Alla Lavanderia a Vapore il potere sovversivo del buio prende forma nel festival Dark MatterS – Spettacoli, laboratori e spazi di riflessione dal 22 al 25 febbraio
Anche nel “buio”, attraverso l’espressione artistica, si possono scorgere spiragli di luce. Un focus sull’oscuro e l’oscurità, nei risvolti del nostro tempo, nei meandri dell’essere non vedente o afrodiscendente, lo porta all’attenzione del grande pubblico “Dark MatterS”, il festival d’inverno di Lavanderia a Vapore di Collegno (TO), realizzato in collaborazione con il Black History Month Torino (il mese dedicato all’afrodiscendenza) e curato dall’associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione.
Dal 22 al 25 febbraio negli spazi della casa europea della danza di via Pastrengo 51 si svolge una festa d’inverno, un breve festival che celebra l’oscuro e l’oscurità come spazio-tempo per osservare da un diverso punto di vista il presente e il futuro. La chiave di lettura delle tematiche affrontate dal festival sortirà da spettacoli, laboratori e spazi di riflessione pensati per destrutturare approcci e canoni estetici imposti dal pensiero dominante. “Dark MatterS” si propone di offrire visibilità ad artisti e artiste nazionali e internazionali impegnati a ribaltare la prospettiva storica ed epistemologica che spesso nella darkness hanno evinto una sensibilità particolare e dato vita a forme di resistenza e sopravvivenza. Tutto il festival è accessibile a persone cieche e ipovedenti.
“Dark MatterS” apre a complesse e articolate domande anche in termini di decolonizzazione. Perché il buio fa così paura? Quali i fili che legano Darkness e Blackness? Come aprire spiragli percettivi per una nuova idea di splendore?
“Nel titolo, l’oscurità della materia si trasforma in un verbo, rivendicando il potere sovversivo del buio e del margine, nel riscrivere il paesaggio sensoriale e politico attuale: non solo ribaltando l’egemonia della vista (imposta come canale di lettura del mondo da una cultura illuminista ma oscurantista), ma anche come zona in cui rivendicare il protagonismo di voci e corpi stigmatizzati e messi a margine. Una paura del diverso che attualizza in senso sociopolitico il concetto di perturbante”, si legge sul comunicato.
“Dark MatterS” propone un fitto programma che inaugura giovedì 22 febbraio alle ore 20.30 con lo spettacolo “TRESPASS_Tales of the Unexpected” di Marta Olivieri, un lavoro che può essere anche soltanto ascoltato. La performance crea un racconto che sovverte i piani di realtà, fantasia, potere, e amplifica le sensorialità percettive grazie a una spazializzazione sonora che restituisce un ambiente amniotico in cui voci, rumori, gestualità e musiche si fondono. Biglietti su Vivaticket e in biglietteria in Lavanderia la sera stessa (da 5 a 20 euro).
Venerdì 23 febbraio si succedono diversi appuntamenti: alle ore 11 il workshop “Dando forma all’acqua” con le artiste inglesi Alexandrina Hemsley e Nancy May Roberts, per esplorare le connessioni tra le metafore dell’acqua e l’accessibilità, vissuta attraverso il lavoro con partiture di movimento basate su immagini, compiti di scrittura creativa (anche il 24 febbraio, orario 11 – 16, gratuito, prenotazione obbligatoria fino a esaurimento dei posti disponibili). La sera alle ore 19 va in scena la performance di Fabritia d’Intino e Federico Scettri “Medusa – Ricerca per una danza invisibile: che ne è della danza se nessuno la vede?”. A seguire alle ore 21, “Curva Cieca” di Muna Mussie: fulcro della performance è la scoperta della lingua materna di Mussie (artista nata in Eritrea, venuta in Italia ancora bambina), nella forma di un dialogo con Filmon Yemane, ragazzo eritreo, non vedente dall’età di dodici anni. Parole, segni e fluttuazioni di senso si compongono intorno alla voce di Filmon, pista sonora per l’ascolto di lezioni di lingua tigrigna con l’ausilio di immagini provenienti da un vecchio abbecedario. Biglietti per entrambi gli spettacoli su Vivaticket e in biglietteria in Lavanderia la sera stessa (da 5 a 20 euro); dalle ore 19 possibilità di aperitivo in Lavanderia organizzato da Black History Month Torino.
Sabato 24 febbraio, attività per famiglie con il workshop di danza africana condotto da Cyrille Oulane nell’ambito di “Tanz Tanz”” (progetto di Associazione Didee e Lavanderia a Vapore) alle ore 16 (5 euro, prenotazione obbligatoria) e alle ore 21 sul palco della Lavanderia concerto promosso dal Black History Month Torino con Mariaa Siga, artista senegalese (biglietti a partire da 10 euro, sul sito di BHM). Dalle ore 19 l’associazione Owambe, con il Black History Month Torino, organizza un aperitivo multietnico.
Per la giornata conclusiva del festival, domenica 25 febbraio, alle ore 16 lecture-performance di Valerie Tameu, tratta dal lavoro “Dove hanno tremato le placche”, cui segue un incontro sul tema “Storie senza archivi e memorie postcoloniali” con l’artista e vari ospiti (ingresso gratuito); alle ore 18 sarà possibile partecipare all’installazione performativa “Black Holes” di Alexandrine Hemsley quale momento conclusivo del progetto laoratoriale (accesso gratuito) e alle ore 19.15 concerto “Love Songs in the Dark” con Luigi Mariani (pianoforte) e Lorenzo Montanaro (violoncello), musicisti con disabilità visiva che conducono il pubblico in un viaggio musicale “nel e attraverso” il buio (biglietti su Vivaticket e in biglietteria la sera stessa, da 5 a 20 euro).
Durante le giornate del festival, è previsto un servizio navetta gratuito A/R dalla Fermata Fermi della metropolitana di Torino, a partire da 45 minuti prima dell’inizio degli spettacoli. Non serve prenotare ed è un servizio offerto da Lavanderia a Vapore per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici. La Lavanderia dispone di un ampio parcheggio gratuito, sterrato, senza posti assegnati.
Tutti i dettagli sono disponibili sul sito www.lavanderiaavapore.eu.
p.veg.