Un anno di guerra in Ucraina e l’impegno dell’Unicef nel far fronte all’emergenza umanitaria
Il protrarsi ormai da un anno della guerra in Ucraina, fa crescere sempre più i bisogni umanitari delle popolazioni intrappolate o sfollate all’interno del Paese o in fuga verso quelli limitrofi: ” La popolazione civile continua a subire terribili violenze e gravi violazioni del diritto internazionale umanitario: sono migliaia i feriti ed i morti anche tra i bambini – dicono dall’Unicef – I numeri della crisi sono drammatici. Nel Paese, 14,6 milioni di persone hanno bisogno di assistenza medica e 9,3 milioni di cibo ed aiuti per la sussistenza; 11 milioni di persone sono prive di acqua e servizi igienici; oltre 17,6 milioni hanno necessità di supporto economico. Nel pieno della stagione invernale, il confinamento forzato nei rifugi e lo sfollamento delle famiglie aggrava il rischio dei contagi delle epidemie di morbillo, polio, colera e altre malattie infettive come il COVID-19. Più di 27,3 milioni di persone hanno bisogno assistenza umanitaria: di queste, 7,1 milioni sono bambini sotto i 18 anni, di cui 3,2 milioni si trovano all’interno dell’Ucraina devastata dalla guerra e quasi 3,9 milioni sono rifugiati in Europa”.
L’azione dell’Unicef in Ucraina non è mai venuta meno, fin dai primi giorni della guerra. Dal febbraio scorso, l’Ufficio Paese ha aumentato il personale sul campo a 210 membri rispetto ai 91 prima della guerra per essere presente in tutte le 24 regioni.
In Ucraina l‘Unicef ha inviato ad oggi convogli umanitari con aiuti per un totale di 94,3 milioni di dollari, da distribuire nelle aree di difficile accesso o per raggiungere bambini e donne sfollati o in movimento. La risposta umanitaria prevede: medicinali, attrezzature mediche, aiuti nutrizionali, forniture per acqua e igiene, kit igienico – sanitari, kit educativi, socio – creativi e per la prima infanzia, coperte, indumenti invernali, ambulanze per gli ospedali pediatrici ed i centri perinatali. Per assicurare la continuità di energia elettrica in ospedali, centri educativi e d’assistenza sono stati forniti gruppi elettrogeni e caldaie.
Al momento sono stati forniti aiuti medici salvavita per 4.926.077 bambini e donne attraverso ospedali e centri maternità nelle zone più colpite; 4.649.974 persone sono state raggiunte con acqua sicura e 1.559.304 con forniture igienico sanitarie; 1.451.665 sono stati i bambini assistiti in ambito istruzione; 2.978.598 tra minori ed adulti hanno ricevuto assistenza psicosociale; più di 13.291.491 milioni di persone sono state raggiunte da informazioni fondamentali su sicurezza e servizi per famiglie e bambini; 309.100 famiglie con minori e tra le più vulnerabili, hanno ricevuto sussidi di emergenza in denaro.
In diverse zone del Paese sono attivi 182 punti di supporto e 50 squadre di operatori Spilno (Insieme) che offrono servizi integrati con interventi di protezione, salute mentale e supporto psicosociale, istruzione e apprendimento, vaccinazioni e assistenza medica, primo soccorso e registrazione delle famiglie per i sussidi di emergenza in denaro
Lo scorso autunno, l’Unicef ha programmato un piano per l’inverno con la distribuzione di aiuti per almeno 21 milioni di dollari e la consegna di 800 generatori di energia per il riscaldamento di ospedali ed altre infrastrutture essenziali e per la fornitura di acqua da bere.
A causa del costante peggioramento della situazione umanitaria, l’Unicef ha esteso la sua risposta a 19 Paesi colpiti dalla emergenza dei rifugiati distaccando 245 operatori sul campo a supporto delle autorità nazionali per il sostegno dell’infanzia negli ambiti della nutrizione, della salute, dell’acqua e igiene, dell’istruzione e della protezione sociale. Per raggiungere ed assistere bambini, donne e famiglie in fuga dall’Ucraina, lungo le principali rotte di transito, UNICEF insieme ad UNHCR ha attivato 40 Blue Dots in Moldavia, Romania, Polonia, Bulgaria, Slovacchia e 2 in Italia (in Friuli-Venezia Giulia) Si tratta di spazi sicuri a misura di bambino, in cui vengono forniti assistenza materiale e servizi integrati come supporto medico e sanitario, di protezione sociale, identificazione, ricongiungimento familiare, sostegno psicologico dei bambini separati o non accompagnati, servizi per acqua e igiene, alloggi.
In risposta ad una crisi umanitaria in costante peggioramento, l’Unicef ha lanciato per il 2023 un Appello d’Emergenza pari ad oltre 1.058,7 milioni di dollari di cui 829,2 per raggiungere in Ucraina 7,1 milioni di persone di cui 2,5 di bambini.
Con questi fondi, l’Unicef proteggerà in Ucraina e nei Paesi di arrivo dei rifugiati 5,4 milioni tra madri e bambini con assistenza medica. Saranno assicurate acqua e igiene a più di 5,7 milioni di persone tramite autobotti, riabilitando i servizi idrici e igienico-sanitari all’ interno del Paese e sostenendo quelli per i rifugiati nei territori di arrivo, distribuendo forniture essenziali per l’acqua e l’igiene ad oltre 2,5 milioni di persone.
Più di 1,7 milioni di bambini saranno raggiunti per l’istruzione ordinaria e informale, oltre 276.000 famiglie con protezione sociale e sussidi d’emergenza in denaro, 20,4 milioni di persone con informazioni essenziali di prevenzione e sull’accesso ai servizi disponibili.
“Per continuare a portare il nostro aiuto a bambini e famiglie che vivono un’emergenza senza precedenti abbiamo ancora bisogno del tuo aiuto” dice Antonio Sgroi, presidente del comitato provinciale di Torino per l’Unicef.
Si possono sostenere gli operatori Unicef sul campo con una donazione libera, nei seguenti modi: presso la sede del comitato UNICEF di Torino (corso Orbassano 215); attraverso un bonifico sul conto corrente BANCA INTESA SAN PAOLO – IBAN: IT25 N030 6909 6061 0000 0182 702 intestato a Comitato italiano per l’UNICEF Onlus indicando come causale “Emergenza Ucraina”
Con una donazione di 50 euro si potranno garantire coperte calde per 8 bambini, con una donazione di 100 euro 140 pacchi di aiuti nutrizionali d’emergenza, con 150 euro g12 kit d’emergenza.