Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro 2022: l’Asl TO5 partecipa a un webinar con un intervento sulla prevenzione nel settore della logistica
Anche l’Asl TO5 partecipa, intervenendo a un forum internazionale, alla Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza negli ambienti di lavoro che ricorre il 28 aprile. Lavoratori, datori di lavoro, governi e enti di tutto il mondo, attivi nel settore della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO-OIT), celebrando la Giornata ponendo l’accento sulla necessità di creare una nuova “cultura della sicurezza” al fine di ridurre o prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali che provocano in media 6.000 morti al giorno sul nostro pianeta.
Nel mondo circa 2,9 milioni di lavoratori muoiono ogni anno a causa di infortuni e malattie professionali e almeno 402 milioni di persone subiscono i postumi invalidanti di infortuni sul lavoro non mortali.
In questo settore specifico sono previste varie iniziative come da precise indicazioni del Piano Regionale della Prevenzione che impegna localmente tutte le Asl.
L’Asl TO5 partecipa alla giornata mondiale fornendo il proprio contributo in tema di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promozione della salute nei luoghi di lavoro, illustrando quanto realizzato nell’ultimo biennio e/o tuttora in corso d’opera.
Per dare il giusto rilievo a questo evento è stato organizzato per il 28 aprile (orario 13.30-14.45) il webinar globale della Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro 2022 che esplorerà il tema della partecipazione e del dialogo sociale nella creazione di una cultura positiva della sicurezza e della salute.
Chiunque può partecipare all’iniziativa collegandosi al seguente link:
https://ilo-org.zoom.us/webinar/register/WN_t45-OkEtR12e-wnKFxGxVg
Prevenzione nel settore della logistica
In base ai dati disponibili relativi agli infortuni ed alle malattie professionali, emerge che le attività di logistica, intese come operazioni di immagazzinamento e/o di facchinaggio delle merci, possono esporre i lavoratori a diversi rischi per la sicurezza in relazione alle attrezzature in uso, alle caratteristiche dell’ambiente di lavoro e all’organizzazione dell’attività. Non sono da trascurare inoltre i possibili effetti sulla salute riferibili, ad esempio, alla movimentazione manuale dei carichi.
Il Piano Mirato di Prevenzione sul tema specifico, realizzato dall’Asl TO5 negli anni 2019-2021 e denominato “Prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro nel settore della logistica e della movimentazione merci”, si è articolato in più fasi:
- selezione, attraverso le banche dati disponibili, delle aziende del territorio attive nel settore;
- organizzazione di incontri con i soggetti aziendali della prevenzione, volti ad illustrare obiettivi e modalità di sviluppo del progetto;
- compilazione da parte delle aziende di un questionario inteso come strumento di autovalutazione delle eventuali criticità presenti in quei contesti;
- attività di vigilanza in un gruppo selezionato di aziende, al fine di prevenire situazioni di rischio per i lavoratori.
Giunti a conclusione del piano mirato è possibile affermare che, attraverso l’analisi dei questionari di autovalutazione restituiti dalla aziende coinvolte nel progetto e la loro successiva comparazione con gli esiti della campagna di vigilanza svolta su un campione più ristretto rispetto alle adesioni, è stata nel complesso acquisita da tutti gli attori in campo una maggiore consapevolezza rispetto ai rischi propri del settore, ponendo oltremodo in rilevo alcuni elementi critici, spesso di non facile ed immediata percezione nella loro reale entità.
Il progetto ha infine consentito di prendere atto di alcune efficaci soluzioni adottate dalle aziende per il contenimento dei rischi, in alcuni casi rivelatesi innovative o tecnologicamente avanzate, che si è ritenuto utile diffondere nel report finale per favorirne la diffusione in contesti simili per analogie di rischio.
