Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso:: al via dieci incontri con gli amministratori dei Comuni per l’aggiornamento periodico

riserva della biosfera

Il Parco del Monviso organizza, d’intesa con il Parco del Queyras co-gestore della Riserva, una serie di incontri con gli amministratori del territorio italiano della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso per impostare l’aggiornamento periodico dei termini del riconoscimento, previsto con l’avvicinarsi del decimo anniversario dell’inserimento di questo territorio nel programma Man and Biosphere, avvenuto nel 2014. 

Da lunedì 20 febbraio a mercoledì 15 marzo si terranno dieci incontri con gli amministratori dei Comuni compresi nella Riserva, cui verrà chiesto di sottolineare i bisogni e le potenzialità dei loro territori in maniera partecipata e strutturata, in modo che essi possano essere messi in rete per definire gli obiettivi più appropriati e formulare azioni rilevanti e concrete indirizzate allo sviluppo sostenibile, inteso nelle sue tre componenti: ambientale, sociale, economico.

“La partecipazione attiva delle comunità della Riserva è fondamentale – dice Dario Miretti, presidente del Parco del Monviso, ente gestore italiano della Riserva – nel processo di preparazione dei documenti richiesti dall’UNESCO, il dossier di revisione della candidatura e un piano di gestione della Riserva stessa. Con gli incontri in calendario, ai quali prenderò parte in prima persona, intendiamo rinnovare un accordo territoriale che pone il territorio che guarda al Monviso in una posizione di primo piano a livello nazionale, insieme alle altre 19 Riserve della Biosfera UNESCO, e internazionale. Si tratta di un riconoscimento concreto, che porta benefici al territorio e ai suoi attori sotto i profili culturale, turistico ed economico e che ci permette di agire localmente per rinforzare l’importante messaggio dello sviluppo sostenibile”.

Nel corso degli appuntamenti verranno presentate le principali attività realizzate e le ricadute concrete della Riserva della Biosfera trasfrontaliera del Monviso sul territorio. In particolare, sarà dato conto dei recenti e importanti finanziamenti ottenuti grazie alla certificazione UNESCO, come il bando “Valorizzazione del distretto UNESCO piemontese”, della Regione Piemonte, e il bando “Siti naturali Unesco e Zone economiche ambientali (Zea) per l’educazione ambientale”, emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: la presenza di una Riserva della Biosfera, infatti, lungi da rappresentare un vincolo o un freno per lo sviluppo di un territorio, costituisce un acceleratore di processi virtuosi di crescita sostenibile e come tale dev’essere inteso e vissuto dai Comuni sui quali essa si estende.

Il dossier di rinnovo della designazione terrà conto di quanto emergerà nel corso degli incontri sul territorio e sarà presentato nel corso del prossimo autunno; esso si comporrà, come accennato, di due strumenti complementari: il dossier di revisione periodica e il piano di gestione. Il primo è un documento obbligatorio che serve a valutare l’operato e a confermare lo status di Riserva della Biosfera; il secondo è un documento di programmazione strategica che definisce obiettivi e progettualità raggiungibili e misurabili nell’area della Riserva, si occupa di tutte le zone in cui essa è organizzata e verte sui tre principi chiave delle Riserve MaB: conservazione dell’ambiente e della biodiversità, sviluppo economico sostenibile e supporto scientifico.

Il dossier, che includerà un’analisi e un approfondimento delle progettualità condotte negli ultimi anni, verrà esaminato da un comitato consultivo internazionale e dall’ufficio del Consiglio Coordinante Internazionale MaB. Se i criteri del Quadro Normativo vengono rispettati, lo stato di Riserva della Biosfera UNESCO verrà confermato.

Il calendario degli incontri: Lunedì 20 febbraio Valle Po, presso sede Unione Montana, Paesana ; Lunedì 20 febbraio Bra e Langhe, presso Comune di Bra; Mercoledì 22 febbraio Fossanese, presso Comune di Fossano; Lunedì 27 febbraio Infernotto, presso Salone Multimediale “Ludovico Geymonat”, Barge; Lunedì 27 febbraio Bobbio Pellice, presso Comune; Mercoledì 1° marzo Saluzzo, presso Comune; Mercoledì 8 marzo Saviglianese, presso Comune di Savigliano; Mercoledì 8 marzo Pianura Saluzzese-torinese, presso teatro Lux, Scarnafigi; Lunedì 13 marzo Val Maira, presso AFP; Mercoledì 15 marzo Val Varaita, presso Sala convegni del Comune di Brossasco.

 




 

La Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso UNESCO,  gestita dai Parchi del Monviso e del Queyras, si estende ben al di là del territorio dei due parchi naturali andando a toccare, sul versante italiano, il territorio di 86 comuni, soprattutto di piccole e medie dimensioni, fino alla pianura fossanese e saviglianese, alle Langhe e al Roero: sono oltre 420mila ettari di superficie, sui quali vivono quasi 300mila abitanti distribuiti e che interessa ambienti che vanno dall’alta montagna (le valli intorno al Monviso nel cuore delle Alpi Cozie, le Hautes-Alpes e le Alpes dell’Haute Provence nella regione PACA), fino alla pianura tra Cuneo e Torino. La presenza del massiccio del Monvisodel fiume Po, di una pluralità di laghi alpini, di molteplici paesaggi caratterizzati dalla relazione equilibrata tra uomo e ambiente e da una elevata ricchezza ecologica e biologica fanno di questo territorio uno dei gioielli naturalistici nel cuore delle Alpi. Come ogni Riserva della Biosfera, anche quella del Monviso è organizzata in tre zone interdipendenti: la “core-area” è costituita dalle aree protette (Parco del Monviso e Riserve e Parc naturel régional du Queyras), e rappresenta, anche dal punto di vista giuridico, l’area di protezione a lungo termine degli ecosistemi e delle specie animali e vegetali presenti al suo interno; la “buffer zone”, che si identifica con i confini amministrativi dei Comuni interessati dal territorio degli enti di gestione delle aree protette e dei siti di importanza comunitaria. Si tratta di un’area cuscinetto adiacente alla core area dove si sviluppano attività sostenibili per l’uso delle risorse naturali e che rispettino la biodiversità e favoriscano la gestione o riabilitazione degli ecosistemi; la “transition zone” corrisponde invece all’estensione degli altri 75 Comuni italiani interessati dalla Riserva transfrontaliera, un’area di cooperazione, non sottoposta a vincoli giuridici, al cui interno si sviluppano le attività e gli insediamenti antropici. Le attività economiche e sociali devono essere dirette alla realizzazione di progetti e buone pratiche di sviluppo sostenibile, a beneficio della popolazione locale residente. All’interno della Riserva MaB Monviso sono presenti inoltre 4 siti Patrimonio dell’Umanità (Castello di Racconigi, Castello di Pollenzo, città di Briançon e Fort Mont-Dauphin).

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