Uniti per lo sviluppo territoriale – I Comuni del Chierese-Carmagnolese si associano in area
L’unione fa la forza, oggi più che ma: l’epoca dei campanilismi è tramontata. Parte da questo presupposto l’idea dei Comuni appartenenti all’area del Chierese e Carmagnolse, giù uniti tra l’altro anche nell’omonimo Distretto del Cibo, di costituire un’area di sviluppo territoriale quale partenariato di programma per l’accesso ai fondi comunitari, ai fondi istituzionali pubblici e ai fondi privati. In queste settimane le Amministrazioni civiche stanno approvando lo schema di convenzione, secondo una bozza elaborata dai Comuni interessati, atto preliminare alla sottoscrizione e alla nascita effettiva dell’Area.
I Comuni coinvolti si richiamano all’importanza della coesione territoriale che è stata evidenziata negli orientamenti strategici dell’Unione Europea in materia di coesione, secondo i quali “la promozione della coesione territoriale dovrebbe far parte degli sforzi volti a garantire che l’intero territorio europeo possa contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’agenda per la crescita e l’occupazione”. Allo stesso tempo è sempre più ampiamente riconosciuta l’esigenza di promuovere cooperazione, dialogo e partenariato fra i diversi livelli di governo fra questi e le organizzazioni e le persone sul campo direttamente coinvolte nel processo di sviluppo; in quest’ottica in Italia è stata costituita dieci anni fa l’Agenzia per la coesione territoriale .
In occasione di molteplici incontri tra i sindaci dei Comuni dell’area Chierese Carmagnolese e zone limitrofe è emersa l’opportunità di avviare un programma di valorizzazione economica, sociale e territoriale dell’area finalizzata a individuare opportunità e risorse per favorirne lo sviluppo . Proprio al fine di perseguire tali obiettivi le Amministrazioni interessate hanno deciso di costituirsi in area di sviluppo territoriale attraverso la quale individuare strategie, proporre ed esaminare progetti, coinvolgere Enti del Terzo Settore, reperire risorse strumentali e finanziarie. L’adesione al partenariato di programma di coesione territoriale non comporta oneri economici aggiuntivi per i Comuni.