“Ai miei ragazzi della Quinta A del Liceo “Norberto Bobbio” di Carignano”, l’abbraccio del prof Vulcano – I NOSTRI LETTORI CI SCRIVONO

Il professor Vulcano liceo bobbio

Ai miei ragazzi della Quinta A del Liceo “Norberto Bobbio” di Carignano

Ciao ragazzi! Cinque anni fa abbiamo iniziato questo percorso diventato sempre più difficile, complicato, pieno di insidie e di problemi: l’unico avvenimento positivo che vi sia capitato è stato (alla fine della terza) il mio congedo dall’attività lavorativa! Avete affrontato  due anni di pandemia, avete rinunciato alla socialità, alla condivisione, allo stare insieme ai vostri compagni di classe, ai vostri professori, ai vostri nonni, ai vostri amici e persino….  ai vostri amici e amiche del cuore. Non è stato semplice neanche per noi adulti e tantomeno per noi docenti nella gran parte dei casi, impreparati a svolgere lezioni attraverso uno schermo con piattaforme non funzionanti, le linee inefficienti.

E’ finita, è finita per davvero, è passato un quinquennio intero! Del liceo sarete ormai stufi e solo di riposo e di vacanze vorrete parlare, è giusto. Quindi andate pure, divertitevi (nei luoghi affollati mettetevi la mascherina)! Concedetevi un  periodo di meritate vacanze con le persone che volete e fate responsabilmente  ciò che più vi piace fare. Nel frattempo  non dovete rimanerci male se qualcuno  vi dice  “potevi fare di più”.  Certo si può e si deve  fare sempre di più; ma, secondo me (dando una occhiata ai vostri voti), ognuno di voi ha dato il massimo,  magari poteva fare un po’meglio, questo sì. Potevate e dovevate pensare e riflettere di più sia sulle domande ricevute che sulle risposte date; ad alcuni di voi sono mancati quei due o tre punticini in più  che senz’altro vi avrebbero gratificato maggiormente . Vi ho cresciuto ripetendovi sempre: “Dovete usare la testa, pensare, riflettere”.

Comunque sia finita, la Maturità è e rimane il primo grande ostacolo da superare, nel bene e nel male; se per caso qualcuno di voi pensava di meritare di più va benissimo, deve far tesoro della esperienza, capire dove e come migliorare per poter ottenere voti migliori. Nella gioia e/o  nella delusione ,la maturità e il periodo del liceo rimarranno  impressi nella vostra vita .

Siete stati tutti promossi senza nessun voto minimo, con ben quattro  voti massimi 100/100 e due votazioni con 98/100. C’è da essere soddisfatti! Ogni docente, ogni preside,  metterebbe la firma per questi ottimi risultati.

Sono stato vostro prof di matematica e fisica per tre anni (su cinque ) ma non gioisco al 60%, sono felicissimo al 100%  e contemporaneamente mi dispiace al 100%  per ogni vostra eventuale delusione. Ma è la vita che va così, bisogna  saper trarre  benefici anche dalle delusioni. Qualcuno dice che sono  proprio queste  a farvi maturare, a formare la vostra personalità  e a darvi sicurezza nell’affrontare il mondo degli adulti (verrebbe da dire: “Ben vengano le delusioni “ ci si augura però che  non siano troppe, né grandi né persistenti).

Auguri ragazzi! Vi abbiamo  ereditato poco più che bambini, vi abbiamo  cresciuto, sgridato,  qualche volta magari esagerando, ma vi abbiamo anche aiutato, gratificato, e ora vi riconsegniamo alla società come adulti responsabili, maturi  e con una ben delineata personalità, pronti ad affrontare il “mondo dei grandi” e , come mi auguro, il mondo dell’università.

Complimenti ragazzi! Auguri per la vostra vita e per la vostra carriera. Voi andate via e i vostri professori erediteranno una nuova prima.  E’ un ciclo che si ripete da sempre.  Ma anche a  noi prof lasciate un vuoto, questo vuoto è tanto maggiore quanto più grande è stato il feeling,  l’intesa, il rispetto , la stima  e la fiducia reciproca costruita tra noi e voi. Non mi scorderò facilmente di voi  e non ho nessuna intenzione di colmare questo straordinario , impagabile e gratificante vuoto .

Un abbraccio dal vostro vecchio prof

Cataldo Vulcano

 




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