“Il gioco delle ultime volte”: Margherita Oggero incontra i lettori al Cook the Book del 22 aprile a Carignano

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Margherita Oggero (foto Andrea Buscemi)

La scrittrice torinese Margherita Oggero apre l’edizione primaverile di “Cook the book”, gli appuntamenti letterari con apericena promossi e organizzati dal Comune di Carignano – Assessorato alla Cultura e dall’Istituto di istruzione superiore “Norberto Bobbio”. La formula è quella che ha decretato il successo delle passate edizioni: ottima letteratura e buon cibo che si fondono in un gustoso connubio. Il primo incontro è fissato per venerdì 22 aprile, ore 18,  con Margherita Oggero che presenta il suo ultimo romanzo “Il gioco delle ultime volte” (Einaudi, 2021), il secondo sarà venerdì 6 maggio, sempre alle ore 18,  con Massimo Tallone e il noir fresco di stampa La tentazione di uccidere (Edizioni del Capricorno, 2022).

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“Cook the book” si svolge nella sala conferenze dell’Istituto Alberghiero “Bobbio” di Carignano (via Porta Mercatoria 4). Al termine  di ogni incontro apericena  a cura dei professori ed allievi dell’Istituto  Alberghiero di Carignano.

Margherita Oggero, “Il gioco delle ultime volte”. Quando è stata l’ultima volta che abbiamo fatto o visto qualcosa senza sapere che sarebbe stata l’ultima? Per Ale, diciassette anni, è quel pomeriggio a Torino all’uscita dalla palestra. Per Nicola è stato trent’anni prima, ad Amsterdam, quando è inciampato in un dolore troppo grosso. E mentre Ale lotta in ospedale tra la vita e la morte, Nicola trascorre qualche giorno in una baita di montagna con vecchi e nuovi amici: giorni che hanno tutto il sapore del Grande freddo. Ci sono quattro uomini e quattro donne, in quella baita, e ci sono i loro segreti inconfessati. Ma i segreti e i ricordi, quando riaffiorano, non conoscono affatto le buone maniere.

 




Diciassette anni non ancora compiuti, scontenta, viziata, confusa. Ale lo ha sentito benissimo il rumore del tram, quando ha spiccato un balzo verso le rotaie. E Nicola, il medico che l’ha soccorsa appena arrivata in ospedale, non riesce proprio a togliersela dalla testa, quella ragazza più vicina alla morte che alla vita. Perché lo scudo professionale certe volte è di cartapesta, e anche la bellezza può essere un coltello che allarga le nostre ferite. Davanti a sé, adesso, ha un lungo week- end da trascorrere con la moglie Teresa a Chamois, a casa di amici. Un week-end come tanti, si direbbe. Cene, passeggiate, chiacchiere davanti al camino. Ma in quei pochi giorni, per lui e per tutti gli altri, il tempo subirà un’accelerazione e procederà in tutte le direzioni. Ognuno sarà costretto a fare un bilancio della propria vita e a portare allo scoperto i segreti che nasconde persino a se stesso. A catalizzare tutto, forse, l’ombra di Ale, e per Nicola anche un fantasma in carne ed ossa che viene dal passato: il suo vecchio amico Matteo che non vede dagli anni del liceo. Qualcuno proporrà un gioco innocuo per passare il tempo: ma sarà il tempo invece a passare su ognuno di loro. «Il gioco delle ultime volte» ha le sue regole: ciascuno deve raccontare l’ultima occasione in cui ha fatto o visto una determinata cosa o persona; valgono sia i ricordi veri sia quelli inventati. C’è chi parla di una casa in cui ha trascorso le vacanze da ragazzo, chi s’inventa (chissà perché) di aver nostalgia di un anello che non ha mai perso, chi si spinge più a fondo. Come Nicola, e Matteo, che finalmente a notte fonda si troveranno faccia a faccia per continuare quel gioco da soli. Non si vedono da trent’anni: da quando ad Amsterdam, dove erano in vacanza insieme, Matteo aveva fatto a Nicola «uno scherzo» che li avrebbe segnati per sempre. Avevano 19 anni, quell’estate, erano i Dioscuri, i due gemelli divini. E «c’erano state volte, – pensa Nicola, – in cui l’intesa con Matteo gli aveva provocato una felicità così profonda da fargli desiderare che il momento si congelasse». Il lungo week-end finisce per tutti, ma se la vita è ciò che ci succede mentre, più o meno accuratamente, nascondiamo i nostri segreti, forse presto per qualcuno le cose potrebbero cambiare.
– Margherita Oggero è nata e vive a Torino. Nel 2002 ha esordito nella narrativa con il romanzo La collega tatuata, edito da Mondadori, da cui è stato tratto il film Se devo essere sincera (regia di Davide Ferrario, con Luciana Littizzetto e Neri Marcorè). Sono seguiti, con altrettanto successo di pubblico, i romanzi Una piccola bestia ferita (2003), L’amica americana (2005), Qualcosa da tenere per sé (2007), e i racconti Il rosso attira lo sguardo (2008), tutti editi da Mondadori. Con Einaudi ha pubblicato Così parlò il nano da giardino (2006), Il Compito di un gatto di strada (2009), Non fa niente (2017 e 2019) e Il gioco delle ultime volte (2021). Per la Rai ha scritto i soggetti della fortunata serie Provaci ancora prof, ispirata ai suoi libri, con Veronica Pivetti come attrice protagonista.
Ingresso gratuito  solo  per presentazione libro.
Margherita Oggero è stata più volte a Carignano, l’ultima nel gennaio 2019 in occasione della presentazione del romanzo  La vita è un cicles.
Quota di partecipazione per l’apericena: 5 euro ad incontro. Prenotazione obbligatoria (con o senza apericena):  Comune di Carignano – Ufficio Accoglienza (piano terra del Municipio, via Frichieri 13) al  giovedì ore 9.30-11.30 (ulteriori informazioni: tel. 011.9698442).

 




 

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