidente Museo Nazionale dell’Automobile – Lo riportiamo tra noi con una rilettura monografica di ampia visione curata da Carlo Cavicchi: la mostra, il testo, i talk. Ayrton Senna Forver è un palinsesto narrativo appassionante e rigoroso, che proietta sul MAUTO la storia e le vicende di Ayrton Senna, grande brasiliano, straordinaria e inarrivabile figura, pilota eccezionale e fenomeno mediatico e popolare, divenuto intramontabile soprattutto dopo la sua tragica fine, che lo ha trasfigurato nell’epica icona di sé stesso, proiettandolo nel firmamento delle grandi star della nostra epoca”.
Carlo Cavicchi, curatore della mostra, spiega: “Sono stati otto intensi mesi di lavoro ma il risultato finale credo che possa regalare ai visitatori della mostra un ricordo del grande asso brasiliano davvero esaustivo e coinvolgente. Lui, sempre esigente e pignolo, lo avrebbe voluto così, ed è stato il traguardo che abbiamo cercato sin dall’inizio”.
“Ci auguriamo – commenta Bianca Senna, CEO di Senna Brands e nipote del pilota – che questa mostra inedita, colma di oggetti personali, attrezzature e auto preservi la storia e tramandi l’eredità di Ayrton che fino a oggi è stato un’ispirazione sia per gli appassionati che lo hanno visto correre sia le nuove generazioni. Portare una mostra di queste dimensioni ai fan in Italia e nel mondo è una gioia per la nostra famiglia, che ha radici in Italia”.
Lo straordinario allestimento – progettato dall’architetto Francesco Librizzi – si sviluppa su una superficie di
1500 metri estendendosi anche alla Piazza del Museo nella quale campeggia una suggestiva installazione: la
pelle vetrata diventa la bandiera del Brasile che sventola tra le mani di Senna dopo ogni vittoria. Il tema visivo
che ha ispirato l’allestimento dello spazio dedicato alla mostra è invece quello della griglia di partenza. Le
macchine schierate come un esercito di terracotta: possiamo immaginare – intorno a loro – i meccanici, le
ombrelline, gli ospiti vip, le pubblicità. L’illuminazione è impattante, predominano fasci di luce bianchi e neri per
accentuare la sensazione di partecipare a una gara, con riflessi sulle vetture studiati per farle apparire quasi in
movimento come durante una corsa.
In esposizione, tutte le vetture guidate da Senna: due kart degli esordi nel mondo delle corse (1978-1982);
nove monoposto, dalla prima Van Diemen RF82-Ford del 1982 all’ultima Williams FW16-Renault del 1994; la
strepitosa Mercedes 190 numero 11 con cui Senna nel 1984 vinse la Race of Champions davanti a Lauda; due
showcar, perfette riproduzioni delle originali McLaren MP4/4-Honda e McLaren MP4/6-Honda posizionate fuori
dall’ingresso della mostra. Tutte le tute, tutti i caschi, i sottocaschi, i cappellini e i guanti da lui indossati nelle
gare di karting, F3 e F1; accessori e parti meccaniche delle sue auto, come pneumatici, flaps, motori, il volante
Nardi della McLaren MP4/6 del 1991 e il piantone della Williams Renault del 1994; la moto a lui dedicata dalla
Ducati e la bicicletta “Senna” della Carraro. Tra i moltissimi oggetti personali e altre curiosità anche il contratto
tra Ayrton Senna e la squadra DAP nel 1978, lettere personali e di auguri, le bottiglie Magnum Moët & Chandon
autografate, orologi, coppe, medaglie, il computer per la telemetria e il monitor Williams FW16.
L’esposizione prosegue con 114 fotografie, selezionate da Carlo Cavicchi e dal direttore Lorenza Bravetta tra
oltre 12 mila scattate dai più grandi fotografi dell’epoca: Angelo Orsi, Bernard Asset, Ercole Colombo, Martyn
Elford, Rainer Schlegelmilch, Steven Tee, Keith & Mark Sutton, a cui si aggiungono quelle degli archivi di
Autosprint, Motorsport Images e LAT Images.
E poi tutti i libri usciti nel mondo su Senna, in tutte le lingue e ancora 20 corner posizionati in ordine sparso
all’interno degli spazi che rappresentano e raccontano episodi meno noti e importanti della vita di Senna, mai
inseriti nelle sue biografie e per questo più curiosi, per fornire al visitatore anche un punto di vista sull’uomo e non
solo sul campione sportivo.
Infine, ad accompagnare la mostra, un importante apparato visivo con 6 grandi pannelli che si articolano
lungo tutto il percorso in cui vengono proiettati immagini spettacolari, di cui molte inedite, filmati in Super8,
installazioni audiovisive e una multi-proiezione su grande schermo.
Completa l’esposizione il ciclo di cinque appuntamenti di incontro e dibattito che coinvolge piloti, giornalisti, progettisti e amici, gli affetti e i rivali di sempre nella ricostruzione corale della vicenda sportiva e
personale del campione. Tra questi, lo speciale evento di mercoledì 1° maggio con un collegamento live streaming con l’Autodromo di Imola per partecipare alle celebrazioni commemorative sulla curva del Tamburello. Il racconto in diretta da Imola sarà intervallato nel corso dell’intera giornata da approfondimenti di giornalisti, tecnici, e piloti
presenti al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile.
Seguiranno i talk del 30 maggio, 20 giugno, 19 settembre e 10 ottobre. Quattro occasioni per ascoltare la storia
di Ayrton Senna raccontata dalle voci più autorevoli del giornalismo sportivo, dai piloti che lo hanno conosciuto,
dai dirigenti sportivi che lo hanno seguito oppure corteggiato: gli affetti e i rivali di sempre contribuiranno a
disegnare un ritratto quanto più completo dell’indimenticato campione. Tante testimonianze di chi lo ha conosciuto
e – a vario titolo – ha influito sulla sua strepitosa carriera: tra questi, Riccardo Patrese, Piero Martini, Paolo
Barilla, Jean Alesi, Erik Comas, Emanuele Pirro e Andrea De Adamich, oltre a ex manager e ingegneri dei
team di Formula 1 come Jo Ramirez, Daniele Audetto, Giancarlo Minardi, Giorgio Ascanelli e Antonio Ghini.