Circular economy a Vinovo, il Gruppo Vergero riqualifica un sito che diventerà il nuovo hub di riferimento nella zona di Torino Sud per il recupero di rifiuti non pericolosi
Dopo la riqualificazione, diventerà il nuovo hub di riferimento nella zona di Torino sud per il recupero di rifiuti non pericolosi. Si prospetta questo futuro per il sito di Vinovo, nei pressi della stazione di conferimento del Covar 14 in via Martinetto, recentemente acquisito dal Gruppo Vergero, realtà di rilevanza nazionale con oltre trent’anni di esperienza nella green economy, tramite la sua controllata Geo Progetto Ambiente.
L’impianto per la gestione di rifiuti non pericolosi e l’avviamento al riciclo di carta, cartone, plastica e legno. aumenterà di circa il 30% la recuperabilità degli scarti trattati dall’intero Gruppo, con una ricaduta positiva sull’ambiente.
Il sito – che verrà rinnovato con un investimento di più di 2,5 milioni di euro, contribuendo alla riqualificazione generale dell’area – si estende su circa 20.000 mq complessivi, di cui 6.000 coperti, comprende due palazzine uffici da 300mq ciascuna, e verrà allestito con impianti ed attrezzature all’avanguardia.
L’apertura dell’impianto è prevista nel mese di aprile e, una volta a regime, occuperà anche grazie a numerose nuove assunzioni più di cinquanta operatori, tra amministrativi e operativi, dediti alla gestione del sito e la sua logistica.
“L’impianto – spiegano dal Gruppo Vergero – si configura come una vera e propria piattaforma di preparazione al riciclo. Il sito è infatti abilitato all’esercizio dell’attività di recupero rifiuti non pericolosi, tra i quali carta, plastica e legno, e quindi dedicato al recupero dei materiali risultanti dal packaging e dallo scarto delle produzioni di industrie, mercati e centri commerciali, affinché possano essere valorizzati e successivamente trasformati in risorse da reimmettere nel ciclo di produzione”.
“L’acquisizione di questo hub a Vinovo – ha dichiarato Marco Vergero, presidente del Gruppo Vergero – ha per noi un’importanza fondamentale non solo perché ci permetterà di fornire alle imprese un servizio sempre più capillare ed efficiente per la gestione degli scarti, ma anche perché sarà per noi possibile incrementare in modo netto la recuperabilità dei rifiuti prodotti dalle imprese. Per il territorio, si tratta poi di un altro significativo tassello per la realizzazione di un efficiente sistema di circular economy, nonché di una rilevante opportunità occupazionale, di sviluppo e di rilancio”.