“Pensare che ero partito bene”: sulla panchina una scultura di Giancarlo Laurenti e, a darle voce, una poesia di Elio Chiaramello
Tra gli artisti chiamati a partecipare alla mostra CLOveCHARD organizzata dall’associazione C.A.U.S. e visitabile al Giardino Sambuy di Torino in questi giorni (fino al 15 novembre) c’è anche il carignanese Giancarlo Laurenti con una sua scultura (qui ritratti insieme il giorno dell’inaugurazione). E poiché nel progetto espositivo alle opere sono abbinate le parole dei poeti, lasciamo alla sensibilità di Elio Chiaramello il compito di dare voce ai pensieri che si affollano nella mente della figura sulla panchina, uno dei tanti invisibili che vivono nelle nostre strade e a cui la mostra rende omaggio.
Il canto del clochard – Anima sola
(Un tetto! Magari
O anche no)
Dormo là in quell’androne
Ruvide e sporche coperte
Muffe e ragni
Noiose formiche
Estate e inverno
Sudore e brividi
Polvere e vento
Umidità e afa
Cartoni e cartoni
Sopra ancora cartoni
Materassi di lusso!
Un po’ d’acqua distante
Vivo bene di me
Con me
Con altri come me
Pensare che ero partito bene
Nel senso buono
In piedi
Tanto lavoro e dignità
Poi stranezze di vita
Senso unico al contrario
Impatto frontale
A seguire il sempre contromano
Il sapone no
Puzza di bucato di pulito
Fuori sono sporco
Con idee strambe pensieri abbandonati
Vivo bene di me
Con me
Con altri come me
Voi
Voi andate troppo in fretta
Oppure no
Qualcuno va o è andato in fretta
Per voi
Ho mal di denti
Tanto male
Il piede è gonfio
Anche la caviglia
Stanco
Sfinito dal male dal niente
Un tetto! Magari
O anche no
Vivo bene di me
Con me
Con altri come me
Poi tu passi
Avanzi
Sguardo fisso
Non mi vedi
Ho nascosto il foglio e la scodella
Non per vergogna
Ma non voglia
Vuoto tanto vuoto
Vuoto solo
Il mio vuoto e il suo contrario
Vuoto solo
Il tuo
Vivo bene di me
Con me
Con altri come me
Elio Chiaramello