La Fric Filo 2 ci porterà sul Titanic – Tra i protagonisti del prossimo spettacolo i camerieri Scavino e Bernardi
La compagnia teatrale Fric Filo 2 di Carignano ha recentemente annunciato di aver iniziato i lavori per la strutturazione di un’opera teatrale che andrà in scena a fine anno e che racconterà la storia di alcuni piemontesi a bordo del Titanic. Le loro vite sono per sempre legate alla vicenda del transatlantico più famoso al mondo, protagonista di un terribile ed inaspettato naufragio, dopo lo scontro con un iceberg, nelle acque dell’Oceano e che il 15 aprile del 1912 causò la morte di 1518 persone.
A bordo della maestosa nave passeggeri, di proprietà della White Star Line e salpata da Southapton il 10 aprile del 1912, c’erano quindici piemontesi tutti appartenenti allo staff del personale di Luigi Gatti, il direttore del ristorante À la carte (della catena Ritz), realizzato per deliziare gli ospiti di prima classe. Tra i quindici camerieri piemontesi che conosceremo meglio nei prossimi mesi c’erano Battista Bernardi e Candido Scavino.
Battista Bernardi, giovanissimo, che si faceva chiamare Marcèl, nacque a Roccabruna, in provincia di Cuneo. Al momento dell’affondamento, Battista aveva 21 anni. Nonostante venisse da una famiglia benestante, Bernardi lasciò Roccabruna quando aveva poco più di quindici anni per cercare fortuna altrove, mosso certamente da spirito avventuriero, ma soprattutto per riuscire a sposare la ragazza di cui si era innamorato, Maria Agnese Margaria, meglio conosciuta localmente come “Marì”. Battista fu apprendista a Parigi, poi si trasferì a Londra per lavorare nel prestigioso Hotel Ritz, simbolo della belle époque di Piccadilly. Da quanto si apprende dalle poche testimonianze disponibili, si descriverebbe Bernardi come un ragazzo pragmatico, più interessato agli alti salari che erano garantiti sui transatlantici. Il suo indirizzo di residenza al momento dell’imbarco sul Titanic era 13, High Street, Notting Hill Gate, Londra. La notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, Battista vestiva la livrea da cameriere e al petto portava una spilla portafortuna a forma di ferro di cavallo, la quale, secondo le testimonianze, era un regalo della sua fidanzata. Bernardi perì nel naufragio e il suo corpo fu recuperato dalle gelide acque nelle quali scomparve il transatlantico (salma numero 215), e giace in un cimitero di Halifax.
Candido Scavino, invece, aveva una mansione molto particolare a bordo: era il così detto trancheur, ossia il cuoco qualificato a sezionare gli arrosti in sala, davanti ai commensali. Scavino nacque a Guarene, in provincia di Cuneo, nel 1869. Inizialmente lavorava come macellaio e aveva già una certa esperienza maturata sulle grandi navi, perché prima di imbarcarsi per il suo ultimo viaggio tagliava filetti e puliva polli sull’Olympic, la nave gemella del Titanic. Giunse a Londra attorno al 1904 e lì si sposò con Lily McKinney, che gli donò il suo primogenito, Alfredo Mario Kenny. Prima dell’imbarco viveva con la sua famiglia al numero 19 di Stalbridge House, Hampstead Road, St Pancras, Londra. Tra le altre curiosità, sembra che Scavino possa essere uno dei cuochi segnalato nelle testimonianze processuali, descritto come un cuoco appeso al parapetto di poppa durante le ultime fasi dell’affondamento. Tale immagine fu rappresentata già nel docudramma dedicato al Titanic di Walter Lord del 1958, “A night to remember”. La stessa attenzione per questo personaggio, fu data da James Cameron nel suo “Titanic”, del 1997. Non si ha certezza che fosse davvero Scavino quell’uomo vestito di bianco appeso al parapetto; per alcuni era un panettiere, per altri il capo pasticcere. Per la Fric Filo2, invece, si trattava proprio di Candido Scavino.
La Fric Filo 2 al momento vuole mantenere il massimo riserbo sulla trama dell’opera alla quale si sta dedicando, ma è abbastanza certo che il regista Pierluca Costa abbia scelto Bernardi e Scavino tra i camerieri tra i camerieri da rappresentare nell’opera e che gli attori che li interpreteranno potrebbero essere il neo attore Giacomo Aghemo (Bernardi) e il più che consolidato Giancarlo Cerutti (Scavino).
Il titolo del lavoro della compagnia sarà “Quei Piemontesi sul Titanic” e, come ha anticipato il direttivo, vedrà al lavoro, tra tecnici, truccatori, collaboratori esterni, costumisti, attori e comparse più di cinquanta persone: una vera e propria opera “titanica”, è proprio il caso di dirlo. Gli spettacoli sono previsti per l’abituale stagione teatrale all’ 2Alfieri” di Carignano (piazza Savoia) , compresa tra i mesi di dicembre 2023 e febbraio 2024.