Nove milioni dal Pnrr per il recupero dell’ex Cottolengo di Vinovo – Il sindaco Gianfranco Guerrini: “Un sogno che possiamo cominciare a tramutare in realtà”

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Una rinascita attesa a lungo che ora può finalmente diventare realtà: l’ex ospizio del Cottolengo – Piccola casa della Provvidenza, edificio di alto valore simbolico ed affettivo per Vinovo e dal 2018 di proprietà comunale, sarà recuperato grazie all’arrivo di nove milioni di risorse. Il finanziamento ottenuto di 3.919.098 euro attraverso il progetto dei Piani integrati urbani, nell’ambito dei contributi Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, missione 5) e quello  da 5 milioni con il progetto Rigenerazione urbana, sempre nell’ambito dei fondi Pnrr, consentirà al Comune di avviare i lavori. 

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Il sindaco di Vinovo Gianfranco Guerrini

Progettato dall’ingegner Crescentino Caselli e costruito nel 1889, oggi versa in totale stato di abbandono e degrado;  Una volta definita la progettazione, l’operazione potrà partire: “Il fine del recupero – spiega il sindaco Gianfranco Guerrini –  è quello di convertire un edificio storico in una struttura funzionale, vitale e giovane. La volontà non è quella di annullare periodi storicamente importanti e significativi nella memoria collettiva, ma di farli rivivere in una coniugazione moderna e suggestiva”.

L’edificio ha rappresentato per tutto il territorio un riferimento molto importante, una comunità all’interno di un’altra comunità ad essa strettamente connessa. Affiancate alla missione principale di ricovero per anziani, persone sole e spesso non autosufficienti, ospitava attività artigianali che servivano al mantenimento degli ospiti ma si aprivano ad una fruizione anche al territorio circostante.

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L’attuale Amministrazione, che è riuscita ad acquisire l’immobile il 21 dicembre 2018, ha fortemente creduto e voluto questo progetto, e, con la preziosa collaborazione degli Uffici, ha partecipato, con successo, lo scorso anno, al Bando di Rigenerazione Urbana e quest’anno al Bando della Città Metropolitana.                                                      Le proposte derivano da una dettagliata analisi svolta sul territorio delle esigenze  socio-economiche coniugate con l’offerta e le opportunità concrete di sviluppo attraverso Enti, Associazioni e Agenzie Formative del territorio.

Il progetto consentirà, grazie alla riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’edificio, uno sviluppo  in termini di maggiore inclusione sociale e di implementazione dei servizi culturali e sociali.

L’obiettivo è ridare all’edificio la grandissima dignità perduta e riconvertirlo in un importante polo di formazione e di aggregazione sociale. Finalità principali saranno il potenziamento dei servizi sociali e culturali, l’inserimento  di diverse tipologie di  formazione professionale e l’opportunità di promozione delle attività economiche – culturali.

“La riqualificazione punta su cinque linee di intervento: aggregazione giovanile, sviluppo di attività culturali, ampliamento di spazi per anziani, uno spazio per le nuove proposte di formazione da spendere nel mondo del lavoro e potenziamento della cooperazione internazionale – spiega il sindaco Guerrini – Per quanto riguarda l’aggregazione giovanile, alcuni spazi saranno utilizzati per favorire la socialità, con laboratori mirati anche ad aumentare lo spirito civico e per attività che possano dare ai ragazzi un supporto alle loro idee e passioni. Sullo sviluppo culturale, l’idea è coinvolgere associazioni ed artisti già operanti sul territorio, per dare a loro spazi consoni a sviluppare le loro capacità, con un confronto tra esperienze personali per la crescita professionale di ognuno. L’ampliamento di spazi per anziani prevede la creazione di spazi per favorire le attività della terza età, puntando all’incontro tra generazioni diverse per favorire lo scambio di esperienze di vita e lavorative. Le nuove proposte di formazione puntano a donare spazi a quelle professioni spendibili nel mondo del lavoro, creando modelli mirati ad intercettare i fabbisogni formativi dei giovani e dei disoccupati, migliorando l’incontro tra domanda e offerta. Le dimensioni dell’edificio consentiranno di creare una cittadella dell’artigianato, con riferimento alla falegnameria, ceramica e agricoltura. Infine il tema della cooperazione internazionale: l’obiettivo la formazione dei giovani extracomunitari, garantendo lo scambio di esperienze in merito alle competenze acquisite in ambito locale, mettendo a confronto culture e tradizioni diverse”.

“Il recupero dell’ex Cottolengo per Vinovo – conclude Guerrini – è un sogno che ora possiamo cominciare a tramutare in realtà. Per mettere mano a tale progetto ci volevano fondi e siamo riusciti, grazie alla valenza della visione che abbiamo su questa struttura, ad intercettare quasi 9 milioni di euro di contributi. Una cifra  senza la quale non avremmo mai potuto poter dare gambe al piano di riqualificazione. I lavori dovranno essere ultimati entro marzo 2026. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno dei tecnici, degli esperti architetti e anche della politica. Quando si rema tutti dalla stessa parte, si ottengono risultati a tutto vantaggio della cittadinanza”.

IMMAGINI DALLA VISITA AI LOCALI DELL’EX COTTOLENGO:

 




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