Progettisti e cittadini si confrontano sul futuro di Lungo Po Abellonio nel sistema del verde di Moncalieri

lungo po abellonio

Progettisti e cittadini in dialogo sul futuro di Lungo Po Abellonio nel sistema del verde di Moncalieri. Il progetto arrivato alla fase esecutiva, è stato illustrato nel  terzo incontro della serie “A Moncalieri ogni spazio verde è prezioso”, giovedì 25 maggio scorso alla  Biblioteca Arduino. Manuel De Canal, agronomo e architetto paesaggista di mdc Studio, ha infatti presentato a un pubblico molto partecipe il progetto del parco fluviale più vicino al centro di Moncalieri. Posto in un’area poco soleggiata, per lungo tempo abbandonato in una situazione di crescente degrado e chiuso da un cantiere per due anni, la comunità potrà finalmente riappropriarsene nella modalità più semplice: vivendolo giorno per giorno e portando i bambini a giocare.

Il parco presenta alcune “interferenze”: la costruzione da parte di AIPO, ente che gestisce il fiume Po e i suoi affluenti, di un nuovo argine per contrastare danni da eventuali piene, e la presenza dell’approdo che sarà riattivato da GTT per la navigazione sul Po e consentire di raggiungere Moncalieri da Torino via fiume.

Il progetto dello studio di Manuel De Canal ha affrontato l’analisi dello stato di salute dell’alberatura, sostituendo gli elementi pericolosi con giovani piante. Gli interventi riguardano anche la nuova pavimentazione, nuovi arredi, nuova l’illuminazione e l’area per i bambini che recupera giochi già esistenti e ne inserisce di nuovi. Sono state create zone strategiche per pic-nic, per cani, per relax e per sport.

Gli interventi dal pubblico sono stati molto interessanti e hanno messo in evidenza alcuni aspetti importanti sul sistema del verde di Moncalieri.. L’accento sul desiderio che venga presto aperto il parco del Castello, vero parco centrale è stato posto da Anna Crivellaro, che auspica inoltre possa essere realizzato un passaggio (per esempio dal cimitero) per superare il fiume e raggiungere in sicurezza da Le Vallere il Lungo Po Abellonio e quindi il Parco del Castello di Moncalieri.

Il coinvolgimento della comunità è stato un altro focus affrontato con l’architetto Nicoletta Persico, consigliera comunale: su Lungo Po Abellonio non è stato possibile. Se il sentimento condiviso è che tutti dovrebbero collaborare al mantenimento dei luoghi pubblici, la cura deve essere un’attività perseguita con costanza e convinzione, esercitando inclusione sociale ma evitando protagonismi e agendo per il bene pubblico. Lungo Po Abellonio inoltre è stato sempre un parco al limite da fiancheggiare ma senza la possibilità di essere percorso, motivo per cui è stato vissuto come marginale e mal frequentato. È stata suggerita anche una copertura per avere uno spazio accogliente anche in caso di pioggia per aumentare la vivibilità del parco.

Un’altra tematica è stata posta da Elena Sargiotto di “Resistenza Verde” che unisce tutti i comitati che difendono il verde pubblico di Torino e dell’area metropolitana: il PNRR ha consentito un fiorire di progetti sui parchi con conseguente abbattimento di alberi e danno anche per la fauna. Sulla sollecitazione di salvare sempre gli alberi salvabili, anche se a fine vita, Manuel De Canal ha condiviso la proposta di tutelare la sacralità dell’albero riservandogli una zona di sicurezza, ma ciò è percorribile solo in parchi molto ampi. In Lungo Po Abellonio non sarebbe possibile. È stato inoltre posto l’accento sul rischio penale del progettista – di fatto responsabile dell’area – nel caso dovesse cadere un albero e ferire o uccidere una persona.

Costruire un piano strategico del verde attivando un percorso con la comunità è un’operazione che richiede tempo e partecipazione: i cittadini presenti agli incontri e la qualità dei loro interventi  hanno convinto il Comune di Moncalieri e Fondazione Matrice che sia possibile.

Il prossimo appuntamento affronterà i due ambiti del Parco Lancia e del verde della Biblioteca Arduino. Per informazioni: eventi@fondazionematrice.org

L’assessore alla Cultura Laura Pompeo e Otto Bugnano, direttore generale di Fondazione Matrice hanno sottolineato: “Costruire un sistema dell’infrastruttura del verde della città di Moncalieri è un’assunzione di responsabilità da parte del Comune di Moncalieri ma anche della comunità perché siamo tutti chiamati a cambiare in meglio il nostro rapporto con l’ambiente che ci circonda e ad averne cura”.

L’assessore Pompeo ha chiuso l’appuntamento osservando: “C’è una grande attenzione sui temi climatici, siamo eco-ansiosi ma non siamo capaci di prenderci davvero cura del paesaggio che ci circonda e dei luoghi in cui viviamo”. Ha inoltre ricordato che Fondazione Matrice ha redatto il Piano di valorizzazione del Parco del Castello, punto di arrivo di un percorso avviato dal 2015, che si è aggiudicato due milioni di euro dal PNRR oltre al contributo del Comune di Moncalieri su fondi regionali di valorizzazione delle Residenze Sabaude fermi in bilancio comunale dal 2002 e al bando Next Generation We della Fondazione Compagnia di San Paolo che prevede azioni di comunità come gli incontri come questi sul sistema del verde di Moncalieri, per l’ascolto e per l’azione comune per valorizzare il fiume e i parchi perché, appunto,  “ogni spazio verde è prezioso”.

 




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