Deposito nazionale scorie nucleari: si attende la conferma che Carmagnola è stata esclusa dai siti potenzialmente idonei

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Il sito di Carmagnola esce dalla mappa delle aree italiane giudicate potenzialmente idonee a ospitare depositi di scorie nucleari.  Scampato pericolo, o almeno così dovrebbe essere se sarà confermata la notizia, trapelata dalla pubblicazione, da parte di una testata online, dell’ultima bozza della Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai). Inviata il 15 marzo scorso  dalla Sogin (la società dello Stato italiano responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi) al Ministero della Transizione ecologica, non ancora approvata definitivamente e quindi non ancora ufficialmente pubblicata.

I siti potenzialmente identificati come idonei a ospitare le scorie (Cnapi) erano in origine 67, fra cui quello di Carmagnola-Casanova. Nell’attuale mappa (Cnai) scendono a 57, e fra quelli esclusi vi è appunto Carmagnola.

Grande soddisfazione da parte del consigliere regionale del Piemonte Davide Nicco, che ha sostenuto tutte le iniziative messe in atto nei mesi scorsi contro questa eventualità: “È una vittoria e un sospiro di sollievo per un territorio di elevato valore ambientale e dalle produzioni agroalimentari di eccellenza come il Carmagnolese. Dalla raccolta firme alle manifestazioni con gli agricoltori e i loro trattori, le amministrazioni, i cittadini e le categorie produttive hanno espresso in ogni modo la propria opposizione”. Nicco chiede però che il Governo ora faccia chiarezza sulla vicenda: “Mi chiedo a questo punto come sia possibile che questa bozza sia ferma dallo scorso marzo al Ministero per la Transizione ecologica e non sia stata discussa, modificata e approvata, e soprattutto che non ne sia stata data comunicazione alcuna alle amministrazioni e ai cittadini interessati, venuti a conoscenza solo per caso attraverso un’inchiesta giornalistica. Mi auguro che il Ministero ora voglia informare in modo ufficiale le amministrazioni interessate, accelerando l’approvazione della Cnai e confermando la definitiva esclusione dell’area di Carmagnola da questo rischio”.

Se la notizia  risultasse confermata, i cittadini di Carmagnola avrebbero conseguito una grande vittoria nella battaglia portata avanti con determinazione per la difesa del territorio, dell’economia e della salute pubblica – così il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, commenta  la notizia della pubblicazione della bozza – Ci auguriamo che l’esclusione di Carmagnola dalla CNAI sia confermata in sede di approvazione definitiva della carta”.

 




 

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