Promozione della salute negli ambienti di lavoro
Nazionale (Ministero della Salute), prevede l’ideazione e la realizzazione di iniziative di promozione della salute rivolte alla popolazione generale e a quella lavorativa (non a caso si discute sovente di ambienti di vita e di lavoro). In questo senso le Aziende Sanitarie, che costituiscono la realtà più vicina al territorio, sono chiamate a fornire il loro contributo attraverso azioni specifiche volte, da un lato, a promuovere la salute nei suoi vari aspetti (stili di vita corretti) e, dall’altro, a cercare di modificare le abitudini non salutari degli assistiti. Ciò al fine di prevenire o, in subordine, di limitare gli effetti di patologie correlate nella popolazione interessata (abitudine al fumo, assunzione di alcool, alimentazione non corretta, sedentarietà ecc.). Uno dei setting di riferimento del Piano Locale è appunto rappresentato dai luoghi di lavoro, realtà che viene inserita nel Programma 3 – W.H.P. (Workplace Health Promotion) nel cui ambito, attraverso un’analisi preliminare dei bisogni dei lavoratori e della loro disponibilità a partecipare a iniziative mirate coerenti, vengono definite le strategie più significative da realizzare via via nel tempo a loro favore nel percorso progettuale. A questo proposito a fine 2019 è stato avviato un progetto di promozione della salute in co-partnership tra l’ASL TO5 ed un’azienda del comparto edile sita nel Comune di Carmagnola, progetto che ha subìto un iniziale blocco ed un ulteriore stop a causa dell’emergenza Covid “ad ondate” che ha caratterizzato gli anni 2020 e 2021. L’obiettivo resta comunque quello di testare la popolazione lavorativa aziendale in merito allo stato di salute del campione selezionato, in modo tale che, base ai risultati emersi, possano essere messe a disposizione dei partecipanti varie opportunità, concepite per facilitare il recupero di stili di vita corretti, favorendo nel contempo l’abbandono di abitudini non salutari e rischiose per la salute, con particolare riferimento al fumo di tabacco e all’alimentazione non corretta (incluso l’eccessivo consumo di bevande alcoliche).
Il Piano Locale della Prevenzione (P.L.P.), espressione particolare dei più generali Piani Regionale e Nazionale (Ministero della Salute), prevede l’ideazione e la realizzazione di iniziative di promozione della salute rivolte alla popolazione generale e a quella lavorativa (non a caso si discute sovente di ambienti di vita e di lavoro). In questo senso le Aziende Sanitarie, che costituiscono la realtà più vicina al territorio, sono chiamate a fornire il loro contributo attraverso azioni specifiche volte, da un lato, a promuovere la salute nei suoi vari aspetti (stili di vita corretti) e, dall’altro, a cercare di modificare le abitudini non salutari degli assistiti. Ciò al fine di prevenire o, in subordine, di limitare gli effetti di patologie correlate nella popolazione interessata (abitudine al fumo, assunzione di alcool, alimentazione non corretta, sedentarietà ecc.). Uno dei setting di riferimento del Piano Locale è appunto rappresentato dai luoghi di lavoro, realtà che viene inserita nel Programma 3 – W.H.P. (Workplace Health Promotion) nel cui ambito, attraverso un’analisi preliminare dei bisogni dei lavoratori e della loro disponibilità a partecipare a iniziative mirate coerenti, vengono definite le strategie più significative da realizzare via via nel tempo a loro favore nel percorso progettuale. A questo proposito a fine 2019 è stato avviato un progetto di promozione della salute in co-partnership tra l’ASL TO5 ed un’azienda del comparto edile sita nel Comune di Carmagnola, progetto che ha subìto un iniziale blocco ed un ulteriore stop a causa dell’emergenza Covid “ad ondate” che ha caratterizzato gli anni 2020 e 2021. L’obiettivo resta comunque quello di testare la popolazione lavorativa aziendale in merito allo stato di salute del campione selezionato, in modo tale che, base ai risultati emersi, possano essere messe a disposizione dei partecipanti varie opportunità, concepite per facilitare il recupero di stili di vita corretti, favorendo nel contempo l’abbandono di abitudini non salutari e rischiose per la salute, con particolare riferimento al fumo di tabacco e all’alimentazione non corretta (incluso l’eccessivo consumo di bevande alcoliche).