Nuova strumentazione per la Chirurgia dell’ospedale Maggiore di Chieri – Migliorano risoluzione delle immagini e precisione negli interventi
La Chirurgia dell’ospedale Maggiore di Chieri si arricchisce di nuova strumentazione e una colonna laparoscopica all’avanguardia. Sia la strumentazione, sia la colonna entreranno in funzione in questi giorni. In particolare si tratta di strumenti endoscopici che permettono una più dettagliata e definita visione delle immagini per individuare in modo più puntuale le caratteristiche delle lesioni.
In arrivo anche un laser che viene utilizzato per le varicose endovascolari che, rispetto alla chirurgia tradizionale, risulta essere meno invasivo permettendo un recupero più rapido e meno dolore. Il laser, inoltre, viene utilizzato nelle patologie proctologiche ovvero, cisti pilonidali, emorroidi e fistole. Infine, il laser verrà utilizzato in campo vulnologico e renderà possibile effettuare interventi di detersione delle lesioni cutanee meno invasivi attraverso la funzione di bisturi ad acqua ed è anche utile per le patologie ulcerose complesse utilizzando tecnologie ricostruttive di recente introduzione.
Tra i device parte del rinnovamento anche un toracoscopio per toracoscopie, biopsie e talcaggi pleurici.
La colonna laparoscopica permette invece un miglioramento del dettaglio anatomico per interventi più precisi con meno sanguinamento e meno dolore. L’apparecchiatura verrà anche utilizzata in Ginecologia per lo studio dei linfonodo sentinella, nei tumori uterini con linfodenectomie esclusivamente se necessarie.
“Questa strumentazione ci consente di fare un grande salto di qualità – ha spiegato il primario di Chirurgia del Maggiore di Chieri, Alberto Kiss -, per l’Asl ma soprattutto per i pazienti e ci permette di offrire un servizio all’avanguardia in un ambito sovente esportato all’esterno dell’azienda”.
“La Chirurgia dell’ospedale Maggiore di Chieri necessitava da tempo di un rinnovamento – ha dichiarato il direttore generale dell’Asl TO5, Angelo Pescarmona – con l’acquisizione di queste apparecchiature abbiamo inteso adeguare la strumentazione per garantire un servizio di qualità ai pazienti che necessitano di trattamenti chirurgici. In questo modo possiamo anche dare una maggiore offerta alle necessità sanitarie del territorio, evitando le “migrazioni” verso altre aziende sanitarie”.