Coltivazione della canapa in Piemonte e limitazioni derivanti dal decreto ministeriale
Le aziende piemontesi che hanno coltivato la canapa nel 2021 sono 146, per una superficie coltivata di 198,33 ettari. I dati sono ricavati dall’anagrafe unica regionale, mentre non si dispone di dati statistici sull’utilizzo di fiori e foglie a scopo medicinale. Il quadro sulla coltivazione in Piemonte è stato delineato nei giorni scorsi in consiglio regionale, a proposito di un’interrogazione di Marco Grimaldi (Luv) sulle “gravi conseguenze economiche del Decreto interministeriale: elenco delle specie di piante officinali coltivate, nonché criteri di raccolta e prima trasformazione delle specie di piante officinali spontanee”. Secondo Grimaldi con questa norma “tutti i coltivatori e i rivenditori di ‘cannabis light’ diventeranno passibili delle sanzioni derivanti dall’apparato penale che ne vieta la coltivazione senza un’autorizzazione ministeriale”.
“Va precisato che il decreto ministeriale oggetto dell’interrogazione – ha spiegato l’assessore Chiara Caucino – si riferisce a tutte le piante officinali e la sua approvazione consentirà di superare le norme di questo comparto che, risalendo al 1931, appaiono chiaramente superate oltre a non aver contribuito allo sviluppo di un settore di indubbio interesse per molte aziende nella nostra regione.
A parere della Giunta, ha spiegato l’assessore Caucino, la limitazione riguarda esclusivamente l’uso di fiori e di foglie a scopo medicinale mentre tutti gli altri utilizzi della varietà di canapa liberamente coltivabili sono consentiti senza alcuna prescrizione aggiuntiva. Quella oggetto di interrogazione è una disposizione ministeriale di grado inferiore rispetto alla legge: in ogni caso la limitazione è appunto per il solo uso terapeutico.