Grotta aperta ai visitatori – Rio Martino a Crissolo: accesso su prenotazione
A 1530 metri sul livello del mare, la grotta del rio Martino si trova sulle pendici della Rocca Grané a Crissolo, (accessibile dal ristorante La Spiaggia o dal ponte di Riondino) e ha riaperto ai visitatori per la stagione estiva 2021.
Gli ingressi sono limitati, su prenotazione e prevedono la presenza di un accompagnatore naturalistico qualificato al quale sono affidati il controllo e la sicurezza dei visitatori e che potrà fornire nel contempo informazioni e alcune istruzioni circa le precauzioni da mettere in atto durante e dopo la visita.
La partenza delle visite è fissata alle ore 9.30 e/o alle ore 14.30 fino al 31 ottobre, tutti i sabati e le domeniche. Da luglio al 10 settembre sono in programma visite anche i mercoledì sera e i venerdì pomeriggio (su prenotazione almeno due giorni prima); nel periodo tra 9 e 22 agosto possibilità di visite tutti i giorni.
La visita guidata prevede l’avvicinamento lungo un percorso escursionistico facile di circa mezz’ora di durata. Per le particolari condizioni presenti all’interno della cavità, per la visita sono richiesti scarponcini da montagna, pantaloni lunghi, maglia in pile, giacca antipioggia, guanti impermeabili (es. da giardinaggio). Casco e pila frontale sono forniti dall’organizzazione.
La quota di partecipazione all’escursione e alla visita speleologica è di 15euro a persona, comprensivi dell’affitto di caschi da speleologia e torce frontali. La prenotazione, obbligatoria, si potrà effettuare presso l’Ufficio Turistico di Crissolo, raggiungibile al numero di telefono 371.4126266 o via mail scrivendo a proloco-crissolo@libero.it. L’accompagnamento è a cura dell’Associazione Vesulus.
Ricca di concrezioni calcaree, la Grotta del Merlino si è formata per l’azione erosiva delle acque dei torrenti subglaciali raccolte in fondo ai crepacci del grande ghiacciaio che ha formato la Valle del Po. Complessivamente è lunga 3200 metri, circondata da sale, pozzi, e gallerie collegate tra di loro di difficile passaggio. Solo il ramo inferiore (lungo 530 metri), che termina con la cascata del Pissai, alta oltre 40 metri, è privo di grandi difficoltà ed è in parte attrezzato con passerelle che facilitano la visita anche ai visitatori meno esperti. Nella grotta è possibile incontrare numerosi invertebrati e almeno sette diverse specie di chirotteri (pipistrelli) la utilizzano per il letargo invernale: tra le varie specie di pipistrelli, la più numerosa è il Barbastello, specie tipica degli ambienti forestali maturi, con circa duecento individui ma sono state osservate anche decine di altri esemplari tra Vespertilio smarginato, Vespertilio maggiore e Pipistrellus sp.
Maggiori informazioni: www.parcomonviso.eu.
Foto di Cristian Mustazzu