I Cuori Condivisi di venti artisti per esprimere la capacità di resistenza e la rinascita – L’installazione è stata inaugurata alla Biblioteca Civica di Moncalieri

cuori condivisi

Entusiasmo e commozione per “Cuori Condivi”, l’installazione di arte partecipata che mercoledì 14 luglio è stata inaugurata, alla  Biblioteca Civica A. Arduino di Moncalieri (via Cavour 31).  L’evento, per motivi di sicurezza a porte chiuse, si è svolto alla sola presenza degli artisti.
“Cuori Condivisi” nasce dall’idea di rendere omaggio alle cittadine e ai cittadini che hanno drammaticamente perso la loro vita nella pandemia, attraverso gli artisti che vivono e operano a Moncalieri – spiegano il sindaco Paolo Montagna e l’assessore alla Cultura Laura Pompeo -. Un gesto d’amore espresso con il simbolo universale del cuore che è segno di rinascita e rinnovata speranza. Il linguaggio dell’arte contemporanea nella nostra Città è diventato un punto di riferimento importante anche per lo sviluppo sociale.
“Mesi fa abbiamo avviato un percorso che ha portato a questa realizzazione, – aggiunge l’assuessora  Pompeo -. E la citazione di  McCarthy, da “La Strada”  “Tutte le cose piene di grazia e bellezza che portiamo nel cuore hanno un’origine comune nel dolore. Nascono dal cordoglio e dalle ceneri’ – ci è sembrata appropriata per celebrarla. Un ringraziamento speciale va a tutti gli artisti che hanno risposto alla “chiamata alle arti”, oltre che ai bibliotecari e a Atmosfera”.
L’installazione, realizzata con generosità e profondo coinvolgimento da venti artisti del territorio, esprime la capacità di resistenza che l’arte e la cultura hanno portato avanti in questo periodo di preoccupazione e insicurezza. Si  intende così scrivere un capitolo del nostro presente e guardare ad un futuro di rinascita.

 




Entrando nel dettaglio dell’opera, la  curatrice e critica d’arte Silvana Nota spiega:  “Dall’installazione di arte partecipata Cuori Condivisi, scaturisce una narrazione dalle inaspettate declinazioni, frutto di ricerca e coinvolgenti contenuti. Gli abbracci mancati rivivono nelle mani che finalmente si stringono nell’intreccio di fili di ferro di Valeria Scuteri e nel disegno di due innamorati che si baciano come in una poesia di Jacques Prévert di Gianni Sesia della Merla. Un pesante cuore sembra citare invece la condizione femminile all’interno della coppia nell’illustrazione di Lodovica Paschetta. Il rosso domina con astrazione e concettualità l’opera di Giulio Mosca dove l’amore invade l’universo sovrastando il dolore, e nella formella di Riccardo Ghirardini, una pittoscultura nella quale due rettili in un infuocato deserto futuro, inducono a soffermarsi sull’urgenza di un cambiamento. Una visione che invita a ripensare alle conseguenze dei disastri umani sull’ambiente emerge nel lavoro di Mario Giammarinaro. Mery Rigo identifica in una Roverella, albero-monumento da salvare che vive nel parco delle Foreste Casentinesi, la forza degli alberi e la loro battaglia per la sopravvivenza. Daniele Rossi affida alla ragnà vie d’uscita presenti nella natura: tra le maglie della ragnatela si impiglia il virus che viene così vinto. Lidia Delloste ascolta nella magia della ninfea e nelle sue foglie cuoriformi il battito calmo dell’armonia. Nell’atmosfera della pittura figurativa, Leonardo Vannella delinea due figure destinate dolorosamente a lasciarsi, ma le cui immagini resteranno nella luce di un paesaggio a primavera. Il peso del dolore scorre nel cuore spezzato di Lorena Fortuna, che con l’ausilio della scrittura braille richiama il senso del respiro e della vita, mentre un volto che riprende i profili dell’antichità sembra portare alla mente, nella tavola di Margherita Cravero, le ciclicità degli avvenimenti di ogni epoca. La sublimazione di una ferita lancinante nell’installazione di Laura Castagno si rarefà divenendo farfalla che si libra nel cielo. Una spiritualità di fondo sostiene l’opera di Gianfranco Peiretti, che nell’architettura della pagina interrompe la scia della tragedia e ne impedisce la continuità bloccandone la corsa. Simbolicamente altre tragedie che stanno colpendo la vita nel tempo in cui viviamo diventano immagine dell’emergenza pandemica come nel dipinto di Gianni Bergamin, che riprende la figura esanime di un innocente a cui è stata spezzata la vita, oppure nella scultura a muro di Lilli Morgando che crea cuori in terracotta sul mare con significati di accoglienza. Un cuore personificato in volo tra ere e luoghi alla ricerca di mappe verso geografie di bellezza salvifica è tracciato nell’opera di Ezio Gribaudo. Un palloncino a cuore si alza in cielo su paesaggi fiabeschi nell’immaginario energetico di Coco Cano. Un cuore non spezzato, ma con una parte lasciata fuori, regalata per condivisione al mondo cui apparteniamo, è il foglio di Massimo Polello, mentre Attilio Lauricella intreccia tanti cuori che si muovono e si compenetrano con un ritmo unisono”.

È stato approntato  anche un roll up che riproduce l’opera, che verrà esposto in occasione delle varie iniziative, a partire dalla Moncalieri Summer Experience alla Cascina Le Vallere.
L’inaugurazione è stata inoltre  l’occasione per ringraziare ufficialmente con una targa Giuliana Cerrato, direttrice per trent’anni della biblioteca Arduino per il lungo e prezioso lavoro.

 

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