“Il bar delle ombre” in anteprima nazionale: martedì 31 ottobre al Teatro Astra un dramma psicologico per raccontare lo scontro interiore tra bene e male
Una riflessione sul dualismo e sulla condizione umana, un dramma psicologico per raccontare lo scontro interiore tra bene e male: debutta martedì 31 ottobre in anteprima nazionale alle 21 al Teatro Astra di Torino (via Rosolino Pilo 6) “Il bar delle ombre”, testo di Andrea Zuliani (che firma anche la regia);è una produzione Areté Teatro con, sul palco, tre attori: Annalisa Platania, nei panni della barista, Simone Valentino alias Black e lo stesso autore Andrea Zuliani ovvero White. Musiche originali di Stefano Lori. Scenografie e costumi di Inverno Workshop. Coreografie di Antonino Montalbano.
Zuliani, a proposito dell’opera, spiega: “Quante volte abbiamo sentito parlare di tao, di Yin e Yang, di giorno e notte, luce e buio, bene e male, azione e stasi, cielo e terra, corpo e psiche: principi inconciliabili tra di loro tuttavia uniti indissolubilmente. E quante volte siamo rimasti affascinati dal pensiero che da due opposti che diventano uno possa scaturire ogni forma di vita, di movimento, di cambiamento. È proprio questo fascino che mi ha spinto ad approfondire la natura del dualismo: un termine usato per definire ogni dottrina che si riferisca in qualsiasi campo di indagine a due essenze contrapposte tra loro. Gli esempi sono molteplici ed esistono centinaia di campi di studi, ma in questo caso specifico il mio interesse si è indirizzato ad una ricerca di carattere antropologico. Ad esempio, in filosofia, il concetto è antico e ampiamente trattato sin dai tempi di Platone, con la definizione dell’uomo come una realtà duale composta da anima e corpo. In psicologia, la troviamo nell’indissolubile unione di “es” e “super-io” elaborata da Freud, un conflitto eterno al centro del quale troviamo “l’io”. La teosofia considera la forma e la vita, la materia e lo spirito, come radici unite indissolubili del “sé”. Molte religioni, in primis il taoismo, fanno di questo concetto base la propria identità”. E prosegue: “Il filo conduttore dagli approfondimenti fatti in questi ambiti mi ha condotto alla necessità di rappresentare tale dualità, attraverso una metafora che rappresenti la stessa condizione umana. Un eterno conflitto interiore che genera una scintilla in grado di indirizzare verso una scelta, prendere una decisione, agendo nel rispetto delle regole che la nostra stessa natura impone. Come e perché viene effettuata una scelta? Come vengono soppesate le variabili che portano le due parti dentro di noi ad accettare il compromesso che ci permette di agire? È difficile giudicare le azioni altrui proprio a causa dell’impossibilità di conoscere quali pesi e quale bilancia si utilizzino. “Il Bar delle ombre” non vuole essere un pretenzioso tentativo di dare una risposta a domande tanto complesse, bensì, attraverso il linguaggio del dramma, una spinta alla riflessione sull’uomo, sul libero arbitrio e su come le regole che governano questo mondo siano la cristallizzazione di quello che si potrebbe definire “dio””.
Peculiarità dello spettacolo sono le musiche, tutte originali, firmate da Stefano Lori, musicista e compositore che ha lavorato per importanti spettacoli e musical nazionali (come “A Christmas Carol” o “Il Principe Ranocchio”) e per realtà come Mediaset ,Radio Montecarlo, Sonics.
Biglietto unico 17 euro. Acquisto direttamente in teatro (anche nei giorni precedenti) oppure online su https://www.vivaticket.com/it/
Areté è una compagnia teatrale professionale di Torino che, dal 2018, si occupa di produzione e allestimento di spettacoli teatrali e di didattica, con più di 130 allievi attivi nei suoi corsi nel solo anno scolastico 2023/24. Lo spettacolo con il quale Areté debutta a novembre 2018 è “Più vera del vero” di Martial Courcier. A maggio 2019 è una delle compagnie gestrici del Torino Fringe Festival, coordinando le attività artistiche nella suggestiva location del Magazzino sul Po. A dicembre 2019 porta in scena, nella rassegna “Animali da palco e dove trovarli” organizzata da Onda Larsen Teatro, lo spettacolo “Il Cadavere”, produzione originale Areté, scritto da Simone Valentino. Da ottobre 2019, grazie agli spazi inizialmente forniti da realtà quali Casa Garibaldi e il Circolo Arci Machito, si occupa di didattica per adulti e bambini. Nel 2021 prende vita la prima edizione della rassegna “(non)RASSEGNAmoci”, curata interamente da Areté negli spazi del teatro Q77. Nel 2021 Areté trova casa a Moncalieri, in via Monte Bianco 29, centralizzando tutte le sue attività: spazi che sono andati, via via, crescendo arrivando agli attuali 200 metri quadri, utilizzati da sale prove, luoghi di insegnamento, aggregazione, polo culturale.