Il 2022 è stato per il Piemonte un anno di investimenti straordinari nello sport
Il 2022 è stato per la Regione Piemonte un anno di investimenti sportivi straordinari. La vittoria del titolo di “Regione Europea dello Sport” conferito da ACES Europe, oltre alla componente di visibilità internazionale strettamente connessa ad esso, ha funzionato, sottolienano dalla Regione “da molla propulsiva per promuovere una campagna di finanziamenti senza precedenti di competizioni agonistiche grandi, medie e piccole”.
Per studiare quale sia stato l’effetto di questo impegno straordinario la Regione Piemonte, per la prima volta, ha deciso di commissionare all’istituto di ricerca Ires Piemonte uno studio scientifico che fotografasse le ricadute economiche generate non solo dai grandi eventi ma anche da quelli di dimensioni medie e piccole. Una cartina di tornasole utile per monitorare ciò che è stato fatto ma anche per orientarsi in futuro prossimo.
Partendo dai dati generali: nel 2022 la Regione Piemonte ha finanziato complessivamente eventi per 6,5 milioni di euro. Questi eventi, a livello aggregato e non divisi per dimensioni, hanno generato ricadute sul territorio per 49,19 milioni di euro. L’investimento regionale, il finanziamento pubblico a cui si è affiancato un finanziamento privato di 10,3 milioni di euro, ha portato a ricadute complessive pari a 7,5 volte la cifra di partenza. Ogni euro pubblico stanziato ha prodotto, quindi, 7,5 euro.
I grandi eventi promossi dalla Regione sono stati 12 e hanno visto un finanziamento pubblico pari a 2,37 milioni di euro (per una spesa totale di 6,2 milioni, se si sommano i soldi dei privati e di altri enti pubblici). Questi eventi hanno portato a ricadute economiche sul territorio quantificabili in 29,1 milioni di euro, cioè a una cifra 12 volte più grande del contributo regionale.
Gli eventi delle federazioni sportive sono stati 145 (organizzati da 40 federazioni) e sono costati complessivamente 8,8 milioni di euro a fronte di un finanziamento regionale di 3,37 milioni. Le ricadute sul territorio sono state quantificate da Ires in 16,7 milioni, cifra 5 volte superiore al contributo regionale.
Gli eventi degli enti di promozione sportiva (gli enti coinvolti sono stati 12 e gli eventi 277) hanno ricevuto un contributo regionale pari a 600mila euro (complessivamente sono costati 1,28 milioni di euro) e hanno prodotto ricadute per 2,43 milioni. Una ricaduta, quindi, pari a 2 volte la spesa complessiva e a 4 volte l’investimento regionale.
Gli eventi sportivi organizzati dai Comuni sono stati 20 (in 20 Comuni) e sono stati finanziati dalla Regione per 178mila euro (la spesa totale sostenuta per organizzarli ammonta a 461mila euro). Questo investimento, i 178mila euro, ha prodotto ricadute per 870mila euro.
Nel triennio 2020-2021-2022 gli investimenti sportivi della Regione Piemonte sono andati crescendo costantemente. Se nel 2020, anno centrale dell’emergenza Covid, lo stanziamento per i bandi degli eventi è stato pari a 1.263.240 euro, l’anno successivo, il 2021, la cifra è passata a 3.437.628. Il 2022, anno del Piemonte “Regione Europea dello Sport”, i bandi hanno totalizzato la cifra record di 7.359.262 di euro.
Anche per quanto riguarda il numero di domande finanziate per i bandi dell’impiantistica sportiva il trend, rispetto all’ultimo decennio, è in netta crescita: se nel 2016 erano state finanziate 46 richieste (per uno stanziamento di 900mila euro) e nel 2018 65 (per 2.221.840), nel 2022 sono state finanziate 155 domande (per l’ammontare di 4.565.196 di euro).
Per quanto riguarda il sistema neve, nel 2022 la Regione ha erogato contributi per 11.733.161.
