I manifesti con i Super poteri di Sabrina Rocca alla Galleria Marco Polo di Torino, le opere dell’artista saranno esposte a New York a dicembre
Martedì 15 novembre a partire dalle 18 sarà possibile ammirare alla Galleria Marco Polo a Torino (corso Vittorio II 86) i “Super poteri” di Sabrina Rocca, ciclo di opere che ci ricorda come un abbraccio e un bacio, così come empatia e inclusione, siano ora più che mai necessari.
In galleria ci saranno i diciotto manifesti, mentre le opere dell’artista sono già in viaggio per New York, dove il 5 dicembre, alle Nazioni Unite, inaugura la personale Go Goals Together, la cui anteprima era stata allestita a maggio 2021 al Campus ONU di Torino.
Tra i tanti super poteri di Sabrina Rocca ci sono sicuramente la costanza e la quieta determinazione di chi sa che la propria opera è necessaria, che è un mezzo di comunicazione fondamentale per suggerire una riflessione su temi che devono essere affrontati ora, prima che sia troppo tardi.
La mostra, dal 5 al 16 dicembre a New York, ruota infatti intorno ai 17 Sustainable Development Goals (SDGs), gli obiettivi definiti nell’agenda 2030 per un futuro migliore e più sostenibile per tutti. Attraverso il suo tipico linguaggio grafico e iperrealistico, Rocca trasmette l’urgenza di azioni concrete, di una presa di posizione reale e decisiva.
Siamo di fronte ad un’artista che vive il proprio tempo con apertura mentale e curiosità, vivendo l’arte come impegno sociale. Attingendo dalle immagini del web, dà lei stessa forma alle notizie che giungono dal mondo e adopera i suoi scatti per creare manifesti pittorici dal forte impatto estetico ed emotivo.
I tratti mutuati dal modo del fumetto rafforzano i messaggi scritti, così lapidari e giusti, che campeggiano nelle sue opere che spesso ritraggono bambini, simboli di purezza e innocenza, resi amabili “testimonial” di un attivismo proteso al raggiungimento di diritti essenziali. Attraverso azioni minime, pose semplici e dirette, atteggiamenti inequivocabili, inneggiano alla lotta alla povertà e ai conflitti bellici, al conseguimento di un’istruzione di qualità, al raggiungimento della parità di genere, della giustizia sociale in generale e alla salvaguardia del pianeta, con sguardo incantato e disarmante.
Rocca coglie la sfida dell’arte odierna senza giungere a compromessi: le sue immagini vogliono lasciare un segno che non duri un istante tra una manifestazione e l’altra di lavori sempre più impattanti.
Le opere in mostra al Secretariat Building dell’ONU parlano direttamente al visitatore e riescono a tradurre i Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 in qualcosa che si comprende con immediatezza, comunicato in maniera così piacevole che è impossibile sottrarvisi. Non poteva esserci luogo migliore per dar voce a intenzioni che dovrebbero essere condivise da tutta l’umanità e Rocca, con la serenità e la quieta consapevolezza di cui parlavamo poc’anzi, è riuscita ad arrivare veramente al centro del mondo, là dove i rappresentanti di tutte le nazioni si incontrano e concertano azioni comuni per garantire una vita migliore a tutta l’umanità.
Per chi non avesse in programma un viaggio a New York e volesse incontrare l’artista e scambiare due parole con lei di fronte ai suoi 18 super poteri potrà farlo martedì 15, tra le 18 e le 21 alla Galleria Marco Polo di Torino.
Emanuela Bernascone