Coldiretti e associazione di selecontrollori firmano una convenzione: collaborazione per ridurre il numero dei cinghiali

cinghiali

Una collaborazione formalizzata, attraverso la firma di una convenzione, tra selecontrollori e agricoltori consentirà di ridurre il numero dei cinghiali. E’ stato sottoscritto ieri un protocollo d’intesa tra Coldiretti Torino e l’Associazione di protezione civile per la salvaguardia e gestione della fauna, nata per  raggruppare 190 selecontrollori abilitati al controllo faunistico. Grazie a questo accordo, gli agricoltori che subiscono gli attacchi dei cinghiali sui propri campi possono chiamare questi “selecontrollori di professione” per chiedere un intervento rapido.

La convenzione fa seguito al corso organizzato da Coldiretti Torino che ha abilitato 120 attuatori dei piani di controllo della specie cinghiale per il controllo notturno del cinghiale, compresi molti agricoltori che potranno difendere direttamente i propri campi. Gli imprenditori agricoli che non sono in possesso di porto d’armi ad uso caccia, e quindi non sono abilitati all’autodifesa,  hanno ora la possibilità di chiamare gli operatori dell’associazione.

L’Associazione per la salvaguardia e gestione della fauna dispone di selecontrollori in tutto il territorio della provincia di Torino e opera grazie a una convenzione con la Città Metropolitana che si affida anche all’associazione, soprattutto per interventi particolarmente delicati come quelli nei giardini o altre pertinenze delle abitazioni.

“In questi giorni sta iniziando la stagione delle semine – spiega il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici – era importante dare risposte rapide alla richiesta di tutela che arriva da quegli agricoltori che ogni anno si vedono distrutti i seminativi dai cinghiali”.

L’associazione garantisce un pronto intervento in tutti i comuni del territorio metropolitano. Gli interventi dell’associazione sono completamente gratuiti.

In questi primi mesi del 2023 sono circa 600 i cinghiali abbattuti in provincia di Torino durante le attività di controllo della specie, «un numero ancora altamente insufficiente» rileva il presidente di Coldiretti Torino. Soltanto agli uffici di zona di Coldiretti Torino nel 2022 sono arrivate richieste di rimborsi danni all’agricoltura per oltre 800mila euro.

 




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