“Un giorno e una donna” all’Aperilibro – L’ultimo appuntamento del 2022 è con Nicoletta Bortolotti
Anche questo mese, dopo gli appuntamenti di settembre e ottobre e ultima data del 2022, l’Aperilbro si dedica alla “voce delle donne”: giovedì 24 novembre un altro bellissimo romanzo sarà protagonista della serata organizzate dal Gruppo di Lettura Carmagnola in collaborazione con la Biblioteca Civica Rayneri Berti.
A colloquiare con la scrittrice Giulia Bortolotti che presenta “Un giorno e una donna” anche le due artefici del podcast Senza Rossetto:Giulia Cuter e Giulia Perona. Tutto questo sempre a Casa Cavassa – SOMS Bussone in via Valobra 143 (alla Locanda del Bussone al piano terra per la parte gastronomica e nella sala nobiliare al primo piano per quella letteraria). L’Aperilibro inizia con la cena alle ore 19.30 ma si può partecipare anche solo all’incontro alle ore 21. La cena comprende due antipasti, primo, acqua e caffè al costo di 15 euro con prenotazione obbligatoria al 392.5938504;quota di partecipazione alla sola presentazione del libro 1 euro, fino a esaurimento posti (non occorre prenotare).
IL LIBRO: “UN GIORNO E UNA DONNA”; vita e passioni di Christine de Pizan, la prima scrittrice europea. Ha detto che uomini e donne sono uguali e che “una donna intelligente riesce a far di tutto e anzi gli uomini sarebbero molto irritati se una donna ne sapesse più di loro”. Ha detto che bisogna fare studiare le bambine e se solo le donne avessero fatto i libri… Ha detto che le donne non provano piacere a essere stuprate, come molti credono, ma subiscono un dolore senza pari. Lo ha detto un giorno in cui Parigi era un tempo più che un luogo, e l’anno 1405 era un luogo più che un tempo. Lo ha detto nel Medioevo insanguinato dalla Guerra dei cent’anni tra Francia e Inghilterra. Davanti a tutta la corte francese, a re e nobili. Christine de Pizan, nata in Italia, prima storica donna, prima editor, poetessa e scrittrice. Donna. Nicoletta Bortolotti ricostruisce la sua vita, che, dopo un’infanzia meravigliosa al seguito del padre divenuto astronomo reale a Parigi, fu colpita da lutti e rovesci che la lasciarono, giovanissima, vedova e madre. Il risultato è un libro meraviglioso che da un lato sembra provenire dal passato, a partire dalla forma epistolare scelta, che tanti capolavori ha regalato alla letteratura, e che qui si incarna nelle lettere tra una madre e una figlia. E dall’altro è assolutamente moderno. Perché molte delle conquiste sognate da Christine si sono verificate solo in anni recenti, e altre si stanno verificando adesso, o devono ancora farlo. Con Un giorno e una donna Nicoletta Bortolotti ha scritto un romanzo importante, che è al tempo stesso un’opera di grande valore letterario in grado di far rivivere le passioni e i sentimenti di un’epoca, un’opera di grande valore storico nella ricostruzione perfetta, per quanto immersa nell’immaginazione romanzesca, della vita e dell’opera di Christine de Pizan, e di valore etico, perché l’esempio di Christine possa servire da guida in questi anni non sempre facili.
LA SCRITTRICE. Nicoletta Bortolotti nasce in Svizzera, ma vive in Italia. Laureata in Pedagogia, da molti anni redattrice Mondadori, autrice per ragazzi e per adulti, pubblica per le maggiori case editrici e collabora con il supplemento culturale de “La Provincia di Como” e con le riviste letterarie “Letteratitudine” e “Clandestino”. Ha pubblicato per Sperling & Kupfer Il filo di Cloe e E qualcosa rimane, ora ripubblicato con Besa Editrice (Premio Carver e Premio Leonforte); per Mondadori Sulle onde della libertà (finalista al Premio Bancarellino); per Einaudi ragazzi In piedi nella neve (Premio Gigante delle Langhe e pPremio Cento), Oskar Schindler Il Giusto e La bugia che salvò il mondo. Per Harper & Collins Chiamami sottovoce (premio Alvaro Bigiaretti e premio Giuditta), grazie al quale è stato realizzato un documentario per Rai3 sui bambini nascosti. Per Giunti ha pubblicato Disegnavo pappagalli verdi alla fermata del metro, storia vera di Ahmed Malis. Per Mondadori Contemporanea il romanzo per ragazzi Quelle in cielo non erano stelle e per Gribaudo l’illustrato Il cielo degli animali.
“SENZA ROSSETTO” – GIULIA CUTER E GIULIA PERONA. Senza rossetto è un progetto che racconta le donne (quelle di ieri, quelle di oggi e quelle di domani) oltre ogni convenzione e stereotipo che la società attribuisce all’universo femminile. Senza rossetto è nato il 2 giugno 2016 da un’idea di Giulia Cuter e Giulia Perona, per festeggiare il settantesimo anniversario del primo voto politico delle donne italiane durante il referendum del 1946, che chiedeva ai cittadini di scegliere tra Monarchia e Repubblica. I giornali dell’epoca titolavano “Senza rossetto nella cabina elettorale!”, invitando le donne a recarsi ai seggi struccate (per non rischiare di macchiare la scheda col trucco e inficiare il proprio voto) e per difendere quelli che consideravano i maggiori valori femminili: il marito, i figli e la casa. Quali conquiste ci separano da quelle donne che votavano per la prima volta? Di quali stereotipi e pregiudizi, invece, non ci siamo ancora liberate? Quanta strada abbiamo fatto e quanta ci resta ancora da fare? Provare a rispondere a queste domande è il loro obiettivo. Oggi Senza rossetto è un podcast, composto da tre stagioni e alcune puntate speciali; una newsletter di approfondimento; un libro, edito da HarperCollins Italia che si intitola Le ragazze stanno bene.