“Eravamo certi che puntare sullo sport sarebbe stata una mossa vincente ma i dati presentati oggi consolidano quella che era un’intuizione. Il fatto che a fronte di 6,5 milioni investiti dalla Regione si siano generate ricadute sul territorio per 49,19 milioni, cioè ricadute 7,5 volte maggiori rispetto al nostro investimento, rende lampante il successo di una strategia che ha scommesso fin da subito, a 360 gradi, nello sport indipendentemente dal fatto che si declinasse in grandi eventi, piccoli eventi o eventi di base – affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -. Oggi, guardando lo studio elaborato da Ires, possiamo dirlo con certezza e possiamo anche aggiungere che non solo i grandi eventi generano ricadute eccezionali, cosa che fanno, ma che anche quelli più piccoli, che richiedono investimenti minori, sono veri e propri moltiplicatori di ricadute. Il trend di investimenti nel settore sportivo è in costante crescita, come appare evidente dagli stanziamenti effettuati nell’ultimo triennio e dalla considerevole cifra impegnata per il bando impiantistica del 2022, e come istituzione abbiamo intenzione di proseguire su questa strada”.
“Gli eventi sportivi e la pratica dello sport a tutti i livelli sono un volano economico importante che coinvolge settori economici diversi, da quelli più strettamente legati ai servizi turistici come ospitalità e ristorazione fino ai trasporti, le assicurazioni, il noleggio o l’acquisto di attrezzature e materiali. L’IRES ha analizzato tutte le domande di finanziamento pervenute alla Regione a seguito dei bandi aperti per contribuire agli eventi sotto il titolo “Regione Europea dello Sport” – dichiara Michele Rosboch, presidente di Ires Piemonte -. I dati ottenuti dall’elaborazione hanno permesso di ricostruire il quadro economico complessivo, localizzare gli eventi, identificare i destinatari, la categoria della manifestazione, la tipologia di sport, la durata. Si è infine valutato l’impatto economico generato dagli eventi attraverso il calcolo delle spese dirette, indirette e indotte”.
Il binomio sport e turismo è andato progressivamente saldandosi in modo sempre più evidente. Per l’intero corso del 2022 VisitPiemonte, oltre a fornire supporto comunicativo e logistico, ha lavorato per monitorare l’afflusso di atleti e di appassionati provenienti da tutto il mondo che sono approdati nella nostra regione. Oltre a questo compito ha anche realizzato una ricerca sugli sport più amati e praticati, a livello amatoriale e non, dai piemontesi.
Dal sondaggio (interamente disponibile tra gli allegati) emerge che i tre sport preferiti tra agonisti e amatori piemontesi sono: al primo posto il fitness (ginnastica-danza), al secondo l’atletica leggera, al terzo il ciclismo. Per trovare il calcio bisogna scendere al quinto gradino, mentre il tennis si trova al decimo. Tra gli sport preferiti tra i soli agonisti il podio cambia: al primo posto l’atletica leggera, al secondo il fitness e al terzo il calcio. Per quanto riguarda gli amatori, invece, il ciclismo di posiziona al secondo posto, seguito dall’atletica leggera ma preceduto dal fitness.
“Il Piemonte, insignito nel 2022 del titolo di ‘Regione Europea dello Sport’ si conferma come una delle regioni più attive e competitive nel panorama sportivo europeo. Lo scorso anno sul nostro territorio oltre 200.000 atleti provenienti da tutto il mondo, e soprattutto da Francia, Svizzera, Germania e Spagna, hanno animato le varie competizioni: un valore anche di posizionamento turistico per il Piemonte, che si propone come meta sia per chi assiste a grandi eventi che per chi pratica le varie discipline, grazie alla passione e all’impegno di tutti coloro che hanno contribuito a far diventare questa regione un punto di riferimento internazionale – sottolinea il presidente del Cda di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris -. Nell’ambito delle nuove competenze nella promozione dello sport e nella creazione di un’identità sportiva del territorio, VisitPiemonte ha dato visibilità a tutte le iniziative sportive per promuovere tutti gli sport a qualsiasi livello, attività che verrà rafforzata. Abbiamo inoltre realizzato un sondaggio online su un campione rappresentativo di più di 5.000 piemontesi per delineare una panoramica utile alle politiche di promozione della salute, del benessere e dell’integrazione sociale. É in questo contesto che intendiamo anche avviare seminari di formazione sulla cultura della pratica sportiva e sullo sport come medicina preventiva